Cosa fare a Roma a Marzo: mostre, eventi e appuntamenti

roma hero 2Nodo @Flavia Fiengo
Cosa fare a Roma nel mese di marzo? Ecco tutti gli appuntamenti in programma tra cultura, spettacoli e concerti.

Gli eventi di marzo a Roma da non mancare.

Un’agenda aggiornata con tutte le iniziative più interessanti organizzate nella Capitale e dintorni, dall’enogastronomia all’arte, dal teatro allo sport, dai festival alla cultura.

Sempre con un occhio alle nuove aperture, per restare aggiornati sulle ultime novità.

Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.

Cosa fare a Roma a marzo

(Continua sotto la foto)

Festival del verde e del paesaggio auditorium

Festival

 

Festival del Verde e del Paesaggio

Si aprirà venerdì 31 marzo la più grande esposizione-evento in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano nel giardino pensile dell’Auditorium Parco della Musica fino al 2 aprile.

In occasione di questa XII edizione del Festival del verde e del paesaggio non mancheranno installazioni di giovani progettisti, la consueta mostra-mercato (con circa 200 espositori, tra piante, arredi e artigianato), lezioni, laboratori e workshop gratuiti, pic-nic gourmet e tante altre iniziative dedicate agli appassionati.

Tema conduttore di quest’anno sarà La Casa Felice con architetti, interior, flower e garden designer, paesaggisti e giardinieri, vivaisti e accademici, creativi ed esponenti della cultura, provenienti da tutta Italia per illustrare le tendenze del domani.

Orari: dalle 10.00 alle 19.00

Indirizzo: viale Pietro De Coubertin 30

 

Sport

Roma-Ostia

Domenica 5 marzo è in programma la 48 esima edizione della mezza maratona Roma-Ostia.

La partenza, all’Eur, è prevista in via Cristoforo Colombo all’altezza del Palazzetto dello Sport alle ore 9.00 con arrivo a Ostia a Piazzale Cristoforo Colombo.

Attesi circa novemila iscritti tra atleti e atlete che si sfideranno sulla distanza di 21,097 chilometri.

Maggiori info sul sito della manifestazione.

Fori imperiali di notte

Cultura

 

Musei civici gratis

Domenica 5 marzo, in quanto prima del mese, i musei civici, l’area archeologica del Circo Massimo (dalle ore 9.30 alle 16.00, ultimo ingresso alle 15.00) e quella dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana dalle ore 9.00 alle 16.30, ultimo ingresso un’ora prima) saranno a ingresso gratuito per residenti e non residenti a Roma.

Ecco i musei che aderiranno all’iniziativa promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali: Musei Capitolini, Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Centrale Montemartini, Museo di Roma, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Museo Napoleonico, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo della Repubblica Romana e della Memoria garibaldina, Museo di Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura e Villa di Massenzio.

Prenotazione obbligatoria solo per i gruppi al contact center di Roma Capitale 060608 (orario 9.00 - 19.00).

fabrizio Moro

Spettacoli

 

Vinicio Marchioni – In vino veritas

Vinicio Marchioni arriva all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per due appuntamenti, il 4 (ore 21.00) e il 5 marzo (ore 18.00), nel segno di racconti personali, poesie, pezzi di teatro-canzone, storie riprese dai miti classici ispirati al vino, accompagnato dalle musiche originali eseguite dal vivo da Pino Marino e Alessandro D’Alessandro.

Biglietti: a partire da 29 euro

Indirizzo: via Pietro de Coubertin 30

Fabrizio Moro

Lunedì 20 marzo, alle ore 21.00, Fabrizio Moro si esibirà in Sala Santa Cecilia per uno spettacolo intimo e coinvolgente in occasione di Live 2023 - Racconti Unplugged che porterà il cantautore romano in giro per i teatri di tutta Italia.

Biglietti a partire da 35 euro

Indirizzo: via Pietro de Coubertin 30

La Cosacca a Roma (Ph. Romanogmt)

Ristoranti da provare e nuove aperture

 

Clementina

Appena varcato l’ingresso si intuisce subito che da Clementina la faccenda si fa interessante: l’occhio non può che cadere sulla serie di targhe e riconoscimenti appesi alla parete come i Tre Spicchi Gambero Rosso della guida Pizzerie d’Italia 2023, oltre che segnalazioni tra I Ristoranti d'Italia 2022 de L’Espresso e Roma de La Pecora Nera Editore.

