Londra come non l’avete mai vista: tre quartieri per scoprire il lato più autentico (e chic) della città

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Una guida tra i quartieri di Marylebone, Bloomsbury e Kensington, per chi ha già visto il Big Ben e ora vuole vivere Londra come un local

Ci sono città che non smettono mai di sorprendere, anche quando pensiamo di conoscerle. Londra è una di queste.

Affascinante, stratificata, in continua evoluzione: ogni volta che si torna, mostra un volto nuovo, spesso lontano dai soliti itinerari turistici. Dopo aver visto il Big Ben, Buckingham Palace e Notting Hill, la vera scoperta diventa lasciarsi guidare dai quartieri meno battuti, quelli che raccontano la città con un tono più intimo, autentico, e incredibilmente chic.

Marylebone, Bloomsbury e Kensington non sono tre nomi sulla mappa: sono mondi a parte, ognuno con una voce propria, un’estetica riconoscibile e un ritmo diverso con cui raccontare la città. Passeggiare tra le loro strade significa entrare in una Londra più autentica, più sofisticata, dove ogni angolo è un invito a rallentare, osservare e lasciarsi sorprendere.

E allora, la prossima volta che prenotate un volo per Londra, fatelo con l’idea di tornarci non per rivedere, ma per riscoprire. Lasciate che a guidarvi siano i quartieri, le atmosfere e qualche buon consiglio. Perché Londra, in fondo, è una città che si lascia conoscere davvero solo a chi ha voglia di guardarla un po’ più da vicino.

**Viaggio nel Regno Unito? Da oggi per andare a Londra serve un visto: ecco come ottenerlo**

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Marylebone: il "secret village" nel cuore della città

Un quartiere da insider

Marylebone è un piccolo mondo a sé incastonato nel cuore pulsante di Londra. A pochi minuti a piedi dall’energia caotica di Oxford Street, si apre come un respiro lento e silenzioso, fatto di librerie indipendenti, vetrine dal gusto rétro e una calma elegante che conquista turisti e locals.

Camminare lungo Marylebone High Street è come fare un viaggio parallelo, dove il tempo rallenta e ogni dettaglio sembra studiato per affascinare.

È uno di quei luoghi che i londinesi più sofisticati scelgono per vivere, mangiare, allenarsi o semplicemente prendersi una pausa. Un "secret village" urbano che si rivela solo a chi sa guardare, con giardini nascosti, gallerie d’arte, boutique e quell’aria da quartiere parigino che non ti aspetti.

Marylebone è il rifugio di chi ama Londra ma non vuole subirla, un angolo di città che ti fa sentire parte di qualcosa di intimo e speciale.

Cosa fare 

Ci sono quartieri che si esplorano con la guida in mano, e altri che si vivono a istinto. Marylebone appartiene alla seconda categoria. Chiltern Street è il cuore estetico della zona, con le sue boutique indipendenti, i concept store di moda sostenibile e i profumi artigianali. Da non perdere è una sosta alla celebre Daunt Books, la libreria per viaggiatori dove le guide sono ordinate per destinazione, e l’architettura in stile eduardiano è già di per sé una pagina da sfogliare.

Per gli appassionati d’arte, c’è la Wallace Collection, una casa-museo dal fascino barocco che custodisce capolavori di Fragonard, Rembrandt e Canaletto. E per una pausa verde, nulla batte una passeggiata fino a Regent’s Park.

Se capitate di sabato, il consiglio è visitare il Farmers’ Market: un piccolo mercato agricolo locale dove gustare street food elegante, assaggiare formaggi artigianali o semplicemente lasciarsi andare all’atmosfera da piccola comunità urbana.

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Dove dormire: The Marylebone Hotel

Entrare al The Marylebone è un po’ come tornare a casa – se la vostra casa fosse una townhouse londinese di design con terrazze private, spa, piscina e un bar dove ogni cocktail racconta una storia.

Questo boutique hotel, parte del gruppo Doyle Collection, è il punto di riferimento per chi cerca eleganza discreta, servizi su misura e una location strategica nel cuore del quartiere.

Le camere (252 in tutto, di cui 44 suite) sono luminose, raffinate, alcune con vista sui tetti della città che si spingono fino allo Shard. Ma il vero plus è l’atmosfera: qui si respira un senso di appartenenza immediato.

