Il matrimonio di Brooklyn Beckham e Nicola Peltz è in tribunale: nessuno screzio tra gli sposi, ma una causa intentata contro le wedding planner, che sta permettendo di scoprire molti retroscena sulle nozze grazie agli atti depositati.
Per esempio un aneddoto che riguarda Harry e Meghan.
Pare che la madre della sposa fosse ansiosa di invitare il principe Harry e Meghan Markle, mentre loro molto meno.
Nei messaggi trapelati dai documenti arrivati in tribunale, infatti, Harry e Meghan sarebbero stati menzionati dalla madre di Nicola, Claudia Peltz, mentre chiedeva alla figlia se Megan Markle fosse invitata alla cerimonia.
«Megan ha ricevuto un invito?», ha scritto Claudia Peltz.
E Nicola: «Ma chi è Megan?». In risposta, la madre della sposa ha detto: «Meghan e Harry».
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Perché il matrimonio di Brooklyn Beckham e Nicola Peltz è finito in tribunale
Questo scambio di messaggi è emerso negli atti giudiziari depositati in Florida dopo che Nelson Peltz, il padre miliardario di Nicola, ha avviato una causa contro gli organizzatori del matrimonio.
Nicole Braghin e Arianna Grijalba, di Plan Design Events, sono state assunte dal signor Peltz appena sei settimane prima delle lussuose nozze, che sono costate la bellezza di oltre tre milioni di euro.
Le wedding planner avevano concordato un compenso di 318 mila dollari (circa 297 mila euro) con Nelson Peltz, ricevendo in anticipo il pagamento di un deposito pari alla metà di tale importo. E il resto a lavoro finito.
Ora, neanche a distanza di un anno dalle nozze, Peltz ha fatto causa a Nicole Braghin e Arianna Grijalba per essersi rifiutate di restituire il deposito di 159 mila dollari (circa 148 mila euro) dopo che erano state licenziate per quello che il miliardario avrebbe descritto come un pessimo lavoro.
In risposta, le due wedding planner hanno contro-citato in giudizio il signor Peltz per «interferenza» con un accordo commerciale e «violazione del contratto».
Hanno anche spifferato alcuni dettagli del matrimonio, come ad esempio il fatto che hanno dovuto «riscrivere cento volte la lista degli invitati», e «cambiare i fiori bianchi che non andavano bene perché dovevano essere più bianchi», assecondando le richieste di Nicola Peltz.
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