Mangiare bene per vivere meglio: la guida alimentare pensata per il benessere femminile

Quando si parla di dieta per le donne, non si fa solo riferimento al conteggio delle calorie o alla forma fisica, ma a un approccio nutrizionale pensato per sostenere l’organismo femminile nelle sue esigenze specifiche.
La salute delle donne, infatti, ha esigenze nutrizionali specifiche che cambiano a seconda dell'età, dello stile di vita e dei cambiamenti ormonali.
Scegliere di seguire una dieta sana e ben bilanciata ,che includa i cibi giusti, può fare davvero la differenza nel benessere quotidiano: aiuta a prevenire numerosi disturbi e contribuisce al corretto funzionamento di ormoni, metabolismo, cervello e umore. Senza dimenticare che molte patologie, come l’anemia, l’osteoporosi o la sindrome premestruale, colpiscono le donne in modo particolare.
Cosa privilegiare, quindi, a tavola nei menù settimanali? Ecco 5 alimenti che fanno bene alle donne, da inserire con regolarità nella propria alimentazione per promuovere salute, vitalità e serenità.
Dieta per donne: gli alimenti da portare in tavola per favorire la salute e il benessere femminile
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Frutti di bosco per il cuore
I frutti di bosco sono ricchi di antociani, che vantano un’azione cardioprotettiva.
Garantiscono poi altri antiossidanti come la vitamina C e la quercetina che favoriscono la circolazione, contribuendo al benessere dell’apparato circolatorio.
Rucola anti anemia
La rucola è ricca di minerali tra cui il ferro e per questo un ottimo alimento per contrastare l’anemia, un problema che riguarda più le donne che gli uomini e non solo in età fertile per le perdite causate dai cicli mestruali e per il maggiore fabbisogno con la gravidanza, ma anche in menopausa per via dei deficit di ferritina.
La rucola, grazie alla ricchezza di calcio, è in grado anche di tenere alla larga l’osteoporosi, un disturbo che colpisce in prevalenza le donne, specialmente negli anni successivi alla menopausa.
Mandorle per i disturbi da ciclo
Ne basta una manciata, pari a 30-40 grammi, per contribuire al fabbisogno giornaliero di calcio, prezioso sia per le ossa sia per il sistema nervoso.
Forniscono anche magnesio, un minerale utile durante l’età fertile per stare alla larga da crampi, mal di testa e altri disturbi dovuti al ciclo e in menopausa, per combattere gli sbalzi d’umore e i problemi di insonnia.
Spinaci per l’umore
Gli spinaci come tutte le verdure a foglia verde garantiscono vitamine del complesso B, tra cui una delle più preziose è la vitamina B9, nota anche come acido folico, la cui presenza nella dieta è fondamentale soprattutto per le donne che cercano o sono in gravidanza, ma la cui carenza in diversi studi è associato a un maggiore rischio di depressione a qualsiasi età.
Apportano poi antiossidanti come la clorofilla e la vitamina C che contrastano i processi ossidativi.
Sardine per il cervello
Le sardine apportano un buon contenuto di acidi grassi essenziali tra cui gli Omega 3. Questi grassi sono utili innanzitutto per migliorare l’assorbimento delle vitamine, tra cui dei carotenoidi presenti ad esempio nella verdura e nella frutta se mangiati insieme e della vitamina D, fondamentale per contrastare il rischio di fragilità delle ossa.
Gli omega 3 sono poi degli ottimi alleati della salute del cervello.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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