La collaborazione con Rebase e Third Space ha dato vita a un’esperienza wellness che va oltre la semplice spa, trasformando il soggiorno in un reset completo tra massaggi, movement therapy e rituali rigeneranti. 

108 brasserie

Dove mangiare

Situato al piano terra dell’hotel, 108 Brasserie è uno di quei posti che conquistano prima con l’estetica, poi con il palato e infine con l’atmosfera. Il menù è un inno alla cucina stagionale inglese con accenti mediterranei: pensate a gnocchi croccanti con pomodori secchi, hummus al basilico e burrata, accompagnati da un calice di rosé sotto un pergolato fiorito.

In estate, la terrazza si trasforma in “Provence on the Lane”, una collaborazione con Maison Mirabeau che vi farà dimenticare di essere nel cuore di Londra.

Ma il vero segreto è il Jazz Brunch dell’ultimo sabato del mese: champagne all’arrivo, buffet illimitato di antipasti, insalate e dessert, con musica dal vivo. Un’esperienza che da sola vale il viaggio.

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Bloomsbury: la Londra letteraria e teatrale da scoprire

Un quartiere tra passato e presente

C’è qualcosa di profondamente evocativo in Bloomsbury. Forse è l’eco dei passi di Virginia Woolf, forse il silenzio composto dei suoi giardini, o forse ancora il modo in cui la storia si mescola alla vita quotidiana, senza forzature.

Qui la bellezza non è appariscente: è fatta di portoni laccati, citazioni scolpite nei muri, librerie polverose e un’aria intellettuale che non ha bisogno di ostentare. È una Londra colta, ma mai fredda; sofisticata, ma con il cuore caldo.

Bloomsbury è il quartiere delle passeggiate lente, dei tè presi tra una mostra e un romanzo, degli incontri che nascono tra le pagine di un diario e si trasformano in memorie. Camminare da Russell Square a Store Street significa attraversare la storia letteraria dell’Inghilterra con leggerezza, lasciandosi trasportare da atmosfere vintage e locali pieni di studenti, editor e artisti.

Cosa fare

Il British Museum, la British Library, i giardini di Tavistock Square: Bloomsbury è un concentrato di meraviglie. Ma quest’anno c’è un motivo in più per visitarlo; sopratutto se siete fan della letteratura. Per celebrare i 100 anni dalla pubblicazione di Mrs Dalloway, famosissimo romanzo della grande Virginia Woolf, il quartiere si è trasformato in un palcoscenico diffuso con eventi, percorsi tematici e installazioni letterarie.

Ad esempio, il The Bloomsbury Hotel ha ideato le Clarissa Chronicles, un’esperienza immersiva che permette di vivere una giornata nelle scarpe della celebre protagonista: mappe illustrate, edizioni rare, cocktail ispirati ai personaggi del romanzo e menù d’epoca.

Ma Bloomsbury è anche uno degli snodi teatrali più vivaci della città: a pochi passi si apre il West End, con i suoi teatri storici e una programmazione che spazia dai grandi musical internazionali agli spettacoli di prosa più sofisticati. La zona è perfetta per una serata tra cultura e intrattenimento, magari con una cena elegante seguita da uno show o una commedia brillante in uno dei tanti teatri della zona.

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Dove dormire: The Bloomsbury Hotel

Ospitato in un edificio del 1928 firmato Sir Edward Lutyens, il The Bloomsbury Hotel è un concentrato di charme e identità.

Gli interni, progettati da Martin Brudnizki, celebrano la storia letteraria della zona con eleganza teatrale: pareti laccate, illustrazioni di Luke Edward Hall, lampadari in vetro di Murano. Le camere sono accoglienti, con letti oversize, vasche freestanding e piccole biblioteche personali.

Ogni suite sembra pensata per uno scrittore: c’è carta da lettere, una selezione curata di romanzi e quella quiete rarefatta che invita alla riflessione. Ideale per chi vuole staccare dal mondo, ma restare connesso alla bellezza.

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Dove mangiare

La Dalloway Terrace è molto più di un ristorante: è un rifugio sospeso nel tempo, dove i fiori cambiano con le stagioni e ogni piatto è un omaggio alla letteratura. Il menù creato per il centenario di Mrs Dalloway include piatti eleganti, come l’insalata di anatra affumicata con agrumi e il “Virginia’s Vice”: una torta al cioccolato fondente che rende omaggio alla golosità segreta della scrittrice.