Una volta superato il corridoio si apre il regno di Luca Pezzetta, the “King of pizza romana”, per stare in sintonia (o meglio in sinfonia) con the The King of Rock 'n' Roll, Elvis Presley, la cui musica risuona nella playlist anni Cinquanta che accompagna in sottofondo questo locale aperto un paio di anni fa lungo la darsena di Fiumicino insieme al socio Jacopo Rocchi.

Prima di aprire Clementina – come il nome della strada in cui si trova, via della Torre Clementina, omaggio all’omonima rocca distrutta durante la Seconda guerra mondiale - Pezzetta (classe 1989) ha iniziato prima come cuoco nei ristoranti di famiglia per poi specializzarsi in pizza e panificazione maturando importanti esperienze da Pizzarium, al Panificio Bonci e all’Osteria di Birra del Borgo.

Per chiunque sia appassionato della materia questo è senz’altro un indirizzo da provare per due ragioni: da Clementina si può assaggiare la vera pizza tradizionale romana, stesa a mattarello e cotta nel forno a legno, con impasto realizzato con lievito madre vivo e un mix di farine macinate a pietra ideato da Pezzetta.

Inoltre le materie prime sono a km zero considerato che vengono acquistate giornalmente a due passi: all'asta del pesce di Fiumicino, da piccole barche di pescatori locali e da aziende del territorio (come Ammano a Tragliatella).

Le creazioni di Pezzetta debuttano già agli antipasti: in carta si trovano subito il Quadruccio di focaccia agricola (a lievitazione naturale con mix di farine di avena, segale e frumento e semi biologici) con mazzancolle locali lardellate e scottate al barbecue e lo Spicchio di pizza (a lievitazione naturale con mix di farine macinate a pietra con doppia cottura, prima in padellino al vapore e poi in forno statico) con topping di crudo di pesce.

Altra particolarità che caratterizza l’offerta gastronomica di Clementina sono i “salumi di mare” artigianali realizzati con materie prime freschissime e di qualità che farciscono ad esempio il Cornetto all’italiana salato (bresaola di tonno, crema di parmigiano e misticanza) e i fritti realizzati con panatura fatta in casa, come il Supplì sfera di pescato alla cacciatora panato al nero di seppia.

Venendo alle pizze, il menu si suddivide in “Classiche” e “Interpretazioni dalla terra al mare”: tra le prime da provare sono la Cosacca a Roma (pomodoro pelato, parmigiano reggiano stagionato 40 mesi, pecorino romano, basilico e olio evo) e la Marinara del futuro (pomodoro migliarese, capperi, olive, origano, alici di Fiumicino, pomodori confit e aglio nero fermentato).

Tra le seconde la Capricciosa di mare con prosciutto di tonno o ricciola, bottarga di muggine, stracotto di datterino, stracci di mozzarella, olive e carciofo alla giudia.

I dolci sono in collaborazione con la Pasticceria Rustichelli di Rocchi e in questo periodo vale davvero la pena lasciarsi uno spazio per assaggiare l’ottima colomba pasquale accompagnata da zabaione, una prelibatezza artigianale che è possibile anche acquistare.

La carta dei vini, curata dal direttore di sala e sommelier Daniele Mari, si compone di piccole cantine (con particolare riguardo all’agricoltura biodinamica) e ha un’insolita suddivisione con “sfide” Italia-Francia quanto a vitigni, tra i protagonisti, Pinot Nero, Sauvignon e Riesling, oltre che una sezione dedicata alle bottiglie del Lazio.

La passione e l’entusiasmo per questo progetto si respira anche nel servizio e nell’accoglienza riservata ai clienti che con l’arrivo della primavera potranno anche sedersi all’aperto nel dehors.

Orari: aperto a cena tutti i giorni; la domenica anche a pranzo. Si consiglia la prenotazione, specialmente nel weekend con formula doppio turno.

Indirizzo: via della Torre Clementina 158

https://www.pizzeriaclementina.it

MISTER ZHANG CHOY @Flavia Fiengo

Nodo

Piazza delle Coppelle, piccolo “salotto open air” del centro storico, si arricchisce di un nuovo indirizzo per l’aperitivo e il dopocena: Nodo, acronimo di Non-Ordinary Drinks Organization.

Luce soffusa, divani e poltrone in velluto, carta da parati in stile jungle: in questo cocktail bar di recente ristrutturazione si può scegliere se accomodarsi all’interno (una trentina di posti) oppure ai tavolini fuori che con l’arrivo della bella stagione permettono di godersi questo magnifico angolo di Roma.

