Vitamina F: cos'è, a cosa serve e dove si trova


La vitamina F è meno conosciuta rispetto ad altre vitamine, ma gioca un ruolo essenziale per il corretto funzionamento dell'organismo. È infatti un insieme di acidi grassi essenziali, che insieme a proteine e carboidrati, sono macronutrienti fondamentali per la salute e il benessere psicofisico.
Influenzano in modo positivo un po’ tutto: la pressione arteriosa, il sistema immunitario, la salute del cervello, quella del cuore. Ma anche le malattie infiammatorie, quelle metaboliche e addirittura l’umore e l’obesità. Per questo è essenziale introdurli nella dieta in modo bilanciato, alternando innanzitutto le diverse fonti.
Cos'è la vitamina F, a cosa serve e quali alimenti la contengono
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Che cos'è la vitamina F
L’espressione vitamina F è utilizzata per descrivere due acidi grassi essenziali: l'acido linoleico (omega-6) e l'acido alfa-linolenico (omega-3).
Si tratta di nutrienti essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare e quindi deve introdurre attraverso la dieta.
Per questo è meglio assicurarsela in ogni pasto della giornata, spuntini compresi. In questo modo si contribuisce al fabbisogno giornaliero di grassi, che in un'alimentazione sana e bilanciata secondo le indicazioni delle Linee Guida dovrebbe rappresentare il 30 per cento dell'energia quotidiana.
A cosa serve
La vitamina F è coinvolta in molteplici processi e funzioni dell'organismo. Innanzitutto, favorisce l'assorbimento delle vitamine liposolubili come la vitamina A, benefica per la pelle, la vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa, e la vitamina E, che contribuisce alla circolazione e a contrastare l'invecchiamento. Contribuisce poi al controllo del peso, riducendo l'assimilazione degli zuccheri e favorendo la sensazione di sazietà.
Sul fronte cardiovascolare, la vitamina F ha un'importante azione antinfiammatoria e aiuta a regolare i livelli di colesterolo, migliorando la salute del cuore. Inoltre, svolge un ruolo cruciale per il cervello, sostenendo la funzione cognitiva e la produzione di serotonina, nota come "ormone del benessere".

Dove si trova
La vitamina F può essere assunta attraverso una serie di alimenti. Tra i cibi che ne sono più ricchi c’è il pesce, in particolare quello azzurro come le sardine, le alici, le aringhe e gli sgombri. Anche il salmone ne apporta in buone quantità così come la trota e il merluzzo.
Ci si può assicurare la vitamina F anche consumando alimenti come i semi, specialmente di Chia e di lino . Altre fonti ne sono l’avocado, l’olio per esempio quello d’oliva e noci, che racchiudono nei loro gherigli oltre all’acido linoleico (LA) anche alfa-linolenico (ALA). E ancora mandorle, pinoli e anacardi.
Un altro modo per arricchire la dieta quotidiana di vitamina F è aggiungere a primi, risotti e zuppe le alghe, in particolare la Nori o la Kombu, che ne sono particolarmente generose e mangiare più spesso varietà di verdura come la salicornia, gli spinaci, il kale oppure la portulaca, che ne sono ottime fonti.
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