Accanto, la Coral Room è l’indirizzo giusto per una serata indimenticabile: pareti color corallo, sedute di velluto e cocktail d’autore in un’atmosfera che sa essere tanto glamour quanto rilassata. 

E dopo cena? In collaborazione con il Dominion Theatre, gli ospiti dell'hotel possono anche assistere a spettacoli teatrali. E a fine serata l'indirizzo da provare è sicuramente il Bloomsbury Club Bar. Questo spazio suggestivo, con un'atmosfera da club riservato ai soci, offre cocktail esoterici ispirati ai tarocchi di Pamela Colman Smith. 

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Kensington: il quartiere glamour, tra musei e ospitalità da regine

Un quartiere regale

Kensington è la quintessenza del fascino britannico. Un quartiere in cui le case vittoriane sembrano uscite da un romanzo di Jane Austen, i giardini sono perfetti anche sotto la pioggia, e ogni angolo profuma di storia, eleganza e cultura.

Ma non lasciatevi ingannare dall’apparenza regale: Kensington è anche il cuore pulsante dell’arte contemporanea, della moda più discreta, delle gallerie indipendenti e delle mostre più attese della stagione.

È qui che Londra si mostra nella sua versione più raffinata, ma anche più intima. Dove si può trascorrere la mattina tra i corridoi del V&A Museum e il pomeriggio passeggiando nei sentieri nascosti di Hyde Park, sorseggiando un caffè in uno dei tanti bar di design che riempiono la zona. Kensington è il luogo dove Londra respira lentamente, tra cultura e bellezza, passato e innovazione.

Cosa fare

A rendere Kensington una meta imperdibile non è solo la sua atmosfera elegante ma mai snob, bensì la concentrazione straordinaria di cultura nel raggio di pochi isolati. In pochi minuti a piedi potete infatti passare dalle collezioni del Natural History Museum alle installazioni del Design Museum, per poi perdervi tra le mostre del V&A.

Proprio qui, in questi mesi, è in corso una delle mostre più attese dell’anno: una retrospettiva dedicata a Cartier, la prima del genere nel Regno Unito da quasi trent’anni. Un’occasione unica per ammirare da vicino oltre 350 pezzi tra gioielli, orologi e oggetti di design, raccontando la storia di una maison che ha fatto dell’eleganza un linguaggio universale. Il The Kensington Hotel, grazie alla sua partnership con il museo, offre ai suoi ospiti un accesso privilegiato alla mostra. 

Per gli amanti delle passeggiate, infine, Hyde Park e Kensington Gardens sono lì, a pochi passi, pronti a offrire natura e silenzio in piena città.

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Dove dormire: The Kensington Hotel

Sette residenze vittoriane collegate tra loro danno vita a questo hotel straordinario, dove ogni dettaglio è studiato per creare un’esperienza immersiva e senza tempo. The Kensington Hotel è molto più di un posto dove dormire: è una casa di charme, un rifugio elegante, un luogo in cui il design incontra la tradizione.

Gli interni, firmati dallo studio Timothy Matter e supervisionati da Bernie Gallagher in persona, la visionaria alla guida della Doyle Collection, combinano tessuti pregiati, mobili su misura, camini accesi e giochi di luce che avvolgono gli ambienti in un senso di calma e bellezza.

Le suite più iconiche, come la Knightsbridge o la Brompton, sono vere oasi private con salottini, bagni in marmo Calcutta e vasche freestanding che invitano a un lungo bagno caldo dopo una giornata tra arte e musei. Ne sono fan anche svariati membri della famiglia reale (ma questo è un segreto). 

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Dove mangiare

Accogliente come una casa inglese di campagna, ma con lo stile impeccabile di un indirizzo londinese d’élite, il ristorante Town House è uno dei segreti meglio custoditi del quartiere. Perfetto sia per un pranzo rilassato dopo una mattinata tra le sale del V&A sia per una cena elegante a lume di candela, Town House unisce comfort food e creatività, ingredienti stagionali e impiattamenti da ristorante stellato.

