Emma Watson racconta perché ha lasciato Hollywood: «La mia vita è crollata, ma ora sto meglio che mai»

C’è stato un tempo in cui il volto di Emma Watson era ovunque: Hermione Granger nella saga di Harry Potter, la dolce Belle in La Bella e la Bestia, la Meg March di Piccole Donne. Poi, all’improvviso, il silenzio.

Da anni l’attrice britannica ha scelto di fermarsi, di lasciare il cinema e di prendersi una lunga pausa.

Oggi, a 35 anni, lontano dai riflettori, Emma Watson ha raccontato di essere «più felice e in salute che mai», dopo aver attraversato un periodo che lei stessa descrive come un vero e proprio «crollo personale».

**C'è un motivo preciso per cui Emma Watson ha rifiutato alcuni famosi ruoli da protagonista**

Emma Watson racconta la sua vita lontano dal set (e la possibilità di un ritorno alla recitazione)

In una recente intervista a Hollywood Authentic, l'attrice ha spiegato senza filtri cosa l’ha spinta ad allontanarsi dal set. «Penso di aver lavorato così tanto e così a lungo che la mia vita è in qualche modo crollata. La parte che è venuta giù ero io e la mia vita». Per lei è stato fondamentale fermarsi: «Avevo bisogno di fare un po’ di lavoro di costruzione personale. Alcune buone fondamenta da cui potesse crescere qualsiasi altra cosa».

Per chi, come lei, è cresciuta sotto i riflettori fin dall’infanzia, la pressione è enorme. L'interprete di Hermione Granger ha infatti raccontato di aver avvertito la necessità di ritrovare un ritmo quotidiano più umano, fatto di amicizie, famiglia e piccole cose. «La cosa più importante, davvero – o la base della tua vita – è la tua casa, gli amici e la famiglia» ha sottolineato l'attrice. 

E per chi le chiede se le manchi la recitazione, Emma Watson ha una risposta sorprendente. «In un certo senso ho vinto la lotteria con la recitazione. Ma una parte molto più grande rispetto al lavoro sul set in sé è la promozione e la vendita di quell’opera, di quel film. Penso di essere onesta e dire: non mi manca vendere cose».

Quello che invece le manca è la parte artistica più pura: «Mi manca usare le mie capacità, e mi manca profondamente l’arte».

«Quando la macchina da presa parte e ti dimentichi di tutto il resto, è una forma di meditazione intensissima. È così liberatorio. Mi manca questo profondamente. Ma non mi manca la pressione».

Oggi l’attrice rivendica la scelta coraggiosa di essersi fermata. «Lasciare qualcosa è molto più difficile che andare verso qualcosa. È stato spaventoso, ma era la cosa giusta».

Emma Watson però non ha escluso l'idea di tornare al lavoro, magari anche dietro la macchina da presa; ma senza più sacrificare il suo equilibrio personale.