Ecco il superfood per scansare il raffreddore, restare giovani e sgonfiare la pancia

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Oltre a essere più digeribile, lo yogurt di capra è un ottimo alimento per mantenersi in forma e in salute. Ecco perché

Lo yogurt di capra è sempre più presente a tavola grazie ai suoi innumerevoli benefici per la salute.

Meno diffuso di quello a base di latte vaccino, spicca però per la ricchezza di macro e di micronutrienti.

Oltre a essere un’ottima fonte di proteine complete e di qualità, lo yogurt di capra si distingue per la ricchezza di minerali tra i quali il selenio che partecipa alla sintesi degli ormoni tiroidei coinvolti insieme alle vitamine del complesso B nel corretto funzionamento del metabolismo.

È inoltre più digeribile di quello vaccino per via dell’alto contenuto di acidi grassi a catena corta e media e una quota di lattosio inferiore. Ma i vantaggi non finiscono qui.

Gli esperti di Girau, marchio di Arborea che dal 1958 raccoglie un latte d’eccellenza da allevamenti selezionati, ci hanno raccontato benefici e virtù di latte e yogurt di capra.

Ecco tutti i benefici dello yogurt di capra

(Continua dopo la foto)

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Lo yogurt di capra fa bene ai muscoli

Rispetto allo yogurt a base di latte vaccino, lo yogurt di capra assicura livelli più elevati di alcuni aminoacidi, i mattoni che formano le proteine, preziose per mantenere in salute i muscoli e per prevenire con l’età la sarcopenia, la perdita della massa magra dovuta all’invecchiamento.

Fortifica le ossa

Il consumo di yogurt di capra contribuisce al fabbisogno di calcio indispensabile per la salute delle ossa e delle articolazioni.

Fornisce inoltre una serie di nutrienti che ne facilitano l’assorbimento tra cui zinco, fosforo e magnesio.

È un'alternativa naturale agli integratori

Il latte caprino, così come i derivati, è in grado di migliorare l’assorbimento di ferro e rame nel tratto digestivo ed è indicato per chi soffre di anemia e altre carenze nutrizionali, e contribuisce quindi a evitare di ricorrere a integratori.

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Difende da influenza & Co.

Un’altra caratteristica dello yogurt di capra è la ricchezza di oligosaccaridi, che hanno un’azione protettiva nei confronti della flora intestinale contro gli agenti patogeni.

Inoltre offre una  biodisponibilità maggiore di minerali e vitamina A, preziosi per la salute delle difese dell’organismo.

Lo yogurt di capra migliora l’umore

Lo yogurt di capra è un’ottima fonte di triptofano, il precursore della serotonina, l’ormone del buonumore.

Apporta poi selenio e zinco, due minerali che oltre ad avere un’azione antiossidante, contribuiscono all’equilibrio emotivo.

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Mantiene giovane la pelle

Lo yogurt di capra fornisce un buon contenuto di acidi grassi essenziali, alleati della salute della pelle. Questi grassi favoriscono la corretta circolazione sanguigna e allo stesso tempo nutrono in profondità la cute, difendendola dalle aggressioni esterne come lo smog.

Inoltre, grazie all’apporto di vitamina A dall’azione antiossidante, contribuisce a contrastare lo stress ossidativo.

Fornisce poi un elevato contenuto di cisteina, un aminoacido necessario per la sintesi di glutatione, uno dei più potenti antiaging che contrasta l’azione dannosa dei radicali liberi.

E la pancia piatta

Tra i nutrienti contenuti negli alimenti caprini alcuni promuovono un buon funzionamento del sistema nervoso, mentre la particolare struttura dei grassi, che ne facilita la digestione, va a vantaggio dello stomaco e dell’intestino.

Non solo: gli oligosaccaridi prebiotici conferiscono regolarità, perché tutelano la flora batterica intestinale.

Il contenuto enzimatico di latte e latticini di capra ha poi caratteristiche antinfiammatorie e lenitive.

Il loro consumo, dunque, è particolarmente adatto in caso di infiammazioni intestinali e per ridurre il gonfiore addominale.

** 5 cibi da portare in tavola per ridurre il gonfiore **

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95