Tra i piatti che colpiscono ci sono la tartare di manzo con chips di pastinaca croccanti, il risotto agli asparagi selvatici e il soufflé al limone con crema alla vaniglia. La carta dei vini è curata con attenzione, e spazia dalle etichette francesi più classiche ai vitigni italiani meno conosciuti, con proposte in abbinamento davvero interessanti. 

In estate, non c’è nulla di più piacevole che sedersi al tavolo all’aperto, sorseggiare un bicchiere di bianco e lasciarsi incantare dal ritmo discreto del quartiere, tra eleganti londinesi di passaggio, chiacchiere sommesse di signore con il trench e coppie in visita romantica.

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Un anno, dodici viaggi: vi diamo la bucket list del 2026

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Dal Giappone al Messico, dalla Croazia alle Alpi italiane: ecco le mete più belle mese per mese da visitare nel 2026

C’è chi programma i viaggi con mesi di anticipo e chi aspetta l’ispirazione giusta per partire. Guardando al 2026, però, una cosa è chiara: sempre più viaggiatori scelgono quando e dove andare in base a ciò che rende unico quel momento dell’anno.

Un evento culturale imperdibile, un fenomeno naturale raro, un’atmosfera che esiste solo per poche settimane.

Secondo i dati di Booking.com, il 21% dei viaggiatori italiani decide la meta in base agli eventi culturali, mentre quasi la metà dei viaggiatori europei si lascia guidare da spettacoli naturali e stagionali.

È da questa nuova voglia di viaggi “a tempo giusto” che nasce l’idea di un anno scandito da 12 destinazioni diverse, una per ogni mese. Dall’emozione di osservare l’Aurora Boreale danzare nei cieli invernali dello Yukon a gennaio, fino all’atmosfera incantata dei tradizionali mercatini di Natale di Merano a dicembre, ogni destinazione offre un motivo irresistibile per partire e la promessa di momenti memorabili, in ogni stagione.

Ecco allora un calendario che non è solo una guida, ma un invito a immaginare il prossimo anno come una sequenza di esperienze da ricordare.

**Qui tutti i nostri consigli di viaggio**

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Gennaio – Yukon, Canada

A caccia dell’Aurora Boreale e avventure invernali

Avvolto da lunghe notti stellate, lo Yukon è una delle destinazioni invernali più affascinanti al mondo. L’oscurità profonda di gennaio crea le condizioni ideali per ammirare l’Aurora Boreale che illumina il paesaggio ghiacciato, ma l’esperienza va ben oltre lo spettacolo del cielo. È possibile esplorare la natura innevata con escursioni guidate con le ciaspole, vivere l’emozione di una slitta trainata da cani o passeggiare tra le vie di Whitehorse per scoprire la cultura e la cucina locale. Tra luci danzanti e attività outdoor, lo Yukon regala ricordi indimenticabili per iniziare l’anno nel modo migliore.

Febbraio – Nanchino, Cina

Il Capodanno Lunare in una città che si accende di colore

Con il Capodanno Lunare che quest’anno cade il 17 febbraio, Nanchino, nella provincia orientale del Jiangsu, si anima di celebrazioni vibranti, fiere nei templi e spettacolari fuochi d’artificio. Durante il celebre Qinhuai Lantern Fair, le rive del fiume brillano di lanterne artistiche mentre danze del leone e del drago animano le strade. I viaggiatori possono assaggiare specialità di street food fumanti, esplorare il quartiere del Tempio di Confucio tra dimostrazioni di calligrafia e spettacoli folkloristici, oppure godersi un momento di quiete passeggiando lungo i viali alberati del Parco del Lago Xuanwu. Per un’esperienza di puro relax, le vicine terme di Tangshan offrono bagni minerali immersi in un paesaggio avvolto dalla nebbia.

Marzo – Nizwa, Oman

Alla scoperta dei paesaggi del deserto

Le temperature miti di marzo rendono questo periodo ideale per esplorare i paesaggi senza tempo dell’Oman. Nizwa, antica capitale del Paese, è famosa per il suo imponente forte e il vivace souq. Qui si può attraversare il deserto in groppa a un cammello, trascorrere notti silenziose in accampamenti beduini e ammirare il contrasto scenografico tra dune dorate e montagne rocciose. Un tour privato del patrimonio storico consente di approfondire il ruolo di Nizwa come centro di commercio, religione, educazione e arte.
Dove soggiornare: Alaqur View Inn, che unisce il fascino tradizionale omanita a una posizione strategica per esplorare il deserto, offrendo viste montane e un’atmosfera autentica a pochi passi dal cuore storico della città.