La drink list è affidata al bartender sardo Maurizio Musu il cui intento è quello di proporre incontri tra aromi e sentori diversi in base alle richieste dei clienti e nei vari twist in carta: immancabili Spritz e Americano, oltre a ricette originali come i “Classici Nodo”, dal più fresco Frida (cordiale salvia e limone, tequila infusa al peperoncino, sciroppo di more) al più strutturato Regno di Nortambia (Dewar’s 12Y, Mezcal Ilegal, Martini bitter riserva, Noilly Prat e profumo di distillato di albicocca).

Le essenze di Oscar Quagliarini (bartender e profumiere di fama internazionale), il tocco di spezie (polvere di mela e ananas, noce moscata, solo per citarne alcune), la scelta accurata dei bicchieri dove servire i drink completano l’esperienza beverage da accompagnare alle tapas preparate dallo chef Francesco Giovanelli.

Non mancano piatti dalle influenze orientali, come Mister Zhang Choy (polpo marinato in salsa teriyaki home made e pack choi allo zenzero su crostino di pane ai semi) e No Rolls No Party (rolls in croccante sfoglia di riso con verza, cipolla, carote, zenzero e Cajun) e omaggi alla nostra tradizione come le focacce, in versione puntarelle e alici o mortadella e prugne, che provengono dal Forno Roscioli.

A completare l’offerta food anche taglieri, tartare, pastrami e una selezione di dolci.

A proposito, da Nodo si può venire anche per bere un tè, un infuso o un caffè da accompagnare a una selezione di biscotti oppure a tiramisù piuttosto che a una cheesecake.

Orari: aperto dal lunedì al giovedì dalle 17.00 alle 01.00; venerdì e sabato dalle 17:00 alle 02.00; chiuso la domenica.

Indirizzo: piazza delle Coppelle 52

www.nodoroma.it

Treefolk Public House

Eventi

 

Formaticum

Sabato 4 e domenica 5 marzo torna il primo salone del formaggio italiano e delle rarità casearie, Formaticum, che in questa quarta edizione andrà in scena in una nuova location: la Città dell’Altra Economia (Testaccio).

L’appuntamento, ideato da La Pecora Nera Editore e dall’esperto Vincenzo Mancino, si rivolge a semplici appassionati e operatori del settore che per l’occasione potranno degustare e acquistare le specialità di piccoli produttori italiani.

In programma anche una serie di seminari (a ingresso gratuito) rivolti a grandi e piccoli, assaggi guidati e abbinamenti birra e formaggio a cura di maestri assaggiatori e mastri casari.

Orari: sabato 4 marzo dalle 10:00 alle 20:00; domenica 5 marzo dalle 10:00 alle 19:00.

Biglietto: 5 euro

Indirizzo: Largo Dino Frisullo

 

Londinium

 

Dal 2 al 5 marzo al pub Treefolk Public House di Trastevere si terrà Londinium, evento che vedrà sfidarsi birrifici italiani e britannici nel segno della tipica birra inglese Real Ale.

Una competizione tra 50 birre diverse (25 inglesi e 25 italiane) dedicata a tutti gli appassionati che avranno modo così di conoscere questa antica tecnica di produzione che vede nel cask, tipico fusto da circa 40 litri, un simbolo senza tempo che rimanda ai tradizionali pub d’oltremanica.

Tra le caratteristiche delle Real Ale, oltre al cask, l’assenza all’interno di anidride carbonica aggiunta (e quindi di schiuma) e il fatto che venga servita a temperatura ambiente per favorirne la peculiare maturazione.

E se in Italia è ancora poco conosciuta, con un numero ridotto di birrifici che vi si cimentano, Londinium sarà l’occasione giusta non solo per saperne di più ma anche per assaggiare un’ampia selezione di food tipicamente inglese: dall’English breakfast alle ribs, passando per il fish and chips.

Orari: dalle 12 alle 02.00.

Indirizzo: viale di Trastevere 192

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5 cose da fare adesso per essere più felici nel 2026

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Dalla gestione del tempo al decluttering mentale: cosa fare adesso per arrivare preparati al nuovo anno e riuscire a essere più felici

Ogni dicembre ci promettiamo che l’anno prossimo sarà diverso: più organizzato e più allineato ai nostri desideri. Poi arriva gennaio e, puntualmente, ci ritroviamo a rincorrere le stesse abitudini di sempre.

Forse perché il vero lavoro non andrebbe fatto a inizio anno, ma prima. È infatti proprio adesso che possiamo (e dobbiamo!) prepararci davvero al 2026 se abbiamo l'obiettivo di essere più felici.

Non con liste infinite di buoni propositi, ma con piccoli aggiustamenti concreti che mettono basi solide per quello che verrà. Ecco allora tutti i nostri consigli per riuscire a essere più felici, sereni e soddisfatti nel 2026.

