Londra come non l’avete mai vista: tre quartieri per scoprire il lato più autentico (e chic) della città

Ci sono città che non smettono mai di sorprendere, anche quando pensiamo di conoscerle. Londra è una di queste.
Affascinante, stratificata, in continua evoluzione: ogni volta che si torna, mostra un volto nuovo, spesso lontano dai soliti itinerari turistici. Dopo aver visto il Big Ben, Buckingham Palace e Notting Hill, la vera scoperta diventa lasciarsi guidare dai quartieri meno battuti, quelli che raccontano la città con un tono più intimo, autentico, e incredibilmente chic.
Marylebone, Bloomsbury e Kensington: tre quartieri (e tre hotel) per scoprire una Londra diversa dal solito
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Marylebone: il "secret village" nel cuore della città
Un quartiere da insider
Marylebone è un piccolo mondo a sé incastonato nel cuore pulsante di Londra. A pochi minuti a piedi dall’energia caotica di Oxford Street, si apre come un respiro lento e silenzioso, fatto di librerie indipendenti, vetrine dal gusto rétro e una calma elegante che conquista turisti e locals.
Camminare lungo Marylebone High Street è come fare un viaggio parallelo, dove il tempo rallenta e ogni dettaglio sembra studiato per affascinare.
È uno di quei luoghi che i londinesi più sofisticati scelgono per vivere, mangiare, allenarsi o semplicemente prendersi una pausa. Un "secret village" urbano che si rivela solo a chi sa guardare, con giardini nascosti, gallerie d’arte, boutique e quell’aria da quartiere parigino che non ti aspetti.
Marylebone è il rifugio di chi ama Londra ma non vuole subirla, un angolo di città che ti fa sentire parte di qualcosa di intimo e speciale.
Cosa fare
Ci sono quartieri che si esplorano con la guida in mano, e altri che si vivono a istinto. Marylebone appartiene alla seconda categoria. Chiltern Street è il cuore estetico della zona, con le sue boutique indipendenti, i concept store di moda sostenibile e i profumi artigianali. Da non perdere è una sosta alla celebre Daunt Books, la libreria per viaggiatori dove le guide sono ordinate per destinazione, e l’architettura in stile eduardiano è già di per sé una pagina da sfogliare.
Per gli appassionati d’arte, c’è la Wallace Collection, una casa-museo dal fascino barocco che custodisce capolavori di Fragonard, Rembrandt e Canaletto. E per una pausa verde, nulla batte una passeggiata fino a Regent’s Park.
Se capitate di sabato, il consiglio è visitare il Farmers’ Market: un piccolo mercato agricolo locale dove gustare street food elegante, assaggiare formaggi artigianali o semplicemente lasciarsi andare all’atmosfera da piccola comunità urbana.
Dove dormire: The Marylebone Hotel
Entrare al The Marylebone è un po’ come tornare a casa – se la vostra casa fosse una townhouse londinese di design con terrazze private, spa, piscina e un bar dove ogni cocktail racconta una storia.
Questo boutique hotel, parte del gruppo Doyle Collection, è il punto di riferimento per chi cerca eleganza discreta, servizi su misura e una location strategica nel cuore del quartiere.
Le camere (252 in tutto, di cui 44 suite) sono luminose, raffinate, alcune con vista sui tetti della città che si spingono fino allo Shard. Ma il vero plus è l’atmosfera: qui si respira un senso di appartenenza immediato.
La collaborazione con Rebase e Third Space ha dato vita a un’esperienza wellness che va oltre la semplice spa, trasformando il soggiorno in un reset completo tra massaggi, movement therapy e rituali rigeneranti.
Dove mangiare
Situato al piano terra dell’hotel, 108 Brasserie è uno di quei posti che conquistano prima con l’estetica, poi con il palato e infine con l’atmosfera. Il menù è un inno alla cucina stagionale inglese con accenti mediterranei: pensate a gnocchi croccanti con pomodori secchi, hummus al basilico e burrata, accompagnati da un calice di rosé sotto un pergolato fiorito.
In estate, la terrazza si trasforma in “Provence on the Lane”, una collaborazione con Maison Mirabeau che vi farà dimenticare di essere nel cuore di Londra.
