Un road trip per tutte le stagioni: dalla Costa Azzurra a Marsiglia
La Francia on the road non delude mai, dai mille borghi dal fascino romantico, ai tipici mercati locali, alle spiagge “sospese” sul mare turchese fino a raggiungere quel crocevia unico di culture, lingue, religioni chiamato Marsiglia.
Un piccolo road trip per un grande viaggio, come la Corniche (Grande appunto) che percorreremo per parte del percorso, sfondo di innumerevoli film.
Ecco gli indirizzi da appuntarsi.
Road trip in Francia: dalla Costa Azzurra a Marsiglia
(Continua sotto la foto)
Partenza: Antibes
Pronti, partenza, via, primo stop Antibes
Annidata sulle rive turchesi del Mediterraneo, Antibes splende di una luce dorata come le leggende che la circondano. Un labirinto di viottoli fioriti, botteghe artigianali e mercati colorati.
Qui storia, arte e letteratura si respirano nell’aria, la stessa che respirarono (tra gli altri) Monet e Picasso, da non perdere il museo a lui dedicato. E poi ovviamente lui, il mare, nella vicina Juan Les Pins, casa tanto amata da Francis Scott Fitzgerald e come dargli torto?
Da vedere ad Antibes
Mercato Provenzale il cuore pulsante di Antibes, colorato, profumato, vivo. Montagne di gelsomino, marmellate alla rosa, formaggi di ogni tipo accanto a olive, olio e saponi color pastello. Qui sarà molto difficile non innamorarsi della Costa Azzurra e sicuramente impossibile dimenticare il profumo di lavanda. Perfetto per pranzo/cena in uno dei numerosi bistrot che lo popolano.
Museo Picasso una fortezza a strapiombo sul mare, castello Grimaldi, un tempo studio di Pablo Picasso, ospita ora accanto ai suoi numerosi lavori anche opere di altri artisti come Joan Miró, Germaine Richier e Anne e Patrick Poirier.
Galerie municipale des Bains Douches, una volta vecchi locali militari oggi trasformate in atelier di artisti locali.
Commune libre del Safranier nata negli anni Sessanta ha come scopo quello di preservare i legami tra tutti gli abitanti del quartiere, ma anche di mantenere vive le tradizioni locali.
Da Antibes a Marsiglia
Difficile descrivere Marsiglia in poche parole. Forse non basterebbero nemmeno tutte quelle dipinte sui muri, tavoli, marciapiedi, portoni che la rendono quell’opera d’arte irrequieta che è.
Se, come diceva Jean-Claude Izzo, scrittore che ha fatto di Marsiglia la sua casa reale e letteraria, “Marsiglia non è una città per turisti. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui bisogna schierarsi” è altrettanto vero che il fascino di questa città sta proprio qui, nella sua luce, nei suoi colori e nei suoi profumi e in tutte le popolazioni che qui si sono incontrare e riconosciute. Una città da vivere e da scoprire accompagnati dal profumo del pastis e dal canto dei gabbiani, praticamente un viaggio dentro al viaggio. E se è vero che il miglior modo per capire Marsiglia e perdersi, questi sono alcuni degli indirizzi che non perderei.
Cosa vedere a Marsiglia
Malmousque un’area giovane e in divenire, a due passi dal mare e con un porticciolo cartolina perfetto per gustarsi il tramonto al Viaghji Di Fonfon.
Panier, la Montmartre di Marsiglia con i suoi atelier, le boutique e i tanti bistrot che la animano fino a tarda sera, uno su tutti il Bar Des 13 Coins.
Noailles multietnica e colorata ospita da sempre il variopinto Marché des Capucins, che profuma di mondo e si snoda tra piccoli viottoli animati da negozi di tutti i tipi, primo fra tutti Maison Empereur, che dal 1827 ridefinisce il concetto di “chincaglieria”. Un universo parallelo dove sarà facilissimo uscire con un sapone di Marsiglia e una chiave inglese.
Notre Dame du Mont un museo a cielo aperto di street art, ospita botteghe artigianali come la Savonnerie La Licorne, negozi vintage e librerie e lo storico bar Le Champ Des Mars che serve pastis ai marsigliesi da oltre cinquant’anni.
Porto Vecchio per una passeggiata tra le bancarelle del mercato del pesce fino al Mucem, Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, un museo ed opera architettonica che riassume il cuore di questa città.