**Come fare una lista di buoni propositi che riusciremo a realizzare**

Non aspettate gennaio: cosa fare ora per essere più felici nel 2026

(Continua sotto la foto) 

obiettivi 2026

1. Ripartire dal presente: capire cosa funziona e cosa no

Prima di pensare a ciò che vogliamo cambiare, vale la pena fermarsi su ciò che funziona e ha già funzionato in passato.

L’errore più comune è voler cancellare un intero anno, quando invece il cervello reagisce meglio alla continuità che agli strappi netti. Chiedersi cosa tenere e cosa lasciare andare è un esercizio semplice ma potentissimo: quali abitudini ci hanno fatto stare meglio? Quali dinamiche ci hanno prosciugato energia?

Anche solo identificare tre cose da portare con sé nel nuovo anno e tre da salutare permette di fare ordine mentale. Non si tratta di giudicare il passato, ma di usarlo come bussola.

2. Organizzare il tempo, non la vita

Arrivare preparati al 2026 non significa pianificare ogni minuto, ma fare pace con il proprio tempo. Questo è il momento giusto per rivedere l’agenda con uno sguardo critico: non per aggiungere obiettivi, ma per togliere ciò che non serve.

Liberare spazi, accorciare liste e ridurre il numero di decisioni quotidiane alleggerisce il carico mentale più di qualsiasi app di produttività.

Anche piccoli aggiustamenti della routine, come ad esempio orari di sonno più regolari o momenti fissi di pausa, aiutano a iniziare il nuovo anno con una sensazione di controllo gentile, non di pressione.

3. Dare priorità alla giuste relazioni (anche quella con se stesse)

Il cambio d’anno è anche un buon momento per osservare le relazioni con maggiore lucidità. Non solo quelle familiari o sentimentali, ma anche quella con se stesse.

Arrivare preparate al nuovo anno significa infatti anche riconoscere chi ci fa stare bene e chi ci tiene ancorate a dinamiche faticose. Non sempre è possibile chiudere rapporti, ma spesso è possibile ridisegnare i confini.

E allo stesso tempo, vale la pena allenare un dialogo interno meno severo: smettere di pretendere perfezione e iniziare a puntare su continuità e rispetto dei propri ritmi.

4. Mettere ordine a soldi, salute e casa 

Ci sono aspetti pratici che, se affrontati ora, rendono il nuovo anno molto più leggero.

Fare un controllo delle spese ricorrenti, degli abbonamenti dimenticati o delle piccole uscite automatiche aiuta a recuperare risorse senza sacrifici drastici.

Lo stesso vale per la salute: non grandi rivoluzioni, ma un check-up delle abitudini quotidiane; dal sonno all’alimentazione.

Anche la casa gioca un ruolo importante: un decluttering mirato, fatto poco alla volta, può trasformarsi in un gesto simbolico potente, come se fare spazio fuori aiutasse a farlo anche dentro.

5. Fare spazio a un obiettivo vero (ma uno solo) per il 2026

Infine, c’è una cosa che spesso dimentichiamo: non serve avere dieci obiettivi, basta averne uno che conti davvero.

Un obiettivo autentico, non imposto dalle aspettative esterne, ma scelto perché vicino ai nostri valori e desideri. Può riguardare il lavoro, il benessere, le relazioni o semplicemente il modo in cui vogliamo sentirci.

Prendersi il tempo per sceglierlo e scriverlo da qualche parte nero su bianco è uno dei modi più efficaci per arrivare al nuovo anno con una direzione chiara, ma senza un piano rigido difficile da rispettare.

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I più bei giochi in scatola per passare le serate con amici e parenti

giochi da tavola da ridere divertentigiochi da tavola party game
Per trascorrere pomeriggi e serate d'inverno con amici e parenti niente di meglio di un bel gioco in scatola: ecco i più belli da provare ora

I giochi in scatola sono una certezza quando si cerca un passatempo divertente per un pomeriggio o una serata tra amici o in famiglia.

Ma quale scegliere?

I grandi classici rimangono una buona opzione, ma alcuni titoli si sono aggiornati e altri giochi in scatola nuovissimi sono comparsi.

Ecco le nostre novità preferite.

I più bei giochi in scatola da provare subito

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Yas!Games – Hitster film e serie tv

Hitster - Film & Serie TV

Hitster - Film & Serie TV è un viaggio musicale attraverso le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema e delle serie TV.

Con oltre 300 tracce indimenticabili, questo party game permette a ogni giocatore di rivivere le scene più iconiche dei suoi show e film preferiti mentre sfida i propri amici in una gara da vivere a tutto volume.