Ma il vero segreto è il Jazz Brunch dell’ultimo sabato del mese: champagne all’arrivo, buffet illimitato di antipasti, insalate e dessert, con musica dal vivo. Un’esperienza che da sola vale il viaggio.
Bloomsbury: la Londra letteraria e teatrale da scoprire
Un quartiere tra passato e presente
C’è qualcosa di profondamente evocativo in Bloomsbury. Forse è l’eco dei passi di Virginia Woolf, forse il silenzio composto dei suoi giardini, o forse ancora il modo in cui la storia si mescola alla vita quotidiana, senza forzature.
Qui la bellezza non è appariscente: è fatta di portoni laccati, citazioni scolpite nei muri, librerie polverose e un’aria intellettuale che non ha bisogno di ostentare. È una Londra colta, ma mai fredda; sofisticata, ma con il cuore caldo.
Bloomsbury è il quartiere delle passeggiate lente, dei tè presi tra una mostra e un romanzo, degli incontri che nascono tra le pagine di un diario e si trasformano in memorie. Camminare da Russell Square a Store Street significa attraversare la storia letteraria dell’Inghilterra con leggerezza, lasciandosi trasportare da atmosfere vintage e locali pieni di studenti, editor e artisti.
Cosa fare
Il British Museum, la British Library, i giardini di Tavistock Square: Bloomsbury è un concentrato di meraviglie. Ma quest’anno c’è un motivo in più per visitarlo; sopratutto se siete fan della letteratura. Per celebrare i 100 anni dalla pubblicazione di Mrs Dalloway, famosissimo romanzo della grande Virginia Woolf, il quartiere si è trasformato in un palcoscenico diffuso con eventi, percorsi tematici e installazioni letterarie.
Ad esempio, il The Bloomsbury Hotel ha ideato le Clarissa Chronicles, un’esperienza immersiva che permette di vivere una giornata nelle scarpe della celebre protagonista: mappe illustrate, edizioni rare, cocktail ispirati ai personaggi del romanzo e menù d’epoca.
Ma Bloomsbury è anche uno degli snodi teatrali più vivaci della città: a pochi passi si apre il West End, con i suoi teatri storici e una programmazione che spazia dai grandi musical internazionali agli spettacoli di prosa più sofisticati. La zona è perfetta per una serata tra cultura e intrattenimento, magari con una cena elegante seguita da uno show o una commedia brillante in uno dei tanti teatri della zona.
Dove dormire: The Bloomsbury Hotel
Ospitato in un edificio del 1928 firmato Sir Edward Lutyens, il The Bloomsbury Hotel è un concentrato di charme e identità.
Gli interni, progettati da Martin Brudnizki, celebrano la storia letteraria della zona con eleganza teatrale: pareti laccate, illustrazioni di Luke Edward Hall, lampadari in vetro di Murano. Le camere sono accoglienti, con letti oversize, vasche freestanding e piccole biblioteche personali.
Ogni suite sembra pensata per uno scrittore: c’è carta da lettere, una selezione curata di romanzi e quella quiete rarefatta che invita alla riflessione. Ideale per chi vuole staccare dal mondo, ma restare connesso alla bellezza.
Dove mangiare
La Dalloway Terrace è molto più di un ristorante: è un rifugio sospeso nel tempo, dove i fiori cambiano con le stagioni e ogni piatto è un omaggio alla letteratura. Il menù creato per il centenario di Mrs Dalloway include piatti eleganti, come l’insalata di anatra affumicata con agrumi e il “Virginia’s Vice”: una torta al cioccolato fondente che rende omaggio alla golosità segreta della scrittrice.
Accanto, la Coral Room è l’indirizzo giusto per una serata indimenticabile: pareti color corallo, sedute di velluto e cocktail d’autore in un’atmosfera che sa essere tanto glamour quanto rilassata.
E dopo cena? In collaborazione con il Dominion Theatre, gli ospiti dell'hotel possono anche assistere a spettacoli teatrali. E a fine serata l'indirizzo da provare è sicuramente il Bloomsbury Club Bar. Questo spazio suggestivo, con un'atmosfera da club riservato ai soci, offre cocktail esoterici ispirati ai tarocchi di Pamela Colman Smith.
