Cosa fare a Milano a Luglio: gli eventi più belli in programma

Cosa fare a Milano a Luglio? In attesa di partire per le vacanze le iniziative in città non mancano.
Tra la musica portata in città dai grandi concerti (quelli di Taylor Swift per citarne uno), le mostre in programma, il cinema all'aperto e tanto altro non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Ecco tutto quello che c'è da fare a Milano a Luglio.
Cosa fare a Milano a Luglio
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AriAnteo
Tornano AriAnteo e Anteo nella città, le rassegne di cinema all’aperto che fino a settembre illuminano le serate milanesi offrendo al pubblico una programmazione en plein air ricca e variegata.
Le location degli schermi sono uno spettacolo a sé: alla Fabbrica del vapore, Citylife, presso la storica arena del Chiostro dell’Incoronata, nel cortile di Palazzo Reale e nella suggestiva arena di Monza AriAnteo Villa Reale.
Come da tradizione, in programma i migliori film della stagione autunnale e invernale.
Tra questi i pluripremiati La zona di interesse di Jonathan Glazer; Anatomia di una caduta di Justine Triet; Palazzina Laf di Michele Riondino; Perfect days di Wim Wenders; Past lives di Celine Song; La sala professori di İlker Çatak; La chimera di Alice Rohrwacher e Povere creature! di Yorgos Lanthimos, oltre agli apprezzatissimi C’è ancora domani di Paola Cortellesi; Un mondo a parte di Riccardo Milani; Confidenza di Daniele Luchetti; Challengers di Luca Guadagnino.
Ad arricchire le proiezioni, numerosissimi eventi speciali e proiezioni con ospiti.
Il calendario è disponibile qui.
Anteo nella città
Ritorna per il quarto anno consecutivo anche Anteo nella città, il cinema itinerante che fino a settembre attraverserà i municipi milanesi.
Una programmazione di cinema di qualità “su quattro ruote” con una forte valenza sociale per raggiungere zone talvolta escluse da un’offerta culturale e per restituire alle piazze la veste di luogo di incontro, aggregazione e condivisione.
Il progetto è organizzato da Anteo e Fuoricinema, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e i Municipi.
Il furgone di Anteo nella città raggiungerà numerose piazze di Milano con un proiettore 2k, 200 sedie e un maxischermo.
L'audio è trasmesso in cuffia per permettere il normale svolgersi delle consuetudini cittadine senza arrecare disturbo a chi non parteciperà alla proiezione.
Il programma completo con tutte le informazioni e gli orari sarà consultabile qui.
Swarovski - Masters of Light
La prima grande mostra di Swarovski in Italia è a Palazzo Citterio, celebrando così i quasi 130 anni di storia della Maison e l’indiscusso appellativo di "Masters of Light" che caratterizza il brand nel mondo della moda, della gioielleria e nella cultura POP in generale.
Intitolata Swarovski - Masters of Light, la mostra, che ha debuttato a Shanghai lo scorso autunno, sarà esposta nelle sale di Palazzo Citterio, la magnifica estensione di Pinacoteca di Brera che riaprirà al pubblico a seguito delle attività di restauro e che, da dicembre 2024, ospiterà le prestigiose collezioni d'arte moderna donate dalle famiglie Jesi e Vitali.
Un viaggio coinvolgente alla scoperta della storia di Swarovski, dalla nascita nella Vienna del XIX secolo – dove Daniel Swarovski trovò per la prima volta ispirazione per ridefinire il concetto di cristallo – alla Milano del XXI secolo e oltre; qui i visitatori potranno godere di una scenografia panoramica suddivisa in sette temi chiave.
La rassegna, re-immaginata per rendere omaggio all'industria della moda, cuore pulsante del Made in Italy, riunirà un'eccezionale selezione di oltre 50 capolavori couture cristallizzati di maison moda italiane del calibro di Prada, Miu Miu, Fendi Couture, Gucci, Atelier Versace – realizzati dagli stilisti Gianni e Donatella Versace – e Armani Privè di Giorgio Armani.
La mostra rivelerà inoltre una selezione unica di scintillanti costumi di scena e look da red carpet indossati da star come Harry Styles, Katy Perry e Beyoncé, oltre a gioielli, figurines e cristalli sfaccettati, incluso il più grande chaton di cristallo mai creato.
Un altro fiore all’occhiello della mostra sarà Galaxy, la nuova radiosa collezione di alta gioielleria realizzata con Swarovski Created Diamonds.
A completamento del display, infine, un pop up store dove i visitatori potranno scoprire un esclusivo assortimento di prodotti Swarovski e un Cafè nei magnifici giardini del palazzo, la cui offerta culinaria sarà firmata da Carlo Cracco.
La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente fino al 14 luglio 2024.
Lady Oscar al Museo del Fumetto
Lo storico anime giapponese Lady Oscar compie 45 anni e per festeggiare questo traguardo WOW Spazio Fumetto, in collaborazione con Yamato Video, dedica all’affascinante comandante delle guardie reali Oscar François de Jarjayes, alla regina Maria Antonietta, al bell’André e a tutti i personaggi dell’anime una mostra celebrativa che ripercorre tappa per tappa la romantica vicenda dei protagonisti in un affascinante intreccio tra realtà storica, con le vicende della Rivoluzione Francese a far da sfondo, e finzione.
In mostra pannelli illustrativi, cel originali, bambole, merchandising, riproduzioni di abiti storici e cosplay, pettinature, approfondimenti storici su molte curiosità tutte da scoprire e tantissime testimonianze che ripercorrono 45 anni di ininterrotto amore dei fan per il personaggio di Oscar.
Fino al 15 Settembre, qui giorni e orari di apertura.
