Regali di Natale per sportivi: le migliori idee regalo 2017

Dallo smartwatch multisport alla borsa fitness, passando dai trattamenti per il recupero post-allenamento: ogni sportivo avrà il suo regalo questo Natale
Se è una persona sportiva che volete far felice questo Natale, prendete la sua passione e impacchettatela con un bel nastro rosso. Farete un successone!
Che ami andare in bicicletta, correre o nuotatore, allenarsi in palestra o scalare montagne, c’è un’idea regalo per ogni tipologia di sportivo.
Abbiamo anche pensato a chi lo sport preferisce “leggerlo” comodamente in poltrona, a chi ama farlo, ma da casa sua e a chi, magari per un allenamento troppo intenso, ha bisogno di sciogliere contratture e rilassare i muscoli ogni tanto.
E alla fine, un’idea regalo davvero “WOW!”: un viaggio pensato per lo sportivo, ma da godere in due o con un gruppo di amici.
Scopriteli tutti scorrendo la nostra vetrina.
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Per lo sportivo multi-tasking
Osprey Trilium 45 è un borsone versatile semplice e stiloso.
Ha una cinghia regolabile in tre posizioni. Estendendo la cinghia diventa una borsa da spalla, accorciandola diventa una borsa a tracolla, mentre accorciando entrambe le cinghie può essere portata con la maniglia superiore.
Perfetta da palestra, per tutti i giorni o per un fine settimana "essenziale".
Per chi non si muove senza musica
Fitbit Flyer sono i nuovi auricolari wireless progettati per il fitness: design durevole e resistente al sudore e vestibilità regolabile, sono progettati per mantenere alta la motivazione con un suono cristallino e bassi potenti.
Disponibili in due colori, Lunar Grey o Blu Notte, i comandi a 3 pulsanti consentono di regolare facilmente il volume, mettere in pausa la riproduzione e cambiare canzone in movimento, mentre i messaggi audio avvisano sulle chiamate in arrivo, la durata della batteria, il volume delle canzoni e altro ancora.
Un nano-rivestimento idrorepellente a prova di pioggia, spruzzi e sudore assicura funzionalità in ogni situazione climatica e una serie di gommini, alette e inserti personalizzabili consente di personalizzare la vestibilità delle cuffie per ottenere il massimo del comfort e fissarle in tutta sicurezza all'orecchio durante qualsiasi tipo di attività.
La batteria ha un’autonomia di sei ore per la riproduzione musicale, e se non dovesse bastare, la ricarica rapida di 15 minuti garantisce un’ora di autonomia supplementare.
Per lo sportivo stiloso e attento alla salute
Apple Watch Series 3 ha un chip più veloce e oggi è ancora più attento al benessere: l’app salute multi-funzione misura il battito cardiaco per tutta la giornata e avvisa quando la frequenza supera la soglia prestabilita.
La funzione SOS permette di raggiungere immediatamente i contatti di emergenza.
L’app Respirazione guida in una serie di respiri profondi per ritrovare la calma.
Resistente all’acqua fino a 50 metri, ha un altimetro barometrico che rileva i dislivelli e monitora meglio l’attività fisica, i piani di scale e gli allenamenti outdoor e GPS integrato.
Per il nuotatore che vuole emulare il campione
Gli XCEED sono gli occhialini, RACE CAP limited edition è la cuffia da piscina.
Insieme sono la combo perfetta per il nuotatore che punta a fendere l’acqua come il campione Micheal Phelps, che li ha indossati, insieme costume da gara XPRESSO, alle Olimpiadi di Rio.
Per lo sportivo che cerca benessere a -130°
A Monticello SPA&FIT è stata appena inaugurata la nuova Criocamera, un trattamento di benessere che in due/tre minuti a temperature fino a -130° contribuisce ad alleviare i dolori muscolari, accelera la guarigione in caso di infiammazioni e il recupero post-infortunio.
Il freddo, inoltre, scuote il metabolismo e innesca un naturale processo di dimagrimento, ha un’azione antiossidante, anti-cellulite e anti-aging su tutto il corpo.
Stimolando l’ipotalamo e il sistema nervoso centrale, migliora anche l’umore.
Il trattamento di Criocamera è personalizzabile in base agli obiettivi e alle caratteristiche fisiche della persona.
Per il ciclista "navigato" che non vuole perdersi
Bike Holder Sport di Cellularline è il portacellulare per manubrio sicuro e impermeabile, regolabile e con laccio di sicurezza anti caduta.
