I momenti più belli degli Oscar 2020 (e chi ha vinto)
Parasite spariglia le carte e vince tutto, portandosi a casa quattro tra le statuette più ambite e un paio di record, primo tra tutti il fatto di essere il primo film non in lingua inglese ad aggiudicarsi l'Oscar come miglior film nella storia ottuagenaria degli Academy Awards.
Come l'anno scorso, la serata più famosa del cinema, sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, è stata senza conduttore.
Durante la cerimonia, lunga circa tre ore, più di 20 attori e attrici (tra cui tra gli altri Timothee Chalamet, Olivia Colman, Penelope Cruz, Jane Fonda, Gal Gadot, Tom Hanks, Salma Hayek, Diane Keaton, Brie Larson, Shia LaBeouf, Spike Lee, Natalie Portman e Keanu Reeves) si sono susseguiti sul palcoscenico per consegnare i 24 premi degli Academy.
Ecco i vincitori e i momenti salienti della serata.
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Parasite fa poker d'Oscar
Parasite, il film del coreano Bong Joon-Ho, già vincitore della Palma d'oro al 72º Festival di Cannes (primo film sudcoreano ad aggiudicarsi tale riconoscimento), si è portato a casa (in Sud Corea) il premio alla Regia, quello come Miglior Film, quello come Miglior Film Internazionale e quello per la Migliore Sceneggiatura originale.
A bocca (quasi) asciutta, i favoriti, 1917 (che delle dieci nomination ne ha concretizzate solo tre: sonoro, fotografia ed effetti speciali), Joker (undici candidature, due statuette: colonna sonora e attore protagonista), C'era una volta a Hollywood (dieci nomination, due oscar: a Brad Pitt e per la scenografia) e The Irishman (da dieci a zero).
I vincitori annunciati
Uniche certezze della serata, le vittorie degli attori: Joaquin Phoenix e Renée Zellweger come protagonisti (rispettivamente di Joker e Judy) Brad Pitt e Laura Dern come non protagonisti (di Once upon a time in Hollywood lui e Storia di un matrimonio lei).
Hanno vinto tutto il vincibile tra Bafta e Golden Globe e in linea di massima erano tutti premi meritati.
Non sono mancate però le polemiche: Joaquin Phoenix nel ritirare la statuetta ha predicato sull'ambiente, difeso i diritti di tutti, chiesto scusa per il suo caratteraccio proverbiale sul set, ma si è dimenticato di ringraziare il regista che gli ha permesso la vittoria.
Brad Pitt accompagnato dalla mamma ha vinto il suo secondo Oscar
Brad Pitt si è aggiudicato, come previsto, l'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per Once upon a time... in Hollywood, il primo film in cui ha recitato insieme a Leonardo DiCaprio, seduto accanto a lui in prima fila.
«Vorrei ringraziare tutti quelli che ci permettono di fare il nostro lavoro», dice Brad Pitt ritirando la statuetta, la seconda che si aggiudica, a distanza di 6 anni da quando ne aveva vinta una (la prima) in veste di produttore per 12 anni schiavo.
«Dobbiamo dimostrare gratitudine ai nostri stuntman, alle nostre controfigure», spiega, ringraziando per un Oscar vinto proprio recitando il ruolo di uno stuntman (di DiCaprio).
«Questo Oscar va ai miei bambini: tutto quello che faccio è per voi»
Natalie Portman porta le registe donne sul red carpet
Natalie Portman, agli Oscar per consegnare il premio alla Miglior Sceneggiatura Non Originale (vinto dal regista neo zelandese Taika Waititi per Jojo Rabbit), si è presentata sul red carpet con una cappa nera di Dior ricamata in oro con i nomi delle registe donne non prese in considerazione dagli Academy.
Tra gli altri, Greta Gerwig (Piccole Donne), Lorene Scafaria (Hustlers) e Lulu Wang (The Farewell), Alma Har’el (Honey Boy), Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e Mati Diop (Atlantics).
D'altra parte già l'anno scorso Natalie aveva portato sul palco del Dolby la questione femminile, facendo una battuta prima di premiare il miglior regista: «Here are the all-male nominees» (ecco qui i candidati "tutti maschi").
Spike Lee omaggia Kobe Bryant sul tappeto rosso
Il regista, fan del basket e di Kobe Bryant, si è presentato sul red carpet in abito viola con il 24 ricamato sui revers e ai piedi un paio di Nike arancioni e nere.
Del campione, da poco morto in un tragico incidente in elicottero insieme alla figlia, Lee aveva diretto un documentario nel 2009, Kobe: Doin' Work, sulla sua celebre etica del lavoro.
«Tributo, onore, omaggio», ha detto il regista: «Manca a tutti»
Due curiosità sugli Oscar 2020
Due le curiosità di questa edizione: la doppia candidatura di Scarlett Johansson, candidata sia come protagonista di Storia di un matrimonio che come Miglior attrice non protagonista per Jojo Rabbit (nessuna delle due andate a buon fine), e la presenza di due sposi in gara per la stessa statuetta: Greta Gerwig (regista di Piccole Donne) e Noah Baumbach (regista di Storia di un matrimonio) sono sposati e si sono contesi la statuetta per il Miglior Film.
Non l'ha vinta nessuno dei due, ma sono entrambi tornati a casa con pari soddisfazione; a lui il merito di aver portato un Oscar a Laura Dern (come attrice non protagonista), a lei quello per i Costumi.
Uno a uno e palla al centro per il prossimo anno.
Tutti i vincitori degli Oscar 2020
Miglior Attore non protagonista: Brad Pitt, Once upon a time... in Hollywood
Attrice non protagonista: Laura Dern, Storia di un matrimonio
Miglior attrice protagonista: Renee Zellweger, Judy
Miglior attore: Joaquin Phoenix, Joker
Miglior film: Parasite
Regia: Bong Joon Ho, Parasite
Miglior Film Internazionale: Parasite (Corea del Sud)
Documentario: American Factory
Costumi: Piccole donne
Film d’animazione: Toy Story 4
Corto animato: Hair Love
Sceneggiatura originale: Parasite
Sceneggiatura non originale: Jojo Rabbit
Cortometraggio: The Neighbor’s Window
Scenografia: C’era una volta… a Hollywood
Cortometraggio documentario: Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)
Montaggio sonoro: Le Mans 66 – La grande sfida
Sonoro: 1917
Fotografia: 1917
Montaggio: Le Mans 66 – La grande sfida
Effetti speciali: 1917
Trucco e acconciature: Bombshell
Colonna sonora: Joker
Canzone originale: (I’m Gonna) Love Me Again, Rocketman
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