I concerti Candlelight
Musica “open air” in tutta Italia: l’esperienza musicale multisensoriale più suggestiva del momento arriva a Bari, Catania, Lecce, Milano, Lucca, Napoli, Bologna, Roma, Torino, Como, Rimini, Brescia, Taranto, Prato, Verona, Palermo, Cagliari e Trieste.
Diciotto città e ventidue location spettacolari per vivere all’aperto l’emozione della musica con un ricco calendario di appuntamenti in tutta Italia.
I concerti Candlelight sono una serie di concerti musicali originali creati da Fever per democratizzare l'accesso alla cultura, consentendo a persone di tutto il mondo di godere di spettacoli di musica dal vivo a lume di candela suonati da musicisti locali in vari luoghi mozzafiato illuminati da migliaia di candele.
E a partire dal mese di Giugno i concerti a lume di candela più famosi al mondo presentano un palinsesto di serate organizzate in luoghi senza tempo con spazi “open air”, da dimore storiche come Villa Clerici a Milano, Villa Parco Della Vittoria a Roma e La Terra degli Aranci a Napoli, fino a location caratteristiche come il Chiostro dei Domenicani a Lecce e il Castello di Collegno a Torino, arrivando fino a Como, Taranto, Catania, Verona, Rimini, Bologna, Palermo, Cagliari, Trieste, Lucca, Bari, Brescia e Prato.
A emozionare gli ospiti, musicisti locali che avvolti dall’atmosfera delle candele reinterpretano opere e melodie senza tempo: dalle note delicate di Einaudi a Morricone, ai riff più conosciti di Coldplay e Queen, fino all’energia dei Metallica e dei Nirvana, o le arie più note di Vasco Rossi e Baglioni.
Programma e biglietti per Milano - Villa Clerici, Giardino Ventura - qui.
Sony World Photography Awards 2024
Dal 6 giugno al 29 settembre al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano torna la mostra dei Sony World Photography Awards 2024.
Arrivati alla loro diciassettesima edizione, sono un appuntamento imperdibile per gli appassionati della fotografia, poiché rendono omaggio alle eccellenze fotografiche internazionali, evidenziando le opere e i racconti che hanno maggiormente colpito nell'ultimo anno.
Dopo la cerimonia di assegnazione dei premi, tenutasi ad aprile alla Somerset House di Londra, arriva ora a Milano l’esposizione delle opere vincitrici, curata da Barbara Silbe.
In mostra oltre 160 fotografie, di 52 autori differenti: l’edizione 2024 del premio d'altronde ha registrato il più alto numero di iscrizioni in assoluto per il concorso Professional, con oltre 395.000 candidature provenienti da più di 220 Paesi e territori.
Questo anche grazie la forte eco internazionale del premio, che dà spazio ai temi di grande attualità, quali sostenibilità e geopolitica, ma anche a temi delicati quali le relazioni familiari e sociali e si propone, più in generale, come una fotografia del nostro tempo.
Tra i progetti esposti, anche quelli dei 5 fotografi italiani che si siano piazzati nei primi 3 posti di alcune categorie del premio Professional, a testimonianza del ruolo centrale che la fotografia ricopre nel nostro paese e della capacità narrativa dei nostri fotografi.
Ulteriori info qui.
Dal cuore alle mani Dolce&Gabbana
A Palazzo Reale il percorso espositivo della mostra Dal cuore alle mani Dolce&Gabbana racconta la moltitudine di riferimenti culturali che hanno ispirato il lavoro dei due designer: l’artigianato, le arti visive e l’architettura, l’Italia e le sue tradizioni, l’innovazione, il teatro, la musica, l’Opera, il Balletto e la dolce vita.
La mostra è stata inaugurata a Milano e sarà successivamente protagonista di un tour internazionale che toccherà alcuni dei centri culturali più importanti del mondo.
Fino al 31 Luglio.
"Una cosa d'estate"
Una serie di appuntamenti nella corte di Conca del Naviglio di "Una Cosa" di Ofelè coinvolgeranno i superstiti milanesi per distrarli dal caldo.
Un palinsesto completo, coinvolgente e un po' diverso dalle solite proposte. Dal 26 giugno al 7 agosto, un appuntamento a settimana tra cinema all'aperto, live music o stand up comedy.
Ogni serata prevederà anche un menù speciale creato ad hoc con la possibilità di prevedere, oltre al biglietto acquistabile online, anche un aperitivo o una cena completa, per chi volesse vivere un'esperienza a 360° assaporando i gustosi piatti e le novità in cucina, come il Tempeh e la pasta fresca homemade.
Calendario degli eventi:
04 Luglio - My Many Mistakes Serata di Stand Up Comedy di racconti sul tema dell’errore, ideata e presentata da Elisa Maria Bottiglieri con l'accompagnamento musicale di Elianto.
10 Luglio - Musica Live Esibizione dei Cosimo and the Hot Coals, un sestetto Hotjazz di Milano che riporta in vita la tradizione musicale di New Orleans.
17 Luglio - Cinema Proiezione del film "Siccità" di Paolo Virzì.
25 Luglio - My Many Mistakes Serata di Stand Up Comedy di racconti sul tema dell’errore, ideata e presentata da Elisa Maria Bottiglieri con l'accompagnamento musicale di Elianto.
31 Luglio - Musica Live Performance del Dario Napoli Trio, con il loro swing zingaro ispirato a Django Reinhardt ma arricchito da influenze contemporanee.
07 Agosto - Cinema Proiezione del film "Fa la cosa giusta" di Spike Lee.
Una Cosa, il bistrot di Ofelé, via Scaldasole, 7
Luci a San Siro Trotto Grand Opening
L’11 luglio dalle 19.30 sport, musica e cultura illuminano l'Ippodromo Snai San Siro per inaugurare la nuova pista del trotto, la tribuna e una galleria multimediale sulla storia dell’ippica.