L'obiettivo è quello di collocare correttamente le Carte Canzone all'interno di una timeline per ricostruire una scaletta cronologica di 10 Canzoni prima di tutti gli altri ed essere incoronato l'Hitster della serata.

Età: 16+ | Giocatori: 2-10 | Prezzo consigliato al pubblico: 24,99€

The Club

The Club

Trova la regola! Giocate abilmente le carte della vostra mano per scoprire quale carta può essere posizionata secondo la regola segreta. Se ci riuscite, sarete ricompensati con dei punti.

Riuscirete a scoprire la regola segreta di The Club?

All'inizio di ogni turno, un giocatore inventa una regola e diventa il maestro di gioco per quel turno.

Gli altri giocatori giocano a turno le carte della loro mano.

Quando viene giocata una carta corrispondente alla regola, il giocatore può cercare di indovinare la regola segreta. Quando un giocatore rivela la regola corretta, il turno finisce. Il turno successivo inizia con un nuovo maestro di gioco e una nuova regola.

Il gioco termina dopo che ogni giocatore ha fatto il maestro di gioco una volta. Vince il giocatore con il punteggio più alto. 

Età: 8+ | 2-10 giocatori | prezzo consigliato al pubblico: 13.99€

Sottosopra Challenge

Sottosopra Challenge

Sottosopra Challenge è il gioco che trasforma le azioni più semplici in sfide esilaranti, mettendo alla prova equilibrio e precisione.

Indossando gli speciali occhiali che ribaltano la visuale, ogni gesto quotidiano – come disegnare, versare acqua o raccogliere oggetti – diventa una missione quasi impossibile.

Vince la challenge il primo che riesce a completare 5 prove. Perfetto per divertirsi in famiglia o con gli amici, stimola il movimento, la creatività e il gioco condiviso in una modalità fuori dagli schemi.

Età: 8+ | Giocatori: 2-6 | Prezzo consigliato al pubblico: 29,90€
MONOPOLY APP BANKING-2

Monopoly App Banking

Il gioco Monopoly App Banking è la prima versione di Monopoly assistita da un'applicazione per smartphone, che permette di semplificare la gestione del denaro, aggiungere mini giochi e molto altro!

Il gameplay è sempre lo stesso, un classico intramontabile, ma è l’app a fungere da banchiere e da banca, così non c’è bisogno di fare calcoli e scambiarsi contanti, sarà l’applicazione a svolgere tutto il lavoro, tramite le carte di credito personali assegnate a ogni giocatore.

Perfetto per serate giochi in famiglia, e per i più piccoli che ancora non hanno dimestichezza con i conti, o per ogni appassionato di lunga data che vuole sperimentare nuove modalità di gioco!

Età: 8+ | Giocatori: 2-6 | Prezzo consigliato al pubblico: 34.99€
Luminus

Luminus

Prendete la vostra torcia magica e preparatevi a un’avventura senza precedenti! Con Luminus, il nuovo gioco da tavolo di Cranio Creations, uscire con gli amici diventa l’occasione perfetta per scovare tutti i personaggi bizzarri nascosti nei dintorni.

La missione è semplice solo in apparenza: collaborare per trovarli tutti e correre a casa prima che sorga la luna.

Astuzia, spirito di squadra e velocità sono le chiavi per vincere questa folle caccia al tesoro, che promette ogni volta nuove scoperte e tanto divertimento.

Quanti personaggi riuscirete a trovare prima che sia troppo tardi?

Età: 6+ | 1-5 giocatori | Prezzo consigliato al pubblico: 24.99€
Feel Like a Fool

Feel like a fool

La tua squadra saprebbe capire cosa stai dicendo mentre parli come un pazzo? In Feel Like a Fool dovrete descrivere le parole sostituendo tutte le vocali all’interno delle frasi con il suono indicato sulle carte.

Il risultato? Frasi goffe e incomprensibili che scateneranno risate incontrollate. Vince chi completa per primo il proprio tabellone raccogliendo gettoni per ogni parola indovinata.

Età: 12+ | 4-20 giocatori | prezzo consigliato al pubblico: 24.99€

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Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Dai vinili ai cofanetti celebrativi fino ai concerti più attesi del 2026: ecco cosa regalare a Natale a chi ama la musica

Ogni Natale la stessa ossessione. Cosa regalare ad amici, parenti, fidanzati che hanno tutto? Meglio qualcosa di tangibile o un'esperienza? La musica è una delle poche cose che mette tutti d'accordo: non si rischiano figuracce, è democratica ed è per tutte le tasche.