Aprile – Fukuoka, Giappone

Hanami: la fioritura dei ciliegi

Ad aprile, Fukuoka si trasforma in un delicato paesaggio dai toni pastello grazie alla fioritura dei ciliegi che colora parchi, fiumi e templi storici. I visitatori possono unirsi agli abitanti locali per i tradizionali picnic di Hanami sotto i sakura di Maizuru Park o Nishi Park, con viste panoramiche sulla Baia di Hakata. Oltre ai giardini, un tour giornaliero conduce al Santuario di Dazaifu, al suggestivo Frog Temple e alla cittadina di Yufuin, tra artigianato tradizionale e scenari rurali. Tra passeggiate rilassanti e serate nei vivaci yatai per gustare il celebre ramen Hakata, Fukuoka offre un’esperienza primaverile che intreccia natura, storia e cultura contemporanea.

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Maggio – Thimphu, Bhutan

Festival spirituali e panorami himalayani

Il 1° maggio il Bhutan celebra il Vesak, il compleanno del Buddha. Thimphu, unica capitale al mondo senza semafori, invita a scoprire mercati colorati, musei etnografici e dzong monumentali, monasteri-fortezza che uniscono vita spirituale e amministrativa. Imperdibile la visita al Buddha Dordenma, una statua alta oltre 50 metri che domina la valle. Tra piatti tradizionali come il riso rosso, il formaggio di yak essiccato e le felci fritte, il viaggio diventa un’immersione nella filosofia della Felicità Interna Lorda, cifra distintiva del Paese.

Giugno – Vis, Croazia

Spiagge assolate e l’inizio dell’Euro Summer

Con l’Adriatico nel pieno del suo splendore, giugno è il momento ideale per vivere l’atmosfera dell’Euro Summer sull’isola di Vis, prima dell’alta stagione. Acque cristalline, calette nascoste e caffè sul lungomare scandiscono giornate lente e luminose. Tra borghi in pietra, konobe a conduzione familiare e pesce freschissimo, l’isola conquista con la sua autenticità. Le lunghe giornate e le serate ventilate sono perfette per vela, snorkeling e relax in riva al mare.

Luglio – Mackinac Island, Michigan, USA

Un Independence Day dal fascino d’altri tempi

Senza automobili e con un ritmo che sembra sospeso nel tempo, Mackinac Island è la cornice perfetta per celebrare il 4 luglio. Carrozze trainate da cavalli, bandiere sventolanti e strade fiorite fanno da sfondo a parate, picnic e rievocazioni storiche. Al calar della sera, i fuochi d’artificio illuminano il Lago Huron, riflettendosi sull’acqua. Tra architetture vittoriane e tradizioni senza tempo, è una delle celebrazioni estive più iconiche degli Stati Uniti.

Agosto – Wanaka, Nuova Zelanda

Inverno sulle piste dell’emisfero sud

Mentre nell’emisfero sud è pieno inverno, agosto è il mese ideale per raggiungere Wanaka, tra le Alpi neozelandesi. Affacciata sull’omonimo lago, la cittadina è un punto di riferimento per sci e snowboard, con resort di livello mondiale come Treble Cone e Cardrona. Tra piste innevate, lodge accoglienti e vivaci après-ski, Wanaka offre anche paesaggi alpini spettacolari e un centro vivace, perfetto per rilassarsi e scoprire il lato più autentico dell’inverno neozelandese.

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Settembre – Serengeti Settentrionale, Tanzania

La Grande Migrazione degli gnu

Settembre è il periodo perfetto per assistere alla Grande Migrazione, quando oltre due milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano gli ecosistemi del Serengeti e del Masai Mara. Nell’area settentrionale del parco, nei pressi di Kogatende, gli attraversamenti dei fiumi regalano scene di straordinaria intensità. La zona è ricca di fauna tutto l’anno, con leoni, leopardi, ghepardi ed elefanti, rendendola una meta safari eccezionale anche oltre il periodo della migrazione.