L’evento “Luci a San Siro Trotto Grand Opening” sarà infatti l’occasione per presentare e inaugurare ufficialmente la nuova pista del trotto, il restauro della tribuna secondaria che riapre al pubblico diventando la nuova Tribuna del Trotto e la GAMI, Galleria Archivio Multimediale dell’Ippodromo.
Alle ore 20.00 all’interno dell’area del Cavallo di Leonardo risuoneranno le note di un artista d’eccezione che intratterrà il pubblico con un’esclusiva e coinvolgente performance musicale live. Nel corso della serata, il pubblico avrà poi la possibilità di visitare in anteprima la GAMI, la nuova Galleria Archivio Multimediale dell’Ippodromo che ripercorre la storia di San Siro e dell’ippica italiana.
Alle ore 21.00, infine, il momento clou che accenderà le “Luci a San Siro” con l’inaugurazione della nuova pista del Trotto. Per il debutto del nuovo tracciato saranno in programma 5 corse (inizio ore 21.30) che accompagneranno il pubblico in una serata ricca di emozioni e grande ippica.
La serata, aperta al pubblico dalle 19.30, vuole anche celebrare un percorso di quasi 10 anni intrapreso da Snaitech con l’obiettivo di trasformare un impianto dedicato a una sola disciplina sportiva, il galoppo, in un’arena polifunzionale in grado di ospitare tutte le discipline sportive equestri come il trotto e i concorsi ad ostacoli e parallelamente offrire un ricco palinsesto di intrattenimento pensato per coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo attraverso concerti, eventi, mostre, iniziative culturali e progetti didattici per le scuole.
Al cinema (e non solo) in Fondazione Prada
Il programma del Cinema Godard di Fondazione Prada a Milano testimonia la diversità e la complessità del panorama cinematografico contemporaneo, offrendo un ricco calendario di proiezioni e incontri con protagonisti del cinema internazionale.
Concepito come “un laboratorio di nuove idee e uno spazio di formazione culturale”, il Cinema Godard dimostra “l’impegno della Fondazione nella diffusione dei linguaggi cinematografici e visivi e nell’esplorazione di forme di narrazione emergenti, attivando un luogo di conoscenza del mondo e della vita delle persone”, come afferma la Presidente e Direttrice Miuccia Prada.
La programmazione, curata da Paolo Moretti, segue diverse direzioni pensate come sezioni di un festival, esteso e in continua evoluzione. Il produttore discografico e compositore Giorgio Moroder, al quale è dedicata la selezione di #Soggettiva nel mese di giugno, tiene una masterclass sabato 29 giugno. Gli altri protagonisti degli incontri rivolti al pubblico e previsti in questo mese sono i registi Małgorzata Szumowska e Michał Englert (domenica 9 giugno), l’artista e regista sperimentale Yervant Gianikian (sabato 15 giugno) e la regista documentarista Kaouther Ben Hania (domenica 16 giugno). Dal 5 al 14 luglio le proiezioni proseguono con la nuova sezione #Flashback che dà agli spettatori la possibilità di vedere o rivedere alcuni dei titoli più apprezzati dal pubblico del Cinema Godard. Dopo la pausa estiva, la programmazione riprende venerdì 6 settembre.
Il programma di giugno e luglio 2024 del Cinema Godard
#Soggettiva indaga il lavoro del produttore discografico e compositore italiano Giorgio Moroder, vincitore di tre premi Oscar, quattro Golden Globe, un David di Donatello e quattro Grammy Award per le indimenticabili colonne sonore realizzate per film di culto come Top Gun (1987) di Tony Scott, Flashdance (1984) di Adrian Lyne e Fuga di Mezzanotte (1979) di Alan Parker. Sabato 29 giugno alle ore 18.30, Moroder è il protagonista di una masterclass a ingresso libero moderata da Manlio Gomarasca e Paolo Moretti. L’incontro è preceduto dalla proiezione di Giorgio Moroder presents Metropolis (1927-1984) che ripropone il capolavoro di Friz Lang nella versione restaurata del 1984 con la colonna sonora realizzata dallo stesso Moroder che include il brano Love Kills, scritto a quattro mani con Freddie Mercury.
#Anteprima rivela film inediti prima della loro uscita nelle sale italiane. Domenica 16 giugno è presentato Quattro figlie (Four Daughters) (2023) di Kaouther Ben Hania, vincitore del premio L’Œil d’or al Festival di Cannes nel 2023 e candidato per il miglior documentario ai Premi Oscar 2024. La proiezione del film, in uscita in Italia con I Wonder il 27 giugno, è accompagnata da una conversazione tra la regista e Paolo Moretti.
#Queerelle esplora il cinema queer contemporaneo in collaborazione con MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer di Milano. Domenica 9 giugno la regista Małgorzata Szumowska e il regista Michał Englert presentano in anteprima il loro ultimo film Woman of (2023), in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
#Studio esplora inedite contaminazioni tra cinema e arti visive. Sabato 15 giugno la proiezione del film Frente a Guernica (2023) degli artisti e registi sperimentali Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2023, è seguita da una conversazione tra Yervant Gianikian e Paolo Moretti.
#Selezione riunisce alcuni dei titoli più rilevanti dell’attuale stagione cinematografica come Anselm (2023) di Wim Wenders; Civil War (2024) di Alex Garland; Fremont (2023) di Babak Jalali; Gloria! (2024), opera prima di Margherita Vicario; La chimera (2023) di Alice Rohrwacher; Challengers (2024) di Luca Guadagnino e The Animal Kingdom (2023) di Thomas Cailley, presentato al Festival di Cannes nel 2023 e vincitore di numerosi riconoscimenti all’ultima edizione dei premi César.