Se l'idea è sorprendere, di certo con un regalo musicale si va sul sicuro, specie quest'anno che tra cofanetti anniversario, vinili luxury, attese release e nuovi tour, l’offerta è ricchissima e, soprattutto, pensata per un pubblico che vuole l’oggetto, l’esperienza, la storia.

Ecco una selezione di album, concerti, musical ed esperienze pensati per tutti i gusti.

Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Madonna confessions on a dancefloor

Cofanetti e vinili da collezione

Madonna – Confessions on a Dance Floor – Twenty Years Edition

Per i vent’anni di Confessions on a Dance Floor, uno dei capitoli più influenti della discografia di Madonna, Warner pubblica una riedizione che ricostruisce integralmente l’estetica dell’era 2005. Oltre all’album originale nella versione mixata in dissolvenza  (e riproposta per la prima volta in digitale) l’edizione include lati B, remix e tracce promozionali che documentano l’impatto del progetto sulla cultura pop di quegli anni. 

Pink Floyd – Wish You Were Here – 50th Anniversary Deluxe Box 

La riedizione per i cinquant’anni di Wish You Were Here arriva il 12 dicembr in un formato ampio, costruito come una ricognizione completa dell’album del 1975. Il cofanetto comprende quattro LP, due CD, un 45 giri e contenuti video in alta definizione, oltre a materiali editoriali e riproduzioni d’archivio. Il progetto segue la linea delle ristampe “definitive” della band, puntando sulla qualità audio e sulla documentazione dei processi creativi originali.

Mariah Carey – The Emancipation of Mimi – 20th Anniversary

Il decimo album in studio di Mariah Carey, nonché il più venduto della sua carriera, torna in una riedizione per il ventennale. Uscito originariamente il 12 aprile 2005, The Emancipation of Mimi include singoli che hanno segnato l’epoca (We Belong Together, Shake It Off, Don't Forget About Us, It's Like That) e viene ora ripubblicato in un box da cinque LP.
Tre dei dischi sono dedicati alle versioni remix e alle sessioni parallele, mentre la tracklist aggiunge una novità: We Belong Together (Mimi's Late Night Valentine's Mix), disponibile per la prima volta su vinile. La confezione include note di copertina e fotografie di Carey e viene proposta come edizione a tiratura limitata.

Patti Smith – Horses – 50th Anniversary Edition

Per il cinquantesimo anniversario di Horses, il disco forse più celebre della Poetessa del rock, Legacy pubblica un’edizione ampliata che raccoglie vinili, CD e un apparato editoriale aggiornato. La riedizione non interviene sull’impostazione iconica dell'album ma ne approfondisce il contesto, integrando materiali che ricostruiscono la fase creativa e la ricezione critica dell’opera, tra le più influenti della scena newyorkese degli anni Settanta.

Elton John – Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy – 50th Anniversary

Il cofanetto dedicato al cinquantenario di Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy affronta in modo strutturato il processo creativo del 1974. Oltre all’album restaurato, include demo, registrazioni parallele e un booklet ricavato dai diari originali dell’artista. L’obiettivo è restituire il contesto di produzione più che riproporre semplicemente il disco, offrendo una lettura completa dell’epoca in cui Elton John stava definendo uno dei momenti più solidi della sua carriera.

Lewis Capaldi

I concerti da regalare a Natale 2025

Lewis Capaldi - Milano, 17 giugno 2026

Il ritorno di Lewis Capaldi ha un significato che va oltre il calendario: è un artista che ha costruito il rapporto con i fan sulla trasparenza emotiva, e tornare sul palco dopo una pausa delicata (a causa della sindrome di Tourette, che aveva reso difficili le sue esibizioni dal vivo) è parte integrante della sua storia. La data di Milano sarà uno spartiacque per chi lo segue: un momento in cui fragilità e voce si fonderanno insieme, come sempre nella sua musica.

Tiziano Ferro - Tour Stadi 2026

Tiziano Ferro negli stadi è ormai una certezza e un grande evento che mette d'accordo tutti: generazioni diverse che cantano canzoni che hanno segnato momenti di vita. Questo tour ha un peso particolare perché arriva dopo anni di distanza dal palco e riprende un immaginario collettivo che, in Italia, pochi come lui sanno toccare. 

Linkin Park - Firenze, 26 giugno 2026

Il concerto alla Visarno Arena è una tappa carica di memoria. I Linkin Park non sono più la band che molti ricordano (dopo la morte di Chester Bennington niente poteva essere come prima), ma i fan storici sanno che il loro catalogo continua a generare un legame emotivo potentissimo. Vedere come reinterpretano quel repertorio dopo la loro trasformazione interna sarà per molti un’esperienza quasi generazionale.