Dove dormire
Cabanon De Malmousque, “Cabanon” letteralmente piccola vecchia rimessa dei pescatori, oggi alcuni di questi sono stati adibiti a camere/studio dove potere dormire a picco sul mare. Dimenticate la sveglia, ci penseranno i gabbiani.
Da Marsiglia al Parco Nazionale delle Calanques
Se pensate che il viaggio conti più della destinazione, questo è il posto che fa per voi. Una strada a picco sul mare turchese tra insenature costeggiate da massicci calcarei. È il Parco Nazionale delle Calanques, incastonato tra Marsiglia e Cassis.
Dai ciottoli bianchi della cala Perle des Calanques, un paradiso incastonato tra due scogliere, fino al tipico villaggio di pescatori del Calanque de Callelongue, in un susseguirsi senza fine di viste da togliere il fiato.
Da non perdere
Sarà invece molto più facile innamorarsi del Tuba Club. Ristorante, cocktail bar e hotel. Situato su una scogliera nel piccolo villaggio di pescatori di Les Goudes, dove finisce la strada e inizia il mondo dei Calanques, il Tuba Club è chic senza essere sfacciato, cool senza sembrare sforzato, praticamente la quintessenza nostalgica di una riviera del passato ma sempre attualissima.
Che sia solo per un drink al loro Bikini Club, per un piatto di crudi freschissimi adagiati sui lettini sugli scogli, o per una notte indimenticabile in una delle loro camere, non perdetevi uno stop in questo sogno sospeso sul mare.
Da Le Calanques a Saint Paul de Vence
Lasciamo la costa per salire verso l’intero e raggiungere uno dei più caratteristici borghi di Francia, il piccolo villaggio medievale di Saint Paul de Vence, arroccato su un promontorio alle spalle di Cagne-sur-Mer, in Costa Azzurra.
Un borgo incantato protetto da mura che hanno visto passare Jacques Prévert, Marc Chagall e tanti altri artisti e che oggi racchiudono il cuore pulsante di questo museo a cielo aperto fatto di innumerevoli gallerie d’arte e botteghe artigianali.
Cosa vedere a Saint Paul de Vence
A Saint Paul de Vence l’arte si ammira, si respira e si mangia anche, perché proprio qui, accanto alla piazza dove risuonano le pétanque (le bocce francesi), ha casa dal 1920 il ristorante più artistico della Francia: La Colombe D’Or.
Generazioni di artisti si sono seduti su queste sedie, da Ernest Hemingway a Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Picasso era di casa qui tanto da scambiare dipinti (non capita spesso di pranzare sotto un Picasso) per ospitalità, e poi Matisse, i mosaici di Braque e le sculture di Calder. Un luogo leggendario, un porto sicuro e rassicurante come la bellezza dell’arte sa essere.
Fondazione Maeght, un villaggio dell’arte, dove perdersi tra le sculture di Giacometti e Mirò e ritrovarsi magicamente di fronte al più grande dipinto del mondo di Marc Chagall.
Dove dormire
Le Toile Blanche Un’oasi di pace al profumo di lavanda condita di arte, quella dei tre fratelli (Leroy Brothers) che hanno fatto della loro casa un hotel unico, un paradiso bucolico immerso in infiniti giardini mediterranei disseminati di arte. Praticamente la ricetta per la serenità.
Da Saint Paul de Vence a Roquebrune
Ultima tappa, Roquebrune, meno turistico della vicina Mentone e Monaco, ma centro del mondo artistico da sempre, questo romantico borgo medievale con la sua vista mozzafiato e le sue coste selvagge ha conquistato tutti da Coco Chanel a Le Corbusier diventando negli anni il paradiso dell’architettura modernista.
Da non perdere
Cap Moderne un sito culturale che ospita due icone architettoniche imperdibili: Eileen Gray’s E1027 Villa e Le Corbusier’s Cabanon, preparatevi ad un tuffo nel modernismo.
Passeggiata Le Corbusier una passeggiata mozzafiato, cinque chilometri di paesaggi selvaggi tra mare cristallino e rocce frastagliate.
La Grande Corniche per arrivare a Roquebrune sentendosi in un film di Hitchcock (Caccia al ladro fu girato qui). Una delle strade più celebrate e spettacolari al mondo, curve avvolgenti, disegnate come la cornice del “grand bleu” del Mediterraneo che insieme all’arte resta il grande protagonista di questo viaggio.
© Riproduzione riservata