#Classici riscopre i film che hanno segnato la storia del cinema e l’immaginario collettivo degli ultimi decenni come Buena Vista Social Club (1999) di Wim Wenders, candidato al premio Oscar per il miglior documentario nel 2000, Donnie Darko (2001) di Richard Kelly e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di Elio Petri, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero nel 1971.
Dal 5 al 14 luglio la nuova sezione #Flashback include alcuni dei film più interessanti dell’ultima stagione del Cinema Godard. La selezione include 2001 Odissea nello Spazio (1968) di Stanley Kubrick, Apocalypse Now Final Cut (1979 - 2019) di Francis Ford Coppola, Asteroid City (2023) di Wes Anderson, Blade Runner Final Cut (1982 - 2007) di Ridley Scott, Hiroshima mon amour (1959) di Alain Resnais, Hong Kong Express (1994) e In the Mood for Love (2001) di Wong Kar-Wai, Il cielo sopra Berlino (1987) e Perfect Days (2023) di Wim Wenders, L’Atalante (1934) di Jean Vigo, La zona di interesse (2023) di Jonathan Glazer, Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica, Povere Creature! (2023) di Yorgos Lanthimos, Quarto potere (1941) di Orson Welles, The Fire Within – A Requiem for Katia and Maurice Krafft (2022) di Werner Herzog e Vacanze Romane (1953) di William Wyler.
Visit Saudi & ITA Airways in Rinascente Milano Duomo
Da martedì 16 a lunedì 29 luglio, l’Arabia Saudita si racconta nel celebre store di Rinascente Milano in Piazza Duomo.
Visit Saudi, brand turistico saudita che promuove la destinazione nel mondo, ha dato vita insieme a ITA Airways a un progetto unico trasformando gli spazi in Rinascente in una grande rappresentazione dell’Arabia Saudita.
Le vetrine dello store racconteranno le tradizioni, la cultura, gli eventi e le principali località per immergersi nell'atmosfera unica e affascinante della destinazione medio orientale.
Non mancherà occasione per assaggiare il tipico caffè saudita e ballare la musica tradizionale insieme a danzatori locali durante un evento speciale, il 23 Luglio, alle 19:30, sotto il portico dello store.
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00
Indirizzo: Piazza del Duomo, Milano
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Cosa fare a Roma a Capodanno e durante le feste

Dove andare e cosa fare a Capodanno a Roma?
Arte, musica, mercatini e buon cibo: sono davvero per tutti i gusti gli appuntamenti in scena nella Capitale in questi ultimi giorni del 2025. Se avete in programma di passare le vacanze di Natale e Capodanno a Roma abbiamo cercato di fare il punto su quello che c'è da fare. Qui sotto i dettagli.
Cosa fare a Roma a Capodanno
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Musica
Anche quest’anno, Roma organizzerà il tradizionale concerto di Capodanno in piazza: l’appuntamento è al Circo Massimo il 31 dicembre, a partire dalle ore 21:00. Sul palco si esibiranno Alessandra Amoroso, Fabri Fibra e Tananai; nel corso della serata non mancherà, come di consueto, la musica di Dimensione Suono Roma, con il dj set di JJ Carrozzo che accompagnerà il pubblico del Circo Massimo fino allo speciale show di Don Cash, per continuare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno anche dopo la mezzanotte. Il concerto sarà completamente gratuito.
Christmas World a Villa Borghese
Fino all’11 gennaio, Christmas World farà risplendere Villa Borghese tra spettacolari installazioni luminose, allestimenti scenografici, performance dal vivo, gastronomia a tema e mercatini natalizi. I più piccoli apprezzeranno soprattutto il villaggio di Natale con Babbo Natale e i suoi elfi.
Tra i pezzi forti, le ricostruzioni delle città più iconiche per un percorso immersivo tra tradizioni e culture diverse: dall’Ice Rink di New York, dove pattinare sotto il Ponte di Brooklyn, al The Tree of Lights di Londra. Tra le novità assolute spiccano il vertiginoso Snow Twister nell’Ice Village e la coloratissima North Pole Raceway di Parigi.
Mercatino di Natale
Al Circo Massimo, il 21 dicembre ultimo giorno di Ficus al Massimo – Xmas Edition, dalle ore 10:30 alle 20:00. Un appuntamento ospitato all’interno di Garum, Biblioteca e Museo della Cucina – tra capitelli e sale monumentali – a due passi dal centro storico: oltre 2.000 le idee regalo, tra creazioni artigianali, pezzi unici e produzioni indipendenti realizzati da artisti, designer e creativi.
Moda e sartoria, candele, illustrazioni, ceramiche, quadri, complementi d’arredo, gioielli, cachemire, cappelli, lampade particolari, oggetti in legno, borse, zaini, agende, creazioni floreali, vintage, vinili, libri antichi e una selezione enogastronomica: tante le ispirazioni per i regali “last minute”.
Durante la visita sarà inoltre possibile ammirare la più importante, eclettica e rara collezione privata di arti e letterature culinarie esistente al mondo, aperta gratuitamente al pubblico.
Indirizzo: via dei Cerchi 87
Arte
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma è riaperto al pubblico con una proposta espositiva interamente dedicata alla Capitale, sotto la direzione artistica di Cristiana Perrella. La programmazione, fino ad aprile 2026, intreccia arte visiva, musica, cinema, urbanistica e performance per restituire l’immagine di una città intesa come laboratorio aperto e in continuo divenire. Cuore della stagione è UNAROMA, grande mostra collettiva visitabile fino al 6 aprile, che attraverso le opere di oltre settanta artiste e artisti di generazioni e linguaggi diversi racconta una Roma ibrida, intergenerazionale e in costante fermento. Accanto a questa, One Day You’ll Understand. 25 anni da Dissonanze ripercorre, attraverso materiali d’archivio visivi e sonori, l’esperienza pionieristica del festival che tra il 2000 e il 2010 ha reso Roma un punto di riferimento internazionale per la musica elettronica e la cultura digitale. Completano la stagione il nuovo video di Jonathas de Andrade, Sorelle senza nome, un intenso racconto tra memoria, politica e spiritualità, e la mostra Abitare le rovine del presente, che riflette sulle forme contemporanee dell’abitare e sulle politiche di social housing. In occasione della riapertura inaugura anche il cinema del MACRO, una nuova sala nel cuore del museo che propone una programmazione dedicata alla scena cinematografica romana.
