Sulla mia pelle: 4 cose da sapere sul film su Stefano Cucchi
Sulla mia pelle è il film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi: ecco tutto quello che vi serve sapere prima di vederlo
Sulla mia pelle è il film che ripercorre gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto in carcere per cause ancora non confermate nonostante siano passati nove anni.
Stefano Cucchi è stato fermato e arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e dopo sei giorni è stato ritrovato senza vita nella sua cella ospedaliera del Regina Coeli, dove si trovava in custodia cautelare in attesa di processo e sotto sorveglianza medica per gravi condizioni mediche occorse durante la notte del suo arresto.
Era il 22 Ottobre del 2009.
Il caso Stefano Cucchi, 148esimo caso di decesso in carcere nei primi dieci mesi del 2009, ha tenuto banco per anni tra polemiche e processi e per la prima volta viene raccontato da un punto di vista inedito, il suo.
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L'anteprima al Festival di Venezia
La pellicola diretta da Alessio Cremonini ha inaugurato la sezione Orizzonti del Festival di Venezia, sezione volta a premiare i nomi emergenti del cinema, e verrà distribuita contemporaneamente nelle sale e su Netflix dal 12 Settembre.
*** Cosa guardare su Netflix ***
A proposito di questo, ovvero del lancio contemporaneo nei cinema e sul servizio di streaming che lo renderà disponibile in 190 paesi oltre al nostro, e in risposta alle rimostranze di molti esercenti cinematografici, la casa di distribuzione del film, Lucky Red, ha spiegato:
«È un fatto straordinario che la storia di Stefano Cucchi possa essere raccontata in tutto il mondo e che quindi questo nostro film, così importante per l'argomento trattato, abbia un pubblico potenziale così vasto.
Proporre agli esercenti la programmazione in contemporanea del film nelle sale è un'opportunità.
Un'opportunità di dare al pubblico la possibilità di vedere il film anche sul grande schermo».
Stefano Cucchi è Alessandro Borghi
A intepretare Stefano Cucchi è Alessandro Borghi, che torna a Venezia quest'anno dopo esserne stato il padrino del Festival alla scorsa edizione.
*** Chi è Alessandro Borghi ***
Attore romano coetaneo di Stefano al momento della morte (entrambi 31enni), per vestire i panni di Cucchi ha dovuto cambiare il proprio corpo in modo evidente e drastico, a partire dal peso.
Stefano Cucchi al momento dell'arresto pesava 43 chilogrammi per 162 cm di altezza, mentre Borghi, ex stuntman esperto di arti marziali e di oltre venti centimetri più alto vantava prima dell'inizio delle riprese una fisicità ben diversa (nella foto sotto un'immagine dell'anno scorso).
A proposito del film ha dichiarato:
«Sono orgoglioso di prendere parte a questo progetto e onorato di interpretare questo ruolo.
Spero che il cinema possa essere uno strumento per fare informazione, per riflettere e per ricercare la verità.
Cercheremo di far aprire gli occhi a chi ancora, per qualche motivo, non è riuscito a farlo».
Il caso di cronaca nera e giudiziaria
Sulla mia pelle racconta la settimana precedente quel 22 ottobre 2009, quando il giovane Stefano Cucchi, geometra di 31 anni, muore dopo sei giorni di arresto per detenzione di stupefacenti.
Durante le indagini circa le cause della morte, un testimone dichiara che Stefano Cucchi gli aveva detto d'essere stato picchiato.
Il personale carcerario nega di avere esercitato violenza sul giovane.
Da allora, lunghi anni di vicende giudiziarie hanno visto indagati e imputati agenti di polizia penitenziaria per omicidio preterintenzionale, e medici e infermieri per abbandono terapeutico.
Il 5 giugno 2013 la III Corte d'Assise di Roma condanna in primo grado quattro medici dell'ospedale Sandro Pertini di Roma e il primario per omicidio colposo (con pena sospesa), mentre assolve 6 tra infermieri e guardie penitenziarie per insufficienza di prove.
Il 18 luglio 2016, al termine del secondo processo d'appello disposto dalla Cassazione, la Corte d'Appello di Roma assolve i 5 medici perché «il fatto non sussiste».
Cosa aspettarsi dal film
Sulla mia pelle è un film straziante e molto bello, che racconta da un punto di vista incredibilmente personale una vicenda di cui tanto si è detto e tanto abbiamo sentito.
La verità che ne emerge non è solo una, ma sono molteplici.
C'è la verità dei fatti, che è quella poi uscita nel corso dei processi, ovvero la totale assenza di prove di quanto successo.
C'è la verità dei genitori, che hanno visto fermare il proprio figlio per quella che pensavano sarebbe stata «una bella lezione», passare una notte in carcere, e non l'hanno più visto tornare a casa.
C'è la verità di chi non si fida delle autorità, a ragione, a causa di quello che ha passato, o a torto, a causa di chi è diventato, che purtroppo forse proprio per questo non riesce a far valere i suoi diritti.
E c'è la verità di una tragedia che, comunque siano andate le cose, poteva e doveva essere evitata.
Sulla mia pelle è tutto questo e che decidiate di vederlo al cinema o in streaming su Netflix, è un film che merita di essere visto.
Sulla mia pelle sarà disponibile dal 12 Settembre, nelle sale e su Netflix.
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