Ottobre – Bodh Gaya, Bihar, India

Diwali: il festival delle luci e della devozione

Con l’avvicinarsi del Diwali, Bodh Gaya si illumina di un’energia intensa e contemplativa. Il complesso del Tempio di Mahabodhi, luogo dell’illuminazione del Buddha, si arricchisce di lampade, fiori e decorazioni. Oltre alla spiritualità, la regione offre un patrimonio storico unico, esplorabile con visite a Nalanda e Rajgir, antichi centri di sapere e potere. I mercati cittadini, ricchi di dolci e artigianato, e il clima più fresco rendono ottobre il momento ideale per scoprire Bodh Gaya in tutta la sua profondità.

Novembre – Sayulita, Nayarit, Messico

El Día de los Muertos in versione costiera

Sayulita offre un’interpretazione unica del Día de los Muertos, mescolando tradizione e spirito bohemien da surf town. Le strade si riempiono di altari colorati, marigold e papel picado, mentre artisti locali espongono opere ispirate alle iconiche calaveras. Parate e musica arrivano fino alla spiaggia, creando un’atmosfera suggestiva e rilassata, perfetta per celebrare la memoria dei propri cari al tramonto sull’Oceano Pacifico.

Dicembre – Merano, Italia

Mercatini di Natale tra le Alpi

Dicembre è il momento perfetto per una fuga europea all’insegna della magia natalizia. A Merano, nel cuore delle Alpi, oltre 80 casette del Mercatino di Natale offrono specialità gastronomiche, bevande calde e creazioni artigianali. Le vie illuminate invitano a passeggiate lente, mentre i dintorni regalano escursioni panoramiche e momenti di benessere nelle celebri terme.

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Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata sarà la Giamaica

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Mare cristallino, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura selvaggia.

E, poi, una cultura gastronomica ricchissima e una rinomata tradizione musicale: ecco perché il paese caraibico sarà la destinazione più ambita dell'anno che verrà. Ma intanto, vi portiamo a conoscere in anteprima tutte le meraviglie che vi aspetteranno.

Viaggi da sogno per il 2026? La meta più desiderata è la Giamaica

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Chiudete per un attimo gli occhi. Ora, provate a immaginare chilometri di spiagge dalla sabbia di un bianco così candido che quasi potreste scambiarla per un soffice manto di neve. Un piacevole venticello a smuovere le fronde di palme alte e affusolate che crescono rigogliose a due passi dal mare, la cui palette di colori sfodera toni che sfumano dal turchese al verde smeraldo. In sottofondo, l’inconfondibile ritmo allegro della musica reggae e nell’aria un profumo inebriante di spezie, soprattutto quando è il momento di sedersi a tavola.

La vostra mente viaggia veloce, ma sappiate che tutto questo non è solo immaginazione: benvenuti in Giamaica!

E le buone notizie non finiscono qui (oltre al fatto che, sì, un paradiso del genere esiste veramente!): sono da considerare la facilità con cui si può raggiungere la destinazione grazie ai collegamenti aerei diretti, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio autentica – stiamo parlando di un paese ancora lontano dalla piaga dell’overtourism – e un clima che ben si presta per fughe al caldo durante tutto l’anno. Ogni giornata poi sembrerà diversa dall’altra: se cercate momenti di relax in spiaggia ma, allo stesso tempo, vorreste concedervi anche qualche avventura a contatto con la natura, la Giamaica è una di quelle mete che più di tutte riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

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E allora da come cominciare per pianificare una vacanza in Giamaica? Un itinerario di viaggio semplice da organizzare e completo di tutte le tappe imprescindibili può partire da Ocho Rios, località lungo la costa settentrionale dell’isola caraibica. Qui la natura fa da padrona: ne sono un esempio le maestose Dunn’s River Falls. Uno spettacolo per gli occhi e non solo, perché queste cascate si possono anche scalare per poi concedersi un tuffo rinfrescante nelle loro piscine naturali. Di un azzurro intenso anche il Blue Hole (o Island Gully Falls), specchio d’acqua circondato, anch'esso, da una vegetazione tropicale fittissima.

Un ricordo speciale (e inaspettato) della vacanza sarà anche provare l’esperienza ad alto tasso di adrenalina del Mystic Mountain: un parco avventura dove vivere l’ebbrezza della velocità sfrecciando su bob che scivolano lungo binari immersi nella foresta, un omaggio alla leggendaria squadra giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

E a fine giornata, Ocho Rios si racconta anche a tavola: Miss T’s Kitchen è un ristorante tradizionale, immerso in un giardino lussureggiante, dove assaggiare piatti giamaicani di carne e pesce.  