Indirizzo: via Nizza 138
Menu delle feste: cenoni di Capodanno e brunch
Nell’anno del suo centenario, l’Hotel Locarno – iconico cinque stelle della Capitale in stile Art Déco, insignito quest’anno della prestigiosa Chiave Michelin – celebra le Festività con una raffinata proposta gastronomica firmata dallo chef Domenico Smargiassi, accompagnata dai cocktail del bartender Nicholas Pinna. Per la Vigilia di Natale è previsto un menu degustazione di pesce tra pan brioche con caviale, antipasti classici come le alici ‘mbuttunate e l’insalata tiepida di mare, uno spaghetto vongole e bottarga, il polpo in umido e la pastiera napoletana come chiusura. Il Pranzo di Natale si arricchisce invece di piatti fuori menu che spaziano dal carciofo alla romana alle tagliatelle ai porcini con tartufo fino alle costolette di agnello alle erbe. Per San Silvestro la cena si sviluppa liberamente sulla carta serale, affiancata da specialità dedicate al Capodanno, dai crudi di pesce ai tagliolini al tartufo, mentre per il Pranzo del 1° gennaio torna il comfort food delle feste con i cappelletti in brodo, piatto simbolo della memoria familiare dello chef.
Accanto alle proposte festive, continua anche il nuovo Bloody Brunch del weekend (ogni sabato e domenica dalle 12:30 alle 16:30), ispirato all’immaginario di Pulp Fiction, con un menu che alterna grandi classici internazionali (dalle uova in diverse varianti al kebab di agnello) ai piatti della tradizione italiana (come la Amatriciana e il Filetto di baccalà in pastella) e un’ampia selezione di Bloody Mary in sei interpretazioni, dal più classico alle versioni speziate. Ma vera protagonista - e qui Tarantino docet - è appunto la sezione ‘Big Kahuna Corner' con tre varianti di burger - manzo, cipolla e coriandolo (Durwood Kirby Burger), manzo, cheddar e ananas grigliato (Big Kahuna Burger) e manzo, doppio cheddar e composta di cipolla (Bloody Burger) - da gustare davanti al camino scoppiettante.
Indirizzo: via della Penna 22
A pochi passi da piazza di Spagna, l’Hotel d’Inghilterra – Starhotels Collezione, storico cinque stelle fresco di restyling, celebra le Feste con una serie di iniziative a tema: dal Tea Time al Cafè Romano (tutti i giorni dalle 16:00 alle 18:00, fino al 16 gennaio), con un ricco carrello di dolci artigianali, lievitati della tradizione, torte fatte in casa e biscotti, accompagnati da cioccolata calda e pregiate miscele di tè, all’aperitivo al Cafè Romano Lounge Bar, con drink list natalizia (non mancano le proposte alcol free, come il Neve Fiorita con Tanqueray 0.0, Tè verde al gelsomino, cordial lime, essenza di arancia, Stillabunt Magic Velvet, soda). E dopo la cena della Vigilia e il pranzo di Natale, il culmine sarà il Cenone di Capodanno, a base di pesce ma senza dimenticare il rito beneaugurante di lenticchie e cotechino alla mezzanotte. A rendere unica la serata, il brindisi sulla nuova Terrazza Romana: un magnifico rooftop panoramico con vista sui tetti della città eterna.
Indirizzo: via Bocca di Leone 14
Per le Feste, The Hoxton Rome si anima con una serie di appuntamenti pensati per chi ama un’atmosfera internazionale e conviviale. Il 25 dicembre torna Lost in Hox – Xmas Edition, il tradizionale party di Natale post-pranzo che, a partire dalle 23:00, trasforma l’iconico Appartamento in un punto di ritrovo tra musica e drink, grazie alla collaborazione con la crew di Lost In Events. Il 31 dicembre, invece, l’hotel festeggia l’arrivo del nuovo anno con una serata speciale che unisce cucina d’autore e intrattenimento. Al ristorante Elio va in scena un set menu esclusivo firmato dallo chef Manuel Mistrangelo, un percorso gastronomico che inizia dai crudi di mare per concludersi con l’immancabile accoppiata lenticchie-cotechino. La notte prosegue con una lunga festa insieme alla crew di Vertigine, tra dj set, musica dal vivo e un brindisi di mezzanotte con Champagne Pommery.
Indirizzo: largo Benedetto Marcello 220
Il primo Natale di art’otel Rome Piazza Sallustio porta la firma dell’artista Pietro Ruffo: una collaborazione a tema intitolata Christmas’ Constellations 2025, dove a prendere forma sono i segni zodiacali. Anche da YEZI, il ristorante e bar ispirato alle tea house asiatiche, il viaggio sensoriale è guidato dalle stelle: proprio qui il 31 dicembre va in scena la New Year’s Eve Celestial Night con una proposta gastronomica che include ostriche, capesante e aragosta, accompagnata da dj set, musica dal vivo, performance artistiche, un angolo dedicato alla lettura dei tarocchi e numerose sorprese pensate per accogliere il nuovo anno in un’atmosfera magica. Senza dimenticare che per tutto il periodo festivo continuano anche i Yum Cha Celestial Brunch, in programma ogni domenica e in date speciali come il 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio.
