4 motivi per fare scorta di frutta secca se volete dimagrire

Noci, mandorle, pistacchi, nocciole & Co hanno proprietà super per la linea e per la salute. Ecco perché mangiare frutta secca fa bene a dieta e umore
La frutta secca a guscio è amica della dieta e della salute.
Assicura tanti minerali, vitamine, antiossidanti, preziosi per l’organismo e, consumata nella giusta quantità (non più di 30 grammi al giorno), aiuta a mantenere il peso forma.
Il merito è delle sue proprietà benefiche. Anche se ha un apporto calorico importante, che può superare le 600 calorie ogni 100 grammi, mangiata con moderazione non fa ingrassare, anzi.
Un consumo regolare di noci, nocciole, mandorle, pistacchi al naturale (senza l’aggiunta di sale) aiuta a controllare i chili in più.
Una ricerca condotta di recente dalla Loma Linda University School of Public Health e dalla International Agency for Research on Cancer e pubblicata sulla rivista European Journal of Nutrition ha messo in evidenza che includerle nella dieta può ridurre l'aumento di peso e diminuire il rischio di sovrappeso e obesità.
Ecco allora perché la frutta secca è lo spuntino ideale per chi è a dieta.
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Frena gli attacchi di fame
Noci, mandorle, nocciole, pistacchi hanno un ottimo potere saziante.
Forniscono tante fibre che favoriscono la regolarità intestinale e frenano gli attacchi di fame, prolungando il senso di sazietà.
Spegne la voglia di dolce
Le fibre di cui sono ricchi rallentano infatti l’assimilazione degli zuccheri nel sangue e agiscono positivamente sugli sbalzi repentini di glicemia, responsabili degli attacchi di fame.
Favorisce il buonumore
Tutta la frutta a guscio è ricca di sostanze alleate del sistema nervoso, come le vitamine del gruppo B, il triptofano, un aminoacido che favorisce la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore e gli acidi grassi essenziali, tra cui i preziosi Omega 3 utili per l’equilibrio emotivo.
Inoltre, è fonte di minerali dall’effetto miorilassante come il magnesio.
Favorisce il buon funzionamento del metabolismo
La frutta secca a guscio è fonte di vitamine del gruppo B, che favoriscono il rilascio di energia.
Contiene, poi, acidi grassi essenziali che favorisce il buon funzionamento del metabolismo, il meccanismo che consente di bruciare calorie.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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