Un road trip per tutte le stagioni: dalla Costa Azzurra a Marsiglia

Vista Della Costa Azzurra FranciaVista della Costa Azzurra Francia
Road trip in Francia, dalla Costa Azzurra a Marsiglia, un itinerario tra borghi romantici, viste mozzafiato, acque cristalline e tanta arte

La Francia on the road non delude mai, dai mille borghi dal fascino romantico, ai tipici mercati locali, alle spiagge “sospese” sul mare turchese fino a raggiungere quel crocevia unico di culture, lingue, religioni chiamato Marsiglia.

Un piccolo road trip per un grande viaggio, come la Corniche (Grande appunto) che percorreremo per parte del percorso, sfondo di innumerevoli film. 

Ecco gli indirizzi da appuntarsi.

Road trip in Francia: dalla Costa Azzurra a Marsiglia

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Partenza: Antibes

Pronti, partenza, via, primo stop Antibes

Annidata sulle rive turchesi del Mediterraneo, Antibes splende di una luce dorata come le leggende che la circondano. Un labirinto di viottoli fioriti, botteghe artigianali e mercati colorati.

Qui storia, arte e letteratura si respirano nell’aria, la stessa che respirarono (tra gli altri) Monet e Picasso, da non perdere il museo a lui dedicato. E poi ovviamente lui, il mare, nella vicina Juan Les Pins, casa tanto amata da Francis Scott Fitzgerald e come dargli torto? 

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Da vedere ad Antibes

Mercato Provenzale il cuore pulsante di Antibes, colorato, profumato, vivo. Montagne di gelsomino, marmellate alla rosa, formaggi di ogni tipo accanto a olive, olio e saponi color pastello. Qui sarà molto difficile non innamorarsi della Costa Azzurra e sicuramente impossibile dimenticare il profumo di lavanda. Perfetto per pranzo/cena in uno dei numerosi bistrot che lo popolano.

Museo Picasso una fortezza a strapiombo sul mare, castello Grimaldi, un tempo studio di Pablo Picasso, ospita ora accanto ai suoi numerosi lavori anche opere di altri artisti come Joan Miró, Germaine Richier e Anne e Patrick Poirier.

Galerie municipale des Bains Douches, una volta vecchi locali militari oggi trasformate in atelier di artisti locali.

Commune libre del Safranier nata negli anni Sessanta ha come scopo quello di preservare i legami tra tutti gli abitanti del quartiere, ma anche di mantenere vive le tradizioni locali. 

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Da Antibes a Marsiglia 

Difficile descrivere Marsiglia in poche parole. Forse non basterebbero nemmeno tutte quelle dipinte sui muri, tavoli, marciapiedi, portoni che la rendono quell’opera d’arte irrequieta che è.  

Se, come diceva Jean-Claude Izzo, scrittore che ha fatto di Marsiglia la sua casa reale e letteraria, “Marsiglia non è una città per turisti. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui bisogna schierarsi” è altrettanto vero che il fascino di questa città sta proprio qui, nella sua luce, nei suoi colori e nei suoi profumi e in tutte le popolazioni che qui si sono incontrare e riconosciute. Una città da vivere e da scoprire accompagnati dal profumo del pastis e dal canto dei gabbiani, praticamente un viaggio dentro al viaggio. E se è vero che il miglior modo per capire Marsiglia e perdersi, questi sono alcuni degli indirizzi che non perderei.

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Cosa vedere a Marsiglia

Malmousque un’area giovane e in divenire, a due passi dal mare e con un porticciolo cartolina perfetto per gustarsi il tramonto al Viaghji Di Fonfon.

Panier, la Montmartre di Marsiglia con i suoi atelier, le boutique e i tanti bistrot che la animano fino a tarda sera, uno su tutti il Bar Des 13 Coins.

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Noailles multietnica e colorata ospita da sempre il variopinto Marché des Capucins, che profuma di mondo e si snoda tra piccoli viottoli animati da negozi di tutti i tipi, primo fra tutti Maison Empereur, che dal 1827 ridefinisce il concetto di “chincaglieria”. Un universo parallelo dove sarà facilissimo uscire con un sapone di Marsiglia e una chiave inglese. 

Notre Dame du Mont un museo a cielo aperto di street art, ospita botteghe artigianali come la Savonnerie La Licorne, negozi vintage e librerie e lo storico bar Le Champ Des Mars che serve pastis ai marsigliesi da oltre cinquant’anni. 

Porto Vecchio per una passeggiata tra le bancarelle del mercato del pesce fino al Mucem, Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, un museo ed opera architettonica che riassume il cuore di questa città.  