Indirizzo: piazza Sallustio 18
Per la notte di Capodanno, il Moon Asian Bar - rooftop dell’Hotel Valadier con vista meravigliosa sui tetti di Roma - propone una cena speciale ispirata alla cucina giapponese contemporanea. Il menu degustazione, ideato dall’asian head chef Raoul Fabiani e dall’executive chef Aldo Baglioni, si sviluppa in nove portate e include piatti come il crispy rice con astice, nigiri di ventresca marinata con caviale, uramaki con suzuki e tartufo, gunkan con uni e ikura, sashimi misto, noodles con granchio in stile Singapore, una selezione di tempura e un black cod al miso con caviale, per concludere con un dessert a base di litchi, pistacchio e zenzero. Il tutto accompagnato da cocktail dal twist asiatico e da una selezione di sakè e distillati.
Indirizzo: via della Fontanella 15
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Un "Corpo Libero" dall'obesità: un documentario racconta (senza retorica) la malattia

Iris ha una compagna invadente, da sempre con lei, in ogni fase della sua vita, fin dall’adolescenza: è l’obesità, una prigione da cui riesce ad evadere nel momento in cui impara a volersi bene, a cercare una strada per riprendere in mano la propria vita.
Marco, dopo una carriera sportiva agonistica, comincia a prendere peso, finché non capisce che quel corpo gli impedisce di vivere la vita che vuole e non trova il coraggio di chiedere aiuto e di prendersi cura della sua salute fisica e mentale.
Maria inizia a prendere peso dopo le gravidanze e non riesce più a perderlo; dopo molte diete e molti fallimenti, si rivolge ad uno specialista, iniziando un percorso di rinascita fatto di sforzi e sacrifici, che la porta nuovamente a stare bene con il suo corpo in salute.
Roberto si rifugia nel cibo quando i suoi genitori si separano: un evento che segna la sua adolescenza portandolo all’isolamento e alla solitudine. Ma quando nasce sua nipote qualcosa scatta dentro di lui, vuole ricominciare a vivere, e ci riesce, grazie a un supporto nutrizionale e psicologico.
Oltre lo stigma e i luoghi comuni
Quattro storie diverse, quattro persone ciascuna con il proprio vissuto personale, unico e speciale. Tutte accomunate da una stessa patologia: l’obesità. Una vera e propria malattia cronica, complessa e multifattoriale, affrontata e raccontata con una semantica nuova, oltre lo stigma della grassofobia, attraverso il documentario “Corpo libero”, scritto e diretto da Donatella Romani e Roberto Amato, prodotto da Telomero Produzioni con il patrocinio dell’Associazione pazienti Amici Obesi e realizzato con il contributo non condizionante di Lilly.
Il film vuole superare i luoghi comuni associati a questa malattia e incoraggiare le persone che ne soffrono a intraprendere un percorso di cura.
«Volevamo trovare un equilibrio nella narrativa sull’obesità», dicono Donatella Romani è Roberto Amato. «Da un lato c’è una società intrisa di grassofobia che giudica e stigmatizza i corpi non conformi agli standard di bellezza, generando una profonda solitudine e frustrazione in chi non riesce a perdere peso, dall’altra c’è il rischio che la pur giusta accettazione di sé, lega ta al “body positivity”, faccia dimenticare che il peso in eccesso non è una mera questione estetica, ma un problema di salute che può avere gravi conseguenze nel tempo. L’obesità come ogni patologia va diagnosticata e curata e oggi la ricerca scientifica per la prima volta mette a disposizione terapie che possono ridurre i fattori di rischio e le patologie legate all’obesità».
Le voci degli esperti
Alle voci di Iris, Marco, Maria e Roberto si affiancano quelle della professoressa Anna Maria Colao e del dottor Edoardo Mocini. I due specialisti illustrano i meccanismi biologici alla base dell'obesità e spiegano le nuove possibilità terapeutiche che possono aiutare le persone alle prese con questa malattia cronica a ritrovare la propria salute.
Togliersi un peso e vivere felici
“Corpo libero” è un racconto corale, appassionato, vero, intimo e sincero. E insieme, ispirazionale: passo dopo passo i quattro protagonisti e i due clinici dimostrano che con il giusto approccio e grazie a un supporto nutrizionale e psicologico è possibile guarire dall’obesità e quindi ritrovare la propria salute, la libertà di vivere appieno e con gioia. «Speriamo che il docufilm possa aiutare chi in questo momento non ha la forza di reagire», dicono i protagonisti. «Speriamo soprattutto che la società possa diventare più inclusiva e accogliente con chi ha problemi di peso».
Il primo ottobre l’Italia ha varato, primo Paese al mondo, una legge che definisce l’obesità una patologia cronica, una condizione che riguarda, solo nel nostro Paese, oltre 6 milioni di persone.
La voce narrante è quella di Stefania Rocca, attrice icona del cinema italiano, che accompagna lo storytelling con riflessioni intime e potenti. «Non tutti nascono farfalle e i bruchi non sono consapevoli che un giorno diventeranno farfalle e soprattutto i cambiamenti sono faticosi, richiedono tempo e fanno un po’ paura», dice Rocca, che nel film guida lo spettatore a riflettere sui corpi imprigionati dall’obesità.
Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma (guarda il video story alla Festa del Cinema su YouTube), il documentario “Corpo libero” è andato in onda su LA7 ed è ora disponibile su Rivedi LA7 e su Amazon Prime Video.
"Corpo Libero", il trailer
Dall'alto, sotto la foto di copertina, alcuni volti del docufilm "Corpo Libero" (su Prime Video): Iris Sani, Presidente della Onlus AMICI OBESI, che ha patrocinato l'opera; Marco; Maria; Roberto.
Nella foto di gruppo, il cast e la produzione del docufilm Corpo Libero sul tappeto rosso della festa del cinema di Roma. Sotto, l'attrice Stefania Rocca, voce narrante nel lungometraggio.
