3 buoni motivi per mettere della frutta secca nel cassetto della scrivania

La frutta secca, quindi le noci, le mandorle, i pistacchi, le nocciole e tutte le altre varietà a guscio sono lo spuntino ideale da consumare in ufficio.
Oltre a essere super pratici da trasportare e consumare, permettono di ricaricarsi in qualsiasi momento della giornata di nutrienti e di energia.
** 12 snack da tenere in ufficio per una merenda sana e leggera **
Sono infatti un vero e proprio integratore naturale di grassi buoni, antiossidanti, vitamine e minerali.
In più hanno un buon effetto saziante perché forniscono anche una quota di fibre e hanno tanti altri benefici.
** Cosa mangiare a merenda in ufficio? Questi 5 snack si trovano (anche) nelle macchinette **
L’importante è limitarsi a una porzione di massimo 40 grammi al giorno, perché fornisce anche tante calorie.
Ecco perché la frutta secca è lo spuntino ideale in ufficio
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Combatte lo stress e la stanchezza
A un certo punto della giornata vi sentite esausti e frastornati per via del sovraccarico di cose da fare?
Fate un break sgranocchiando delle noci oppure delle mandorle.
La frutta secca a guscio contiene triptofano, un aminoacido essenziale precursore della serotonina, un ormone che contribuisce a contrastare lo stress. Apporta poi vitamine del complesso B e minerali come il magnesio che hanno un’azione anti stanchezza.
La frutta secca aumenta la concentrazione
La frutta secca è anche un’ottima alleata se durante il giorno vi capita di distrarvi e avere poca concentrazione.
Grazie infatti alla ricchezza di acidi grassi essenziali aiuta ad avere una mente lucida e scattante. Fornisce inoltre antiossidanti, tra cui la vitamina E, che aiuta a contrastare i processi ossidativi e mantenere giovane il cervello.
Fa bene all’umore
Le giornate chiusi in ufficio e trascorse alla scrivania vi rendono tristi e di cattivo umore? Ricaricatevi nei momenti di pausa con una manciata di pistacchi oppure di anacardi, che sono ricchi di aminoacidi essenziali che agevolano la sintesi degli ormoni del benessere e aiutano a mantenere in equilibrio il sistema nervoso.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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