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Dove dormire

Cabanon De Malmousque, “Cabanon” letteralmente piccola vecchia rimessa dei pescatori, oggi alcuni di questi sono stati adibiti a camere/studio dove potere dormire a picco sul mare. Dimenticate la sveglia, ci penseranno i gabbiani.

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Da Marsiglia al Parco Nazionale delle Calanques

Se pensate che il viaggio conti più della destinazione, questo è il posto che fa per voi. Una strada a picco sul mare turchese tra insenature costeggiate da massicci calcarei. È il Parco Nazionale delle Calanques, incastonato tra Marsiglia e Cassis. 

Dai ciottoli bianchi della cala Perle des Calanques, un paradiso incastonato tra due scogliere, fino al tipico villaggio di pescatori del Calanque de Callelongue, in un susseguirsi senza fine di viste da togliere il fiato. 

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Da non perdere

Sarà invece molto più facile innamorarsi del Tuba Club. Ristorante, cocktail bar e hotel. Situato su una scogliera nel piccolo villaggio di pescatori di Les Goudes, dove finisce la strada e inizia il mondo dei Calanques, il Tuba Club è chic senza essere sfacciato, cool senza sembrare sforzato, praticamente la quintessenza nostalgica di una riviera del passato ma sempre attualissima.

Che sia solo per un drink al loro Bikini Club, per un piatto di crudi freschissimi adagiati sui lettini sugli scogli, o per una notte indimenticabile in una delle loro camere, non perdetevi uno stop in questo sogno sospeso sul mare.

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Da Le Calanques a Saint Paul de Vence

Lasciamo la costa per salire verso l’intero e raggiungere uno dei più caratteristici borghi di Francia, il piccolo villaggio medievale di Saint Paul de Vence, arroccato su un promontorio alle spalle di Cagne-sur-Mer, in Costa Azzurra.

Un borgo incantato protetto da mura che hanno visto passare Jacques Prévert, Marc Chagall e tanti altri artisti e che oggi racchiudono il cuore pulsante di questo museo a cielo aperto fatto di innumerevoli gallerie d’arte e botteghe artigianali. 

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Cosa vedere a Saint Paul de Vence

A Saint Paul de Vence l’arte si ammira, si respira e si mangia anche, perché proprio qui, accanto alla piazza dove risuonano le pétanque (le bocce francesi), ha casa dal 1920 il ristorante più artistico della Francia: La Colombe D’Or.

Generazioni di artisti si sono seduti su queste sedie, da Ernest Hemingway a Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Picasso era di casa qui tanto da scambiare dipinti (non capita spesso di pranzare sotto un Picasso) per ospitalità, e poi Matisse, i mosaici di Braque e le sculture di Calder. Un luogo leggendario, un porto sicuro e rassicurante come la bellezza dell’arte sa essere.

Fondazione Maeght, un villaggio dell’arte, dove perdersi tra le sculture di Giacometti e Mirò e ritrovarsi magicamente di fronte al più grande dipinto del mondo di Marc Chagall.

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Dove dormire

Le Toile Blanche Un’oasi di pace al profumo di lavanda condita di arte, quella dei tre fratelli (Leroy Brothers) che hanno fatto della loro casa un hotel unico, un paradiso bucolico immerso in infiniti giardini mediterranei disseminati di arte. Praticamente la ricetta per la serenità.

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Da Saint Paul de Vence a Roquebrune 

Ultima tappa, Roquebrune, meno turistico della vicina Mentone e Monaco, ma centro del mondo artistico da sempre, questo romantico borgo medievale con la sua vista mozzafiato e le sue coste selvagge ha conquistato tutti da Coco Chanel a Le Corbusier diventando negli anni il paradiso dell’architettura modernista. 

Da non perdere

Cap Moderne un sito culturale che ospita due icone architettoniche imperdibili:  Eileen Gray’s E1027 Villa e Le Corbusier’s Cabanon, preparatevi ad un tuffo nel modernismo. 

Passeggiata Le Corbusier una passeggiata mozzafiato, cinque chilometri di paesaggi selvaggi tra mare cristallino e rocce frastagliate.

La Grande Corniche per arrivare a Roquebrune sentendosi in un film di Hitchcock (Caccia  al ladro fu girato qui). Una delle strade più celebrate e spettacolari al mondo, curve avvolgenti, disegnate come la cornice del “grand bleu” del Mediterraneo che insieme all’arte resta il grande protagonista di questo viaggio. 

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

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cina

Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

croazia

Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

tanzania

Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

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Mare cristallino, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura selvaggia.

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.

Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica

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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.

La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!

E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

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E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.

Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.  

Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.

Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.

E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotelpremiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.

Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue). 

Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.

Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.

"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.

Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.