Perché compriamo cose che non usiamo? Risponde la psicologia


Sicuramente sarà capitato anche a voi: avete comprato qualcosa che poi non avete mai usato. Magari si trattava di un maglione, di un paio di scarpe, di un oggetto per la casa… o di qualsiasi altra cosa.
Ma vi siete mai chiesti perché compriamo cose che non usiamo?
Sicuramente viviamo nell’epoca del consumo sfrenato, dove comprare tanto per comprare è diventato normale.
Ma c’è un’altra ragione, psicologica, per cui abbiamo questo comportamento.
Ecco perché compriamo cose che non usiamo
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Perché compriamo cose che non usiamo? È l’effetto Diderot
A livello psicologico, i motivi per cui compriamo cose che poi non usiamo sono tanti. Dalla scarica di adrenalina nel momento dell’acquisto alla falsa convinzione che questi oggetti siano una fonte di sicurezza e felicità. Ma anche all’identificazione, tipica della nostra società, con gli oggetti che possediamo.
Queste sono tutte spiegazioni valide, ma non sufficienti.
Per spiegare meglio perché compriamo cose che non usiamo mai dobbiamo fare ricorso alle ricerche del filosofo francese Denis Diderot, vissuto nella seconda metà del XVII secolo.
Per capire meglio il pensiero del filosofo e il percorso che ha portato alla nascita dell’espressione effetto Diderot dobbiamo fare un passo indietro.
Nonostante il nome di Diderot fosse già noto all’epoca, poiché era il co-fondatore e scrittore di Encyclopédie, il filosofo francese non era particolarmente ricco. La sua sorte però cambiò quando Caterina la Grande, l’imperatrice di Russia, venne a conoscenza dei suoi problemi finanziari e si offrì di acquistare la sua biblioteca. Improvvisamente, Diderot aveva un capitale da spendere.
Tra le prime cose che acquistò c’era una vestaglia scarlatta, che cambiò il suo modo di pensare.
La veste scarlatta di Diderot era infatti bellissima. Così bella, che lui stesso si accorse subito di quanto sembrava fuori posto rispetto al resto dei suoi averi. Nelle sue parole, "non c'era più coordinamento, non più unità, non più bellezza" tra la sua veste e il resto dei suoi oggetti.
Il filosofo allora sentì presto l'impulso di acquistare alcune cose nuove che corrispondessero alla bellezza della sua veste. Nacque così l’effetto Diderot.
Secondo questa filosofia, acquistare e possedere un nuovo oggetto crea una spirale di consumo che porta ad acquisire ulteriori cose nuove. Di conseguenza, finiamo per comprare di tutto e di più.
In altre parole quindi compriamo cose di cui non abbiamo bisogno perché pensiamo di averne bisogno. Perché pensiamo che questi nuovi oggetti ci facciano sentire più felici o realizzati. In realtà però è tutta un’illusione.
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