Proseguendo da Ocho Rios in direzione ovest, in poco meno di due ore di macchina si può raggiungere Montego Bay: città dall’affascinante mix tra glamour e cultura, ma senza dimenticare lo spirito d’avventura tra il rafting a bordo di zattere di bambù sul Martha Brae River oppure le nuotate nelle acque limpide di Doctor’s Cave Beach. Anche di sera, Montego Bay riesce a sorprendere: a Luminous Lagoon si può fare un bagno in acque che di notte si illuminano di una luce blu-verde brillante emessa da organismi microscopici (dinoflagellati). Proprio questo spot della Giamaica è uno dei migliori al mondo per assistere allo spettacolare fenomeno della bioluminescenza.

Per entrare davvero nell’anima dell’isola, da non perdere è poi il Montego Bay Cultural Centre che offre uno sguardo profondo sulla storia, l’arte e l’identità giamaicana. Poco distante, la Rose Hall Great House è una dimora del XVIII secolo in stile georgiano, famosa per la sua architettura coloniale e i bei giardini tropicali che sfoggiano il meglio della flora autoctona. Leggenda vuole che le sue stanze siano abitate dallo spettro di Annie Palmer, conosciuta come la “Strega Bianca”: non abbiate paura, durante il tour sarete accompagnati da una guida che racconterà aneddoti curiosi e vi dispenserà interessanti pillole di storia.

E dopo una giornata memorabile e intensa, sarà un piacere rientrare all’S Hotelpremiato nel 2025 da TripAdvisor come miglior all-inclusive della Giamaica – è un boutique hotel adults-only nel pieno della vibrante Hip Strip, con accesso diretto alla leggendaria Doctor’s Cave Beach. Stile contemporaneo e anima caraibica si incontrano in un elegante ambiente curato, con camere e suite affacciate sull’oceano e pensate per il massimo comfort. Non mancano ben due piscine all’aperto: quella sul rooftop Sky Deck, è perfetta per godersi il tramonto cocktail alla mano. La proposta gastronomica spazia tra sapori locali e cucina internazionale, mentre l’Irie Baths and Spa è un rifugio di quiete dedicato al benessere.

Ancora una settantina di chilometri lungo la costa e si arriva a una delle località più iconiche del paese natio di Bob Marley: Negril. Qui ci si può rilassare con lunghe passeggiate lungo la Seven Mile Beach, una delle spiagge più belle della Giamaica e considerata tra le dieci più spettacolari al mondo. Questa splendida distesa di sabbia bianca, che si estende per oltre 11 chilometri, offre numerosi bar e ristoranti, oltre a un mare cristallino perfetto per lo snorkeling. Tra i ristoranti da non perdere c’è Miss Lily’s (dello Skylark Negril Beach Resort), che regala grandi soddisfazioni a tavola: qui si possono assaggiare i più apprezzati classici della cucina giamaicana rivisitati in chiave moderna, dal Jerk chicken all’Escovitch fish, passando per l’oxtail (coda di bue). 

Al tramonto la tappa amata da tutti i local è il Rick’s Café, in cima a una scogliera alta 35 metri. Dove proseguire a cena? L’Azul Beach Resort, albergo all-inclusive da 283 suite fronte mare lungo la leggendaria Seven Mile Beach – qui vi aspetteranno sabbia chiara, acqua calma, giornate che scorrono tra sport acquatici e yoga– può vantare ben nove ristoranti con cucine diverse: dalla quella caraibica all’internazionale.

Poco distante, nella verdissima Nassau Valley, si può finalmente entrare in contatto con un altro caposaldo di un viaggio in Giamaica: il rum. Appleton Rum Estate è un tour (firmato Campari Group) attraverso la storica distilleria dove assaggiare una delle etichette più rappresentative di tutti i Caraibi e conoscerne l'intero filiera di produzione: dalla raccolta della canna da zucchero alla distillazione.

"Could you be loved and be loved?", cantava Bob Marley: della Giamaica ci si innamora ancora prima di partire.

Per maggiori informazioni: visitjamaica.com.