I superfood che dovreste davvero iniziare a consumare quest'anno

Dallo zenzero ai semi di lino passando per polline e tarassaco: 10 superfood di cui dovreste conoscere le proprietà per un 2018 all'insegna della salute
Anche per i superfood, così come succede per tutto il resto, ci sono delle tendenze che nascono, cambiano e a volte spariscono.
Dalle bacche di goji all'avocado abbiamo visto cambiare i protagonisti di ricette gourmet e merende healty, sull'onda sì delle mode del momento, ma anche delle proprietà di determinati alimenti che diventano note al grande pubblico, che quindi li elegge a grandi protagonisti della tavola.
Volete sapere quali saranno i superfood del 2018?
Eccoli ognuno con proprietà e benefici.
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Zenzero contro la nausea
Negli ultimi anni è diventato di uso comune, per tisane, cocktail e pietanze dal gusto orientale, ma non solo.
Lo zenzero si trova in commercio in ogni forma, fresco, in polvere e come olio essenziale e sono tutte consigliabili.
È un antinfiammatorio naturale con grandi proprietà digestive, che lo rendono un ottimo alleato di cuore, stomaco e intestino.
È efficace contro la nausea, non solo quella da troppo cibo, ma anche quella derivante da disturbi come il mal d'auto, il mal di mare e le vertigini, oltre a quella da gravidanza.
Lo zenzero fresco si può utilizzare tagliandolo a fette per insaporire bevande e infusi o grattugiato sopra gli alimenti.
Curcuma per rallentare l'invecchiamento
La curcuma è una pianta da cui si ottiene una preziosa spezia ricca di innumerevoli proprietà e benefici.
Grazie al suo principio attivo, la curcumina, è un ottimo antiossidante, in grado di ridurre i radicali liberi e quindi di rallentare l’invecchiamento cellulare.
Inoltre viene considerata uno stimolatore del sistema immunitario, che con la sua assunzione risulta rinforzato e in grado di combattere anche dolori articolari e influenzali.
Aiuta anche nella digestione migliorando la produzione della bile e il flusso nell’intestino.
Tarassaco per depurarsi
Di questa pianta, che assume la forma del soffione o del classico dente di leone, si possono utilizzare diverse parti.
Come Masterchef insegna, anche i fiori possono finire sul piatto e questo è uno di quelli che oltre ad abbellire fa anche bene.
Il tarassaco è noto soprattutto per le sue proprietà depurative, diuretiche e lassative.
Si possono usare le radici, per i decotti, ma anche il fiore e le foglie (che sono ottime nelle frittelle).
Attenzione solo alla linfa lattiginosa dei fusti, che può creare qualche problema di indigestione.
Aloe Vera, un elisir di salute
Se avete sempre usato l'aloe solo sotto forma di gel e prodotti di bellezza o erboristici per uso esterno, ricredetevi.
Questa pianta è sempre più utilizzata anche come alimento, grazie al suo succo.
Uno dei principi attivi più interessanti è senza dubbio l’Acemannano, un mucopolisaccaride naturale che ha dimostrato effetti protettivi della mucosa gastrica e intestinale.
L'aloe esercita anche azione antibatterica, antivirale, antiossidante e disintossicante.
Arginina, che stimola il sistema immunitario
L'arginina è un aminoacido essenziale nei primi anni di vita.
Il nostro corpo è in grado di sintetizzarlo a partire da altre sostanze grazie al lavoro di fegato e reni, ma si può sempre integrare grazie ad alcuni alimenti.
Quelli che ne contengono di più sono: la soia, la frutta secca, i legumi e le proteine di origine animale.
L'arginina è utile perché facilita la sintesi di altri aminoacidi e sostanze utili alle cellule, partecipa alla sintesi proteica e del glucosio, stimola il sistema immunitario e ha potere antiossidante.
Bergamotto per fare il pieno di vitamine
Il bergamotto è un agrume utilizzato perlopiù in cosmetica e sotto forma di olio essenziale, ma esattamente come limoni, arance e pompelmi se ne può fare ampio uso anche in cucina.
Contiene vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B ed è una fonte importante di flavonoidi e polifenoli.
Tutto questo lo rende un ottimo antiossidante, ma anche un alleato dell'apparato cardiovascolare e circolatorio.
Ha inoltre proprietà energizzanti e tonificanti.
Il suo succo è spesso usato per marmellate e confetture, ma è perfetto anche per centrifugati (magari abbinato a qualcosa di più dolce) e pietanze agrodolci.
Olio di cocco per stimolare il metabolismo
L'uso alimentare dell'olio di cocco è particolarmente diffuso negli Stati Uniti.
Le star ne fanno ampio utilizzo al posto dell'olio d'oliva, per condire o cucinare. Questo perché è considerata una variante saporita e dietetica.
La sua particolare composizione, conferisce all’olio di cocco proprietà importanti, che vanno dallo stimolare il metabolismo fino al combattere virus e batteri.
Inoltre può essere un’importante alleato nella cura del corpo avendo proprietà idratanti e di protezione.
Riso rosso per intestino e colesterolo
Il riso rosso è una varietà di riso orientale che viene coltivata anche nella Pianura Padana.
Rispetto a quello raffinato mantiene un maggior contenuto di fibre e di sali minerali.
Questo lo rende è una fonte di antiossidanti e viene consigliato, quindi, soprattutto per favorire il funzionamento corretto dell’intestino e per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
Semi di lino, contro cistite e stipsi
Molto utilizzati nella cosmesi per la cura dei capelli, sono in realtà utilissimi anche contro cistite e stipsi.
Questo per via dell'alto contenuto di minerali e grassi polinsaturi, capostipiti degli Omega 3 che conferisce ai semi di lino proprietà emollienti e protettive.
Svolgono un’azione lenitiva e rinfrescante della flora intestinale e possono essere utilizzati anche per tempi prolungati senza effetti indesiderati o dipendenze funzionali.
Gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 sono inoltre un prezioso contributo per la salute dell'intero organismo e un valido aiuto per il corretto funzionamento del sistema immunitario. In cucina, come la maggior parte dei semi oleosi, i semi di lino sono perfetti per arricchire insalate e muesli.
Polline, rafforza l'intero organismo
Pochi sanno che l'alimento prediletto delle api è commestibile anche per gli umani ed è ricco di proprietà benefiche.
Il suo utilizzo in genere è limitato alla pappa reale, ma non è l'unico.
Il polline rafforza e nutre l'intero organismo, combatte gli stati di affaticamento psicofisico ed è un ottimo antiossidante.
Ha proprietà tonificanti e anabolizzanti.
È ricco di ferro, stimola il metabolismo e corregge e regola gli squilibri endocrini.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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