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Come scegliere l'agenda quest'anno ce lo spiega la psicologia

Tutti gli oggetti che possediamo parlano delle nostre caratteristiche, dei nostri bisogni e del modo in cui funzioniamo. Ma c'è un oggetto che parla (o dovrebbe parlare) di noi in modo particolare: l'agenda.
L’agenda è il prolungamento del nostro cervello e della nostra memoria, non potremmo farne a meno e proprio per questo è lo specchio della nostra personalità.
Guardandola capiamo chi siamo e, se viene scelta secondo le nostre caratteristiche, possiamo semplificarci nettamente la vita.
Ogni personalità ha la sua agenda ideale, ecco come sceglierla.
Come scegliere l'agenda in base alla propria personalità
(Continua sotto la foto)
Agenda digitale o cartacea?
L’agenda digitale è per chi ha bisogno di tenere tutto organizzato e sotto controllo.
È sempre disponibile, non bisogna portarsela in giro con il rischio di dimenticarla, si può modificare in tempo reale perché basterà avere lo smartphone.
È l'ideale per chi gestisce tanti impegni familiari e lavorativi, se è frequente avere imprevisti o cambi di programma, si ha bisogno di notifiche per ricordarsi cosa fare e soprattutto se si vuole poter condividere in tempo reale i propri impegni con altre persone - a lavoro o in famiglia.
L’agenda cartacea invece è l'ideale per chi considera la considera anche uno spazio di pensiero o di riflessione, se si ha la necessità di mettere nero su bianco i propri pensieri e si prova piacere nello spuntare le liste di cose da fare - fatte.
Sceglietela anche se amate esprimervi grazie alla scrittura, o se siete nostalgici e amate l’idea di poterla riguardare tra qualche tempo.
Quella in foto qui sopra è l'agenda non datata classic di Moleskine.
Niente vieta di averle entrambe - cartacea e digitale - scelta ideale per quelle personalità che hanno bisogno di essere super organizzate ma che vogliono anche pause dal digital per idee e riflessioni.
L'alternativa, per chi ha bisogno di segnarsi gli impegni anche mentre è in giro ma preferisce l'agenda cartacea, è l'agenda in formato mignon come la The Mini Notebook Charm disponibile anche in nero e rosa della BLACKPINK collection: è mini, ma ha lo spazio per tutto (in foto qui sopra).
L’agenda super organizzata o creativa
Ci sono agende scritte in modo iper organizzato in cui non si ammette cambiamento e che, se ci fosse un imprevisto, manderebbe a monte una pagina interna.
Altre invece colorate, giocose, creative che raccontano di spiriti liberi che non hanno voglia di essere incasellati - in questo caso potreste pensare a "disegnarla" voi partendo da un taccuino bullet (in foto qui sopra).
L’agenda super organizzata, con il dettaglio orario giornaliero e magari anche la visione d’insieme settimanale, è l'ideale per chi ama la precisione.
Se vi piace la suddivisione netta e visibile, magari utilizzate colori per distinguere per categorie, potrebbero esservi utili le checklist e obiettivi settimanali o mensili.
Siete persone affidabili, razionali, pragmatiche e date molta sicurezza a chi vi sta intorno.
Attenzione solo alla rigidità: siete talmente a posto giusto che potete concedervi anche di lasciarvi andare.
L’agenda creativa invece fa per chi ha bisogno di scrivere, disegnare, appuntare idee o sensazioni, magari foto o sticker.
Siete sensibili e divertenti, non avete paura di perdervi qualcosa perché semplicemente non succederebbe niente.
Se diventa troppo però potreste intaccare anche gli appuntamenti più importante. Occhi aperti!
L’agenda motivazionale o quella seria e professionale
L’agenda motivazionale è per chi ha bisogno di essere spronato, rinforzato e sostenuto nelle sue sfide quotidiane.
Il tempo sarà gestito ma anche utilizzato per una vera e propria evoluzione personale in cui si potranno segnare i successi e gli obiettivi raggiunti.
Se scegliete questa agenda avete sicuramente un’ottima propensione al miglioramento e dovreste provare le agende Life planner (in foto qui sopra) che consentono di mettere nero su bianco i propri progressi.
L’agenda seria e professionale è per i più composti ed eleganti. Nessun bisogno di cose in più, vince la semplicità e il bisogno di ordine.
Non siete da giri di parole, preferite essere pragmatici e andare dritti al punto della questione e dei vostri piani.
Amate le liste da spuntare, la costanza e la pianificazione rigorosa. Anche se niente vi vieta di scegliere un'agenda classicissima dentro ma spaziale fuori (come quella NASA-inspired di Moleskine).
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A Natale sono tutti più tristi? La psicologa spiega perché
Per molti il Natale è sinonimo di calore, famiglia, magia. Per altri – spesso silenziosamente – è un periodo emotivamente più faticoso del resto dell’anno. A dicembre, infatti, si attiva un copione sociale potentissimo: dovresti essere felice adesso; e quando non lo sei, la tristezza pesa il doppio.
È quello che la dott.ssa Angela Persico, psicologa di Doctolib.it - piattaforma digitale che consente di prenotare visite e gestire la propria salute in modo semplice e gratuito - definisce “pressione della felicità”.
“La fatica psicologica del Natale spesso non è nella tristezza in sé, ma nel peso schiacciante del giudizio che le riversiamo addosso. Siamo immersi in una narrazione di felicità obbligatoria che trasforma emozioni normali in fonte di grande disagio”.
Il “divario emotivo” che fa male
Alla base c’è un meccanismo preciso: lo scarto tra come ci sentiamo e come “dovremmo” sentirci.
“Il dolore scaturisce dalla frattura tra il nostro mondo interno, autentico, e il copione di felicità obbligatoria che la società ci consegna a dicembre”, spiega Persico.