Foo Fighters - Milano, 5 luglio 2026

I Foo Fighters sono uno dei pochi gruppi rimasti capaci di trasformare un live in un atto collettivo di liberazione. La combinazione di energia, sudore e generosità sul palco crea un tipo di intensità che i fan riconoscono immediatamente. Il loro concerto agli I-Days è destinato a essere uno dei momenti più fisici dell’estate.

Ultimo - Roma, 4 luglio 2026

Nel caso di Ultimo, il rapporto con i fan è quasi simbiotico. La data unica a Roma ha la stessa aura degli eventi epocali: una folla che si muove come un coro unico, un artista che lavora sulla vulnerabilità come materiale narrativo.

Florence and the Machine

Gli album del 2025 che vale la pena avere

Sabrina Carpenter: Man’s Best Friend

La popstar sta vivendo un momento di affermazione raro: non è più “una promessa”, ma una figura che definisce il pop della sua generazione e riporta l'estetica Y2K in voga con uno stile che ricorda la Britney Spears dei tempi d'oro. Man’s Best Friend funziona perché traduce lo humour, la sicurezza e la vulnerabilità che i fan riconoscono in lei. L’album ha una leggerezza solo apparente: sotto c’è un lavoro di produzione lucidissimo, che la posiziona definitivamente fra le interpreti più influenti del nuovo pop statunitense.

Rosalía: LUX

Dopo la frattura creativa di Motomami, LUX è la fase della sintesi. Rosalía torna a un’eleganza più severa, senza rinunciare al suo istinto sperimentale: voci stratificate, elettronica che lavora sulle ombre, melodie tese. È un disco che chiede attenzione e che la riposiziona come artista capace di cambiare linguaggio senza perdere riconoscibilità. I fan (ma non solo) lo ascoltano prima per curiosità e ci ritornano per la profondità. 

Florence and The Machine: Everybody Scream

La capacità di Florence Welch di costruire mondi si conferma la sua più grande dote. Everybody Scream è il suo album più intenzionale e autobiografico degli ultimi anni, nato dopo il traumatico aborto avuto proprio mentre era in tournée due anni fa. Florence esorcizza quel dolore attraverso una specie di rito collettivo musicale in cui confluiscono organi, archi e percussioni tribali. È un progetto che vive di tensione emotiva; chi la segue da tempo ritrova quella drammaticità lirica che ha fatto di lei un’icona, ma con un suono più cupo e più adulto. Non è un disco “facile”, ed è proprio questo che lo rende potente.

Bad Bunny: DeBÍ TiRAR MáS FOToS

Bad Bunny si muove in un territorio nuovo: meno spettacolare, ma più introspettivo. E ne guadagna in credibilità, casomai ce ne fosse stato bisogno. Il cambiamento è netto: ormai è un artista che non ha più bisogno di inseguire la hit e può finalmente esplorare sfumature più intime del reggaeton e della trap latina. L’album alterna momenti di introspezione a esplosioni ritmiche controllate, ed è proprio questa dualità a farlo risuonare così tanto nella sua community.

Notre Dame

I musical del 2026 da regalare

Notre Dame de Paris

È ormai un rito popolare, soprattutto in Italia. Ogni ritorno muove un pubblico trasversale che conosce le canzoni a memoria e vive la storia come un racconto corale. La nuova tournée, che vede anche il debutto di un nuovo cast, conserva quell’impianto emotivo, valorizzando la forza della partitura e la fisicità della messa in scena.

Cats

Un musical che vive di estetica e movimento. Cats è un classico di Broadway che ormai da tempo fa il giro del mondo. La versione internazionale porta con sé quella precisione coreografica ipnotica che è la vera chiave del suo successo duraturo.

Ghost

Ghost mantiene un legame affettivo molto forte con chi ha vissuto il film originale: per questo ogni replica attira un pubblico che cerca una traduzione emotiva più che un semplice adattamento scenico. La nuova tournée accentua proprio questa componente, lavorando sulle proiezioni e sulla resa dei momenti iconici. 

The Night of Musicals

È un formato pensato per chi ama l’impatto vocale prima ancora che la trama. È più di un musical, è un best of, una sorta di gala: voci forti, arrangiamenti intensi e i momenti più riconoscibili del teatro musicale internazionale. Funziona perché concentra l’essenza, i brani che tutti conoscono e vogliono cantare.

