5 alimenti da mettere nel piatto ogni giorno se ci tenete al vostro cuore

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Alcuni alimenti proteggono il cuore, abbassano il colesterolo e migliorano la salute cardiovascolare. Eccone 5 da inserire nel menù

Integrare in una dieta sana e ben bilanciata i cibi che fanno bene al cuore significa proteggere la salute dalle malattie cardiovascolari e ridurre il rischio di tante altre malattie di cui rappresentano dei fattori di rischio.

Alcuni alimenti, grazie alle loro proprietà nutrizionali, sono infatti veri alleati del sistema cardiovascolare. Il loro consumo consente di fare scorta di nutrienti in grado di mantenere cuore e arterie in salute per via delle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

I vantaggi per la salute? Tanti. Meno rischi di sviluppare con il tempo pressione alta, arteriosclerosi, ipercolesterolemia, fattori che aumentano le probabilità di andare incontro a eventi letali per il cuore come ictus e infarto, che ad oggi rappresentano le principali cause di morte precoce a livello mondiale.

Ma come orientarsi nella scelta degli alimenti salva cuore? Eccone 5 da mangiare ogni giorno.

**10 alimenti da portare in tavola per abbassare il colesterolo**

5 cibi che fanno bene al cuore da mangiare ogni giorni

(Continua dopo la foto)

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Legumi

I legumi come ceci, fagioli, lenticchie e tante altre varietà sono tra i migliori amici del cuore. Grazie al contenuto di fibre aiutano a ridurre i livelli di colesterolo "cattivo" (LDL) e aumentare quello "buono" (HDL) e contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione arteriosa.

La loro presenza a tavola permette di ridurre il consumo eccessivo di cibi proteici d’origine animale ricchi di grassi saturi, in particolare di carne, salumi, affettati e formaggi, che è invece meglio ridurre sia nelle quantità sia nella frequenza per proteggere la salute del cuore.

I legumi apportano poi vitamine del gruppo B che contrastano l’accumulo di omocisteina, che con il tempo aumenta il rischio cardiovascolare.

Olio extravergine d’oliva

Usate l’olio extravergine d’oliva a crudo a pranzo e a cena per condire insalate, verdure o legumi oppure primi o secondi piatti.

L’olio extravergine d’oliva è un ottimo alimento per assicurarsi a tavola polifenoli e vitamina E dall’azione antiossidante e antinfiammatoria, acidi grassi essenziali tra cui l’acido oleico che proteggono le arterie.

Farro integrale

Tutti i cereali integrali specialmente consumati in chicco sono dei cibi salva cuore. Il merito è innanzitutto della ricchezza di fibre solubili, che aiutano a rallentare l’assorbimento di zuccheri e grassi.

Il farro per esempio ha una buona azione ipocolesterolemizzante. Il suo consumo in una dieta sana ed equilibrata  abbassa i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e aumenta quello buono (HDL), proteggendo dall’insorgenza della malattie cardiovascolari.

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Noci

Ne basta una piccola porzione di circa 30 grammi al giorno per assicurarsi un concentrato di nutrienti utili per la salute cardiovascolare.

Dal punto di vista nutrizionale le noci vantano un’ottima quota di grassi buoni, fibre, vitamina E e minerali come magnesio e potassio, che favoriscono la circolazione sanguigna e proteggono la salute del cuore.

Pomodori

Consumato cotto oppure crudo, anche il pomodoro è un alimento che protegge la salute del cuore. Il suo consumo infatti apporta una buona quantità di antiossidanti che proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi.

Il pomodoro è una delle fonti migliori di licopene, un composto della famiglia dei carotenoidi che protegge il sistema cardiovascolare e favorisce la circolazione sanguigna, prevenendo l’insorgenza di pressione alta, ictus e infarto.

Apporta poi vitamina C che ha proprietà antinfiammatoria e antiossidante.

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95