In psicologia si parla di “emotional mismatch”, il “divario emotivo”: quando l’esperienza reale (stanchezza, malinconia, stress) collide con l’imperativo esterno (gioia, armonia, gratitudine), si attiva un “giudice interiore” ipercritico che rifiuta un'emozione legittima come la tristezza, perché percepita "fuori luogo" (a causa della vergogna di provarla in maniera dissonante al contesto).
Il paradosso è che la sofferenza aumenta proprio perché proviamo a combatterla. “Cerchiamo di fuggire da stati interni legittimi perché li consideriamo ‘inaccettabili’ in quel contesto. Più combattiamo un’emozione, più le diamo potere”, sottolinea la psicologa.
Social e “Natale editato”: quando il confronto diventa tossico
A rendere più difficile il periodo, oggi, c’è un amplificatore enorme: i social.
“A dicembre ci mostrano un Natale ‘editato’, dove ogni momento è un highlight, ogni relazione è armoniosa, ogni tavola impeccabile. Così confrontiamo il nostro dietro le quinte con il palcoscenico altrui”, dice Persico. Il risultato è un confronto sociale “truccato” che alimenta inadeguatezza e una vera e propria “FOMO natalizia”: la sensazione che “tutti stiano vivendo il Natale perfetto tranne me”.
Spot e film: lo “script” che promette un lieto fine garantito
Anche la narrazione cinematografica tradizionale contribuisce a costruire un modello irraggiungibile. “Spot e film ci propongono un Natale da fiction: una trama semplice con un lieto fine garantito dalla magia. Promettono che i conflitti taceranno, le assenze saranno colmate e la felicità sarà uniforme”, spiega Persico. Quando la realtà non coincide con quello script, non arriva solo delusione, ma il rischio di svalutare la propria storia: “Ci sentiamo in difetto per non corrispondere a una finzione”.
Perché dicembre riapre ferite: il Natale come “faro emotivo”
C’è poi un altro motivo per cui le feste “riattivano” ciò che sembrava sopito. “Le feste sono marcatori temporali potenti: il Natale è un faro emotivo che illumina il divario tra ‘cosa era’ e ‘cosa è’”, dice Persico. Odori, luci, musiche e rituali diventano trigger che riportano alla mente ricordi e stati emotivi, rendendo più presente ciò che manca: lutti, separazioni, cambiamenti. Si tratta di una reazione legata al significato profondo di ciò che abbiamo vissuto.
I nuovi volti della solitudine (spesso invisibili)
Quando si parla di solitudine natalizia, si pensa subito agli anziani. Ma oggi i “volti” della fragilità sono ancora di più e spesso invisibili: “È una solitudine di transizione o di ruolo: persone perfettamente inserite nella vita sociale che a Natale si sentono psicologicamente fuori posto perché la loro verità non ha spazio nello script della festa”.
Tra chi può soffrire di più, la psicologa indica giovani fuori sede o expat, sospesi tra autonomia e bisogno di radici; genitori separati, che vivono la frammentazione dei tempi con i figli contro il mito della “famiglia unita”; chi vive un lutto, una malattia o un cambiamento importante, per cui le feste diventano un attivatore; chi affronta difficoltà economiche, amplificate dall’obbligo implicito di regali e cene; chi vive infertilità o lutti perinatali, il cui dolore è spesso reso invisibile “per non rovinare la festa”.
Tutti possono sentirsi soli, anche in mezzo agli altri
La solitudine più dolorosa non coincide con l’assenza di persone, ma con l’assenza di risonanza emotiva. “Ci si sente soli quando si è presenti con il corpo, ma il sé autentico deve rimanere nascosto. È la solitudine della performance obbligatoria: sei guardato, ma non visto”, spiega Persico. E nelle riunioni familiari si riattivano copioni antichi: ruoli infantili, aspettative, paragoni e “domande scomode” che diventano richieste di conformità.
Domande scomode: come rispondere senza farsi travolgere
“Quelle domande spesso non cercano risposte, ma riaffermano gerarchie e aspettative. La strategia non è trovare la risposta perfetta, ma proteggere il proprio spazio emotivo”, dice la psicologa. La chiave è disinnescare e reindirizzare: rispondere con eleganza, senza entrare in un campo minato.
Un “kit di primo soccorso emotivo” per un Natale più sostenibile
La buona notizia è che non serve “farsi andare bene tutto”, né inseguire il Natale perfetto. “Il vero benessere non si costruisce aggiungendo obblighi: si costruisce con discernimento, sottraendo il superfluo per fare spazio all’essenziale”.
Tra i consigli pratici dati dalla dottoressa Persico:
Micro-ancoraggi sensoriali: un minuto sui cinque sensi o sul respiro per interrompere la spirale del rimuginio.
Auto-compassione: sostituire il “non dovrei sentirmi così” con una voce interna più gentile e realistica.
Confini: imparare a dire “no” con assertività gentile; un “no” alla pressione può essere un “sì” al proprio benessere.
Social più consapevoli: ridurre lo “scroll automatico” e ricordarsi che si stanno guardando momenti scelti, non la vita reale.
Nuovi rituali: creare un Natale “su misura”, senza colpa.
Persico propone anche un modello semplice, i “tre permessi”: il permesso di scegliere (ridurre e selezionare ciò che conta davvero), di creare (inventare rituali nuovi che rispecchino chi siamo oggi) e di riposare (pianificare il recupero, non arrivarci per sfinimento).
“La via d’uscita non è lottare per sentirsi diversi, ma riconoscere ciò che si prova con gentilezza e ridurre la pressione di aderire a copioni emotivi che non ci appartengono”, conclude la psicologa. “Un Natale sostenibile è un Natale intenzionale: non significa fare di meno, ma fare con più autenticità”.
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