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"Ecco cosa dicono di te i regali che fai": lo dice la psicologia

Blue Gift box and orange bow with dark blue backgroundBlue Gift box and orange bow with dark blue background
Costoso o economico, utile o inutile, pensato o preso all'ultimo minuto: sono tutte caratteristiche dei regali che facciamo che parlano di noi

Vi siete mai chiesti perché tenete tanto a fare regali pensati e apprezzati?

Succede perché il regalo che facciamo parla di noi: dei nostri gusti estetici, dei nostri valori, del desiderio di essere apprezzati, di cosa vogliamo comunicare.

Il dono è un simbolo perchè quando regaliamo qualcosa comunichiamo anche bisogni e desideri più o meno consci.

C’è di più. Il regalo può essere anche uno strumento di potere.

Infatti può essere usato per sedurre, per elevare il proprio status, per esercitare controllo, per mantenere il legame.

Insomma dietro quello che può sembrare un gesto comune e senza dietrologie c’è molto di più.

Il significato psicologico dei regali

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Woman looking at online purchased fashion clothing.

Quando regaliamo qualcosa si crea automaticamente la dinamica del donare-ricevere-ricambiare.

E da questo tutte le conseguenze del caso. 

Con il regalo si generano automaticamente delle aspettative. Se queste vengono disilluse, potrebbero creare malintesi. Altrimenti possono rafforzare il legame.

Il regalo può definire una gerarchia e/o riconoscimento legato al ruolo della persona che fa il regalo. Se sei la fidanzata ad esempio potresti volere un regalo più importante rispetto alla collega e lo fai per definire chiarissimamente il tuo ruolo.

Attenzione a cosa regalate, il vostro regalo parla di voi.

Cosa dice un regalo costoso o non costoso

Se ci sentiamo sicuri del nostro rapporto non avremo bisogno di regali dal grande valore economico.

Potremo fare doni mirati pensando a noi due, ai bisogni dell'altro e anche al nostro affetto che avrà solo bisogno di essere rinforzato. Il regalo economico ma significativo dimostra ascolto e attenzione, non compreremo qualcosa per impressionare ma solo per dare importanza alla persona che lo riceve.

Anche il regalo costoso ha diversi aspetti da analizzare. Ad esempio con una persona da conquistare potremmo pensare a regali più costosi, quasi a voler dimostrare quanto teniamo al rapporto grazie al valore economico. Oppure può essere un regalo orientato più all’immagine e a impressionare l'altro.

Attenzione perché questo potrebbe sbilanciare i piani e voi potreste automaticamente generare una gerarchia.

Come sempre tutto dipende dalla situazione, ad esempio questo non sarebbe valido se parlassimo di due persone che reciprocamente hanno un budget alto grazie al loro status. Quindi chiedetevi sempre perché state facendo quel regalo costoso per capire le intenzioni che hanno mosso quell'azione. Non valgono risposte superficiali!

Il significato dei regali utili o inutili

Ci sono persone che vogliono fare solo regali utili. Arrivano anche a chiedere di cosa si ha bisogno. Lo fanno per non sbagliare, per essere sicuri che il proprio denaro verrà destinato a un aiuto concreto. Si tratta spesso di persone pragmatiche, non amanti delle sorprese e che prendono il regalo come qualcosa che devono fare, almeno che serva a qualcosa.

Il regalo inutile - nel senso di non necessario - invece è legato a una personalità più giocosa, che ha voglia di sorprendere e che prende il dono come qualcosa di più divertente. Passa il messaggio di voler fare esperienza di qualcosa di diverso dall’ordinario. Può essere un momento da condividere insieme, qualcosa da vivere per la prima volta oppure un oggetto divertente e creativo come qualcosa fatto a mano.

Cosa dice di voi un regalo preso all'ultimo minuto o pensato

Se siete tra quelle persone che prendono i regali all'ultimo minuto potreste essere molto impegnati (meno probabile perché esiste il web) o dalla personalità impulsiva. Non siete grandi pianificatori, non vi interessa programmare o anticipare, vivete le cose come vengono e non avete bisogno di stupire a tutti i costi. Le vostre sono idee veloci che cogliete al volo senza troppe dietrologie. Leggerezza è la vostra parola d'ordine.

Al contrario se siete tra le persone che pianificano e personalizzano i regali da fare volete che passi il messaggio che l'altro è nei vostri pensieri. Volete fare le cose come si deve e volete sentire la soddisfazione in ogni cosa che fate. Se state facendo un regalo è perché l'altra persona vi è cara e volete che questo arrivi all'altro magari personalizzando il regalo o prendendovi cura anche del packaging.
 
Un regalo non è mai solo un regalo ma anzi può diventare un modo per conoscere meglio voi stessi e farvi conoscere dagli altri.