Il Ringraziamento spiegato bene: mini-guida per capire menù, usanze e tradizioni di questa festa americana

Dal tacchino ripieno alla Macy’s Parade, ecco cosa sapere sul Thanksgiving e perché è così importante per gli americani

Negli Stati Uniti è una delle ricorrenze più sentite dell’anno, quasi più del Natale: scuole e uffici chiusi,  milioni di persone in viaggio e intere città che si fermano per un giorno dedicato alla famiglia, alla gratitudine e – inevitabilmente – a un pranzo che diventa quasi un rito collettivo.

Parliamo del Ringraziamento, o Thanksgiving, una tradizione profondamente americana che negli ultimi anni sta iniziando a incuriosire anche noi dall’altra parte dell’oceano. Non tanto perché vogliamo diventare più “a stelle e strisce”, quanto perché l’idea di fermarsi, cucinare insieme e condividere un momento di calma prima del caos natalizio risulta, in fondo, sorprendentemente universale.

Ma cos’è davvero il Ringraziamento? Perché è così importante negli Stati Uniti? E, soprattutto, come si festeggia? Ecco un piccolo vademecum per capire tutto: dal menu al significato, fino alle usanze (alcune molto suggestive, altre decisamente curiose).

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Cos’è il Ringraziamento e perché è così importante

Il Ringraziamento si celebra ogni anno il quarto giovedì di novembre e affonda le sue radici nel 1600, quando i primi coloni europei condivisero un banchetto con le popolazioni native in segno di gratitudine per il raccolto.

Oggi il racconto storico è molto più complesso, ma la festa moderna ha un significato chiaro: dedicare del tempo alla famiglia, alla gratitudine e alla condivisione.

È una delle feste più sentite dagli americani, spesso ancora più del Natale, perché rappresenta quella pausa dell’anno che che riunisce davvero tutti. 

Cosa si mangia: il tacchino e i piatti simbolo della festa

Il protagonista assoluto è il tacchino ripieno, cotto al forno e spesso servito con una salsa ai mirtilli rossi che per molti europei resta un abbinamento un po’ misterioso.

Ma il menu del Ringraziamento è molto più ricco e varia da famiglia a famiglia. Oltre al tacchino, infatti, si servono di solito patate in tutte le loro forme (purè morbido e burroso, patate dolci ricoperte di una glassa dolce e speziata), verdure di stagione come fagiolini cucinati in teglia, mais grigliato o al forno e il celebre stuffing, un ripieno a base di pane, erbe e verdure che negli Stati Uniti diventa quasi una competizione: ognuno ha la propria ricetta “infallibile”.

E poi c’è la parte più amata: i dolci. La pumpkin pie, la pecan pie e la apple pie (cioè torta di zucca, torta di noci pecan e torta di mele) sono il trio che non manca mai. Di solito arrivano in tavola tutte insieme, perché al Ringraziamento il concetto di “scegliere” non è contemplato.

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Chi si invita: la differenza tra Thanksgiving e Friendsgiving

Tradizionalmente il Ringraziamento è una festa familiare: ci si sposta anche per ore pur di sedersi attorno allo stesso tavolo con genitori, figli, zii, cugini e chi più ne ha più ne metta.

Tuttavia, negli ultimi anni è diventato sempre più popolare il cosiddetto Friendsgiving, una versione più informale della festa, organizzata tra amici nei giorni precedenti. Ognuno porta un piatto, l’atmosfera è più rilassata e non c’è la pressione delle grandi riunioni familiari.

Per molti americani, soprattutto quelli che vivono lontano da casa, il Friendsgiving è diventato un appuntamento irrinunciabile, al punto che spesso viene festeggiato insieme alla versione “classica”.

Le usanze più tipiche (e più curiose) del Ringraziamento

Oltre al pranzo, il Ringraziamento è una giornata piena di tradizioni, alcune molto note anche da noi grazie alle serie TV.

La più famosa è la Macy’s Parade di New York, con giganteschi palloni e coreografie in diretta TV. C’è poi il Turkey Pardon, il momento in cui il Presidente degli Stati Uniti “grazia” simbolicamente un tacchino, risparmiandolo dal forno. E non mancano le partite di football, da guardare religiosamente sul divano nel pomeriggio.

Uno dei momenti più sentiti è quello del “grazie”: prima o dopo il pranzo, ciascuno dice una cosa per cui è grato e riconoscente. Un gesto semplice ma molto significativo, capace di trasformare il clima della giornata.

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