La dieta del giorno di magro promette di far dimagrire stando a dieta solo un giorno a settimana: ecco come funziona e perché fa bene (anche) alla salute
Si mangia ciò che si vuole per tutta la settimana e per un giorno si segue un regime alimentare magro.
Il risultato: dopo circa 16 ore senza grassi e zuccheri, l’organismo si rigenera, ripara le cellule danneggiate e attinge alle riserve energetiche accumulate durante i periodi ipercalorici.
Come a dire: brucia l’adipe depositato e il grasso in eccesso.
Ecco tutto quello che bisogna sapere su questa nuova dieta, la dieta del giorno di magro (appunto) ideata da Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra del San Raffaele di Milano che ha appena pubblicato il libro Il digiuno per tutti (Vallardi).
(Continua dopo la foto)

I benefici della dieta del giorno di magro
Lo dice la formula stessa: la dieta del giorno di magro è appunto un regime alimentare per cui si mangia a piacimento durante tutta la settimana seguendo però alcune limitazioni per 24 ore.
In pratica è come se si stesse a dieta solo un mese e mezzo all’anno, con i benefici fisici di chi segue un regime ipocalorico no stop nonché quelli psicologici di chi non è mai davvero a dieta.

Come funziona la dieta del giorno di magro
Per un giorno alla settimana si eviteranno zuccheri complessi, grassi, fritti e tutto ciò che va sotto l’etichetta di ipercalorico.
Si mangeranno solo ed esclusivamente verdure, brodo e cibi fermentati, sia a colazione sia a pranzo sia a cena.
Banditi invece gli spuntini fuori pasto.
Per gli altri sei giorni, si può mangiare di tutto (ma con moderazione), preferendo la dieta mediterranea classica, abbondando con legumi e ortaggi senza mai rinunciare al pane, al primo (pasta, riso, minestre, minestroni, zuppe, vellutate… tutto fa brodo, è il caso di dirlo!).
E ogni tanto anche uno strappo alla regola non guasta alla silhouette: dolci e fritti non sono da depennare dalla lista degli amici, anzi!
Il bello di questo stile alimentare è proprio il fatto di non dovere depennare niente e nessuno, senza dunque rischiare di cadere in tentazione come spesso accade nelle diete più drastiche e limitanti.

I benefici a livello fisico
La restrizione calorica, anche se osservata per un solo giorno, avrà effetti benefici sul dimagrimento corporeo davvero eccezionali.
Oltre alla silhouette, ne gioverà il corpo in generale. In assenza di pasta, carne o uova, infatti, le cellule sono in grado di eliminare le scorie, le tossine e tutto il materiale di scarto di cui è bene depurarsi.
Riusciranno anche a riparare più velocemente e con maggiore efficacia tessuti e strutture danneggiate, infine recupereranno l’energia dai depositi di grasso.
Importantissimo per l’organismo è anche imparare a mantenere lo stomaco a riposo: la pancia vuota tra un pasto e l’altro è un semi-digiuno che insegna la disciplina, tempra il corpo e addirittura stimola il sistema immunitario.

I benefici a livello psicologico
La pratica del digiuno o del semi-digiuno, alimentandosi solo con pochi cibi magri, favorirebbe una maggiore lucidità mentale.
Secondo gli studi, infatti, i sensi si affinano, questo perché l’uomo è cacciatore e quando è affamato si ingegna per procacciarsi il cibo.
Oltre alla sensibilità, anche attenzione, concentrazione, memoria, capacità logica e intuitiva aumentano.
L’importante è non mettere in allarme il corpo: fin dalla prima mattina del giorno di magro, fategli capire che qualcosa da mangiare lo avrà, poco ma buono.
In questo modo l’organismo non attiverà quei meccanismi di allerta da digiuno, importanti per la sopravvivenza della specie e quindi giustamente ineliminabili: bastano due noci, come leggerete più avanti.
Infine, il beneficio psicologico maggiore è quello di non sentirsi a dieta, senza i soliti sacrifici prolungati a cui i periodi di ristrettezza light solitamente ci sottopongono.

Digiuno e giorno di magro: i benefici accertati dalla storia
Il digiuno sta alla base di quasi tutte le confessioni religiose.
Dal cattolicesimo all’islam fino al buddismo, tutte le religioni con tradizione millenaria prevedono periodi più o meno lunghi di digiuno.
Nel 45 dopo Cristo, Plutarco scriveva: “Invece di usare medicine, digiuniamo un giorno”. E prima di lui anche i Fenici, gli Assiri, i Babilonesi e gli Egizi erano soliti mettere a riposo le fauci per 24 ore, seguiti a ruota dai filosofi greci come Pitagora e Platone.
Il motivo per cui il digiuno era caldamente consigliato era di tipo medico: mantenere l’apparato digerente in fermo per qualche ora in più aiutava ad auto-curarsi in caso di malattie in atto e a prevenirne di nuove, rafforzando le difese immunitarie.
Inoltre la lucidità mentale che va a braccetto con lo stomaco che brontola rende l’uomo più produttivo, per questo ogni società propone ai suoi membri di osservare un po’ di sacro digiuno.

Cosa mangiare nel giorno di magro
La dieta del nutrizionista Stefano Erzegovesi illustrata ne Il digiuno per tutti permette nel giorno di magro di assumere soltanto i seguenti alimenti: un paio di noci di mattina, per spezzare la fame e avere un apporto di vitamine, fibre, sali minerali e grassi vegetali buoni quali gli omega 3.
Anche il kefir, lo yogurt originario del Caucaso, è consentito, anzi: consigliato perché ricchissimo di fermenti lattici e quindi ottimo per preservare la flora batterica intestinale (che è fondamentale, una sorta di secondo cervello).
Via libera pure per le verdure fermentate, ossia i vegetali conservati in salamoia tipo giardiniera, e per il brodo vegetale.
Quest’ultimo è un vero toccasana, parola della cucina giapponese che ne prevede una tazza prima di qualsiasi pasto e in ogni stagione dell’anno.
Non solo idrata e allevia il senso di fame, riempiendo lo stomaco, ma ha anche un effetto digestivo e rimineralizzante.
Sempre rimanendo nell'ambito della cucina asiatica, chi non riesce a fare a meno della pasta può provare gli shirataki, finti spaghetti ipocalorici che in realtà sono fatti di gelatina, estratta dalla radice konjac che in Oriente viene usata per depurarsi.
La dieta di Erzegovesi ammette poi tutte le verdure, dalle carote agli spinaci e dai peperoni alle cime di rapa, da consumare sia cotte (preferibilmente al vapore o bollite) sia crude.
Come condimenti, si possono usare aceto di riso, di mele o di vino e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.

Chi può seguire la dieta del giorno di magro e chi no
Chiunque non abbia particolari problemi di salute ed esigenze a livello nutritivo, può provare a seguire la dieta del giorno di magro, chiedendo prima il parere del proprio medico.
Invece è da evitare per bambini, anziani e donne in dolce attesa. Anche chi è sottopeso e ha avuto problemi alimentari non deve provarla.
© Riproduzione riservata