Permette di attivare l’app biking o navigazione in maniera rapida ed è compatibile con tutti gli smartphone.
Per lo sportivo che ama leggere
La Scienza del respiro di Mike Maric, campione di apnea, con prefazione di Marco Bianchi, svela la ricetta per dire addio a stress, attacchi di panico, problemi di peso, migliorare la performance e vivere appieno.
Come? Respirando.
L’autore – che è coach di Federica Pellegrini, Igor Cassina e Filippo Magnini - spiega passo dopo passo le tecniche respiratorie e i loro benefici partendo dalla sua esperienza e conoscenze.
Per sciatori e snowboarder molto cool che in pista vogliono stare sicuri
Maschera ELLA by Giro fornita già di due lenti con tecnologia esclusiva VIVID (in collaborazione con Zeiss) e dotata del sistema Quick Change per un cambio rapido della lente. Grazie a EVAK vent technology la maschera non si appanna, mentre il triple layer face foam offre il massimo confort. L'OTG Friendly la rende poi perfetta anche per chi porta gli occhiali.
Casco FADE MIPS by Giro super leggero e confortevole grazie alla regolazione della taglia In Form Fit System ed alla aerazione interna regolabile. Look impreziosito da dettagli e rifiniture al top unite alla massima protezione possibile grazie al sistema di protezione MIPS. Disponibile in 2 taglie S (52-55.5cm) e M (55.5-58cm).
Per lo sportivo che vuole tenere caldi e asciutti i pensieri durante l’attività
Berretto Move Light di Odlo in tessuto tecnico a rapida asciugatura, leggero, morbido al tatto e traspirante grazie al taglio laser.
È ideale per tenere la testa al caldo e asciutta in tutte le discipline all'aperto in inverno.
Per lo sportivo che pensa al post-allenamento
Blackroll ha messo a punto un set completo di rulli e accessori perfetti per l’auto-massaggio e l’auto-trattamento di tensioni e contratture post-allenamento.
Tutti i prodotti sono in polypropylene PP5, un materiale stabile e di alta qualità che unito allo studio delle forme, misure e differenti densità ha dato vita a rulli indistruttibili e igienici, leggerissimi, trasportabili e utilizzabili ovunque e in ogni momento.
Per il runner che non teme l'inverno
Mythos Blushield Winter Thrill di Diadora è la scarpa da running pensata per i piedi di (quasi) tutti i runners.
Grazie a una soletta innovativa - detta Blushield, che costituisce il cuore della scarpa - riequilibra il passo prevenendo i difetti della corsa, offre ammortizzazione, supporto e reattività a livelli superiori.
Diadora ha testato queste scarpe con una squadra davvero speciale, tutta femminile: quella di #RunToNYC, composta di 20 runners qualsiasi, non professioniste, che dopo essersi allenate e preparate in gruppo per diversi mesi hanno corso con successo la loro prima New York City Marathon.
Per lo sportivo casalingo
Città by Horizon propone una linea di attrezzi fitness e wellness dalle linee pulite e design sofisticato per chi ama il fitness, ma a casa.
Gli attrezzi sono dotati di “Desk” regolabili, che permettono la fruizione di computer e accessori durante la sessione di allenamento.
Pedalata fluida, passi leggeri, ritmi intensi e duraturi.
A qualsiasi ora del giorno (o della notte). Perfetto per chi pensa che il bello del fitness sia farlo a casa propria.
Per lo sportivo viaggiatore
La meta è Las Vegas, non per giocare, ma per correre e fare yoga nel deserto.
A novembre c'è la Rock’n’Roll Marathon, per chi ama l’adrenalina il Flightlinez Bootleg Canyon propone una suggestiva Zipline sul deserto del Mojave, a pochi chilometri dalla Strip di Las Vegas.
Per raggiungere il primo percorso, c’è un breve percorso di trekking, da godere circondati dal meraviglioso panorama selvaggio del deserto del Nevada.
Gli appassionati di yoga possono scegliere di farlo in alcune delle ambientazioni più suggestive e particolari del mondo: Yoga sulla High Roller, la ruota panoramica più alta del mondo, Yoga nella Valley of Fire, Yoga with the Dolphins, Yoga with the Goat (sessioni di yoga nel verde in compagnia di alcune simpatiche capre e cuccioli), Yoga al Neon Museum (prevista solo in estate).
E finito l'allenamento potete anche scambiarvi i voti davanti a Elvis.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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