Doveva trattarsi di una gonna a plaid scozzese, ma la scena che ha fatto la storia della moda di Il divaolo veste Prada è stata cambiata all'ultimo minuto
Anche coloro che di moda non se ne intendono possono recitare a memoria alcune delle scene più famose de Il diavolo veste Prada.
Tra queste, è entrata nella storia quella del maglione ceruleo; quella in cui Miranda Priestly, redattore capo, spiega a un'inconsapevole Andrea Sachs che no, quel maglione «Non è solo blu, non è turchese, non è lapislazzulo, è in realtà ceruleo» - prima di lanciarsi in un sermone sulla nascita del colore e della relazione con i grandi brand.
Tuttavia, sembra che la mitica scena cerulea non fosse compresa nella sceneggiatura originale: la scrittrice de Il Diavolo veste Prada, Aline Brosh McKenna, ha infatti rivelato in una nuova intervista che doveva essere una «sciatta gonna scozzese» e non un maglione ceruleo, ma l'indumento, così come la scena in toto, è stata cambiata all'ultimo minuto.
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«C'è stato un momento in cui la costume designer [Patricia Field] ha pensato che la scena sarebbe dovuta girare intorno a una gonna scozzese.
Ho scritto un intero paragrafo di Vivienne Westwood ovviamente» ha detto Mckenna, prima di descrivere in dettaglio come il cambiamento è arrivato.
«Ma c'era lì un maglione, ed era blu. Insomma, la versione breve è che entrambi i capi sono rimasti nella sceneggiatura per molto tempo, e ho reso quel discorso sempre più lungo».
La scrittrice ha anche rivelato che, una volta scelto il maglione blu, è stata Meryl Streep (aka Miranda Priestly) a scegliere proprio il color ceruleo:
«Avevo anche inviato a Meryl una lista di blu: lapislazzuli, azzurri, cerulei. Ha scelto il ceruleo» ha detto.
E se a questo punto ve lo state chiedendo, no Oscar de la Renta non ha niente a che fare con il famoso color ceruleo - anche se la performance di Merly Streep è stata così brillante da farcelo effettivamente credere.
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