L'avena aiuta a dimagrire? Ecco perché fa bene alla salute e alla linea

L'avena aiuta a dimagrire? Cereale estremamente versatile, adatto a ogni momento della giornata. Al mattino, può essere consumato in un porridge o aggiunto a uno smoothie per una carica di energia.

A metà mattina o nel pomeriggio, può essere consumata sotto forma di barretta per recuperare lo sprint. Inoltre, l’avena è perfetta per arricchire i piatti di pranzo e cena. Dai primi alle zuppe.

Ma è un alleato della linea? Ecco la risposta.

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L'avena aiuta a dimagrire perché aiuta a sentirsi sazi

Includere l’avena in una dieta sana ed equilibrata è un ottimo modo per aumentare l’apporto di fibre, soprattutto solubili.

Una volta arrivate nell’intestino, le fibre formano una sorta di gel che rallenta l’assimilazione degli zuccheri e prolunga il senso di sazietà.

Rallentano infatti la velocità dello svuotamento dello stomaco.

L’ideale però è non eccedere nelle quantità consumate, consumandone massimo tre porzioni da 70 grammi l’una al giorno. Il rischio è rendere i menù troppo calorici.

Mantiene in equilibrio l’intestino

La salute intestinale influisce anche su quella generale dell’organismo. La presenza dell’avena a tavola permette di assicurarsi fibre prebiotiche che svolgono un ruolo nella prevenzione delle malattie, compresa l’obesità.

Una dieta sana, ricca di fibre, può modulare in modo benefico il microbiota intestinale. In questo senso, è una fonte di fibre che favoriscono la produzione di metaboliti, principalmente acidi grassi a catena corta dall’azione antinfiammatoria.

L’avena inoltre offre un buon quantitativo di fibre che agiscono in modo positivo sulla regolarità intestinale.

Favorisce il buonumore

Mangiare l’avena assicura inoltre aminoacidi essenziali tra cui il triptofano, il precursore della serotonina, che regola l’umore e i livelli di energia.

Il consumo di avena consente inoltre di arricchire la dieta di vitamine del complesso B, tra cui la tiamina, la riboflavina e la niacina, che partecipano ai processi metabolici.

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