Cosa mangiare (e cosa evitare) per arrivare in forma a primavera
Cosa mangiare e cosa evitare per arrivare in forma a primavera? Bella domanda.
Con l’arrivo della nuova stagione, e i conseguenti cambiamenti stagionali che si riflettono anche sullo stato di benessere generale dell'organismo, seguire dei menù programmati può essere frustrante.
Meglio allora adottare un approccio più semplice e sostenibile per riuscire a tornare in forma senza stress e mantenere i risultati nel tempo.
Il primo passo dovrebbe essere rivolgersi a un esperto, come un dietologo o un nutrizionista, e cercare fin da subito di seguire una dieta equilibrata.
Niente scelte drastiche, ma solo menù ben bilanciati in cui siano presenti tutti e tre i macronutrienti essenziali, quindi carboidrati, proteine di qualità e grassi buoni. Bisogna quindi prediligere diete e ricette in prevalenza vegetale, come invita a fare la dieta Mediterranea, una delle più salutari al mondo secondo la scienza.
Ecco dunque qualche consiglio su cosa mangiare e cosa evitare per ritornare in forma a primavera.
**5 alimenti da mangiare ogni giorno per essere più sani e felici**
Ecco cosa mangiare per arrivare in forma a primavera
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Più frutta e verdura colorata
Tra i cibi da non farsi mancare a tavola per arrivare in forma a primavera ci sono quelli d’origine vegetale come la verdura e la frutta; che, tra l'altro, sono i pilastri un’alimentazione sana.
Forniscono un'elevata quota di antiossidanti che, insieme alle fibre vegetali, sono degli ottimi alleati della linea perché contrastano i piccoli stati infiammatori dell’organismo che aumentano il rischio di prendere peso con più facilità.
Le fibre inoltre rallentano l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi e assorbono acqua, dando sazietà e ritardando il senso di fame. Sono preziose anche per mantenere in perfetto equilibrio l’intestino che è coinvolto anche nella regolazione della fame e della sazietà.
Sì quindi in questo periodo a carciofi, asparagi, cicorie, bietole, spinaci, carote, ma anche a mele, pere, kiwi, fragole, arance e a tante altre varietà di stagione.
Ecco cosa (non) mangiare per arrivare in forma a primavera
Meno cibi raffinati, più cereali integrali
Migliorando la dieta non solo con più verdura e frutta ma riducendo i cibi raffinati ad alto indice glicemico, come il pane bianco e i dolci, a favore di cereali integrali, soprattutto in chicco, si aumenta l’apporto di micronutrienti benefici per la linea, tra cui antiossidanti e fibre, che favoriscono il senso di sazietà.
Meno dolciumi, più frutta secca,
Lo snack ideale per arrivare in forma a primavera? La frutta secca a guscio come le noci, le mandorle. Sono ricche di acidi grassi essenziali e apportano fibre e aminoacidi essenziali. Forniscono poi triptofano, aminoacido essenziale precursore della serotonina, l’ormone che regola umore, appetito e sonno.
Meno carne, più legumi
In un’alimentazione sana ed equilibrata la carne (magra) dovrebbe essere messa in tavola massimo un paio di volte a settimana. Negli altri pasti meglio alternare il pesce, le uova e soprattutto i legumi. I ceci, le lenticchie, i fagioli sono ricchi di vitamine, minerali, fibre e sono privi di grassi potenzialmente dannosi per la linea.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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