Kensington: il quartiere glamour, tra musei e ospitalità da regine
Un quartiere regale
Kensington è la quintessenza del fascino britannico. Un quartiere in cui le case vittoriane sembrano uscite da un romanzo di Jane Austen, i giardini sono perfetti anche sotto la pioggia, e ogni angolo profuma di storia, eleganza e cultura.
Ma non lasciatevi ingannare dall’apparenza regale: Kensington è anche il cuore pulsante dell’arte contemporanea, della moda più discreta, delle gallerie indipendenti e delle mostre più attese della stagione.
È qui che Londra si mostra nella sua versione più raffinata, ma anche più intima. Dove si può trascorrere la mattina tra i corridoi del V&A Museum e il pomeriggio passeggiando nei sentieri nascosti di Hyde Park, sorseggiando un caffè in uno dei tanti bar di design che riempiono la zona. Kensington è il luogo dove Londra respira lentamente, tra cultura e bellezza, passato e innovazione.
Cosa fare
A rendere Kensington una meta imperdibile non è solo la sua atmosfera elegante ma mai snob, bensì la concentrazione straordinaria di cultura nel raggio di pochi isolati. In pochi minuti a piedi potete infatti passare dalle collezioni del Natural History Museum alle installazioni del Design Museum, per poi perdervi tra le mostre del V&A.
Proprio qui, in questi mesi, è in corso una delle mostre più attese dell’anno: una retrospettiva dedicata a Cartier, la prima del genere nel Regno Unito da quasi trent’anni. Un’occasione unica per ammirare da vicino oltre 350 pezzi tra gioielli, orologi e oggetti di design, raccontando la storia di una maison che ha fatto dell’eleganza un linguaggio universale. Il The Kensington Hotel, grazie alla sua partnership con il museo, offre ai suoi ospiti un accesso privilegiato alla mostra.
Per gli amanti delle passeggiate, infine, Hyde Park e Kensington Gardens sono lì, a pochi passi, pronti a offrire natura e silenzio in piena città.
Dove dormire: The Kensington Hotel
Sette residenze vittoriane collegate tra loro danno vita a questo hotel straordinario, dove ogni dettaglio è studiato per creare un’esperienza immersiva e senza tempo. The Kensington Hotel è molto più di un posto dove dormire: è una casa di charme, un rifugio elegante, un luogo in cui il design incontra la tradizione.
Gli interni, firmati dallo studio Timothy Matter e supervisionati da Bernie Gallagher in persona, la visionaria alla guida della Doyle Collection, combinano tessuti pregiati, mobili su misura, camini accesi e giochi di luce che avvolgono gli ambienti in un senso di calma e bellezza.
Le suite più iconiche, come la Knightsbridge o la Brompton, sono vere oasi private con salottini, bagni in marmo Calcutta e vasche freestanding che invitano a un lungo bagno caldo dopo una giornata tra arte e musei. Ne sono fan anche svariati membri della famiglia reale (ma questo è un segreto).
Dove mangiare
Accogliente come una casa inglese di campagna, ma con lo stile impeccabile di un indirizzo londinese d’élite, il ristorante Town House è uno dei segreti meglio custoditi del quartiere. Perfetto sia per un pranzo rilassato dopo una mattinata tra le sale del V&A sia per una cena elegante a lume di candela, Town House unisce comfort food e creatività, ingredienti stagionali e impiattamenti da ristorante stellato.
Tra i piatti che colpiscono ci sono la tartare di manzo con chips di pastinaca croccanti, il risotto agli asparagi selvatici e il soufflé al limone con crema alla vaniglia. La carta dei vini è curata con attenzione, e spazia dalle etichette francesi più classiche ai vitigni italiani meno conosciuti, con proposte in abbinamento davvero interessanti.
In estate, non c’è nulla di più piacevole che sedersi al tavolo all’aperto, sorseggiare un bicchiere di bianco e lasciarsi incantare dal ritmo discreto del quartiere, tra eleganti londinesi di passaggio, chiacchiere sommesse di signore con il trench e coppie in visita romantica.
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