I film più belli del 2019

Il 2019 cinematografico è stato un anno ricchissimo di titoli interessanti: si è aperto con il puri-premiato La favorita di Lanthimos e si chiude con l’ultimo capitolo della saga di Star Wars diretto da J.J. Abrams, oltre che con il Pinocchio di Matteo Garrone.
Nel mezzo, film di genere, reboot, sequel e trasformazioni live action da classici cult (numerosissime quelle Disney, da Dumbo a Il re leone passando per Aladdin).
Film che sono già stati candidati e hanno vinto Oscar, altri che lo saranno.
I film da vedere o recuperare al più presto se ve li foste persi? Eccoli.
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La favorita, di Yorgos Lanthimos
Ambientato nell’Inghilterra del XVIII secolo, La favorita racconta gli intrighi alla corte della regina Anna, interpretata dalla bravissima Olivia Colman (che a Novembre vedremo nei panni di Elisabetta II nella serie Netflix The Crown). L’attrice per questo ruolo si è aggiudicata un Oscar come Migliore attrice protagonista agli scorsi Academy Awards.
A cercare di guadagnarsi i favori della sovrana - e il titolo di ‘favorita della regina’, appunto - sono l’algida stratega Lady Sarah (Rachel Weisz) e la giovane civetta Abigail Masham (Emma Stone).
Le due donne, dapprima alleate verso il temperamento capriccioso della sovrana, si trovano poi a scontrarsi cercando di scalzarsi a vicenda attraverso piccoli giochi di potere, per non perdere la sua attenzione e dunque i privilegi sociali acquisiti.
Lanthimos (Dogtooth, The Lobster, Alps) lavora sul film in costume con la consueta originalità narrativa che lo contraddistingue, regalandoci uno dei film più matti e divertenti del 2019.
C’era una volta a... Hollywood, di Quentin Tarantino
Quentin Tarantino firma uno dei film più divertenti dell’anno: per il suo pubblico, per i cinefili e per gli amanti della Hollywood anni ’60-’70.
C’era una volta a Hollywood ha come protagonista un attore di genere (Leonardo DiCaprio) che, insieme alla sua spalla di set e di vita (Brad Pitt), prova a riciclarsi in un mondo cinematografico che sembra non aver più bisogno di lui. Sullo sfondo c’è la nuova Hollywood anni ’70: quella delle feste alla Maison Playboy, quella dei feroci omicidi di Cielo Drive per mano di Charles Manson e della sua setta, quella degli Hippy che Tarantino sembra tanto detestare.
Dopo Bastardi senza gloria e Django Unchained, il regista filma un altro dei suoi revenge movie (i film che parlano di vendetta) in cui la storia, grazie al cinema, trova finalmente il finale che si merita.
Storia di un matrimonio, di Noah Baumbach
Storia di un matrimonio è uno dei film meglio scritti, diretti e interpretati usciti quest’anno. Lo trovate in streaming su Netflix.
Racconta una storia in cui in molti si possono rispecchiare.
Lui (Adam Driver) ama lei (Scarlett Johansson), lei ama lui, la coppia ha un figlio, ma ad un certo punto il sentimento scema e i due si trovano intrappolatati in un loop di accuse e di reciproche ripicche.
Non riuscendo ad uscirne, finiscono per inabissare la situazione già precaria tra loro tralasciando il buon senso e passando per vie legali. Tutto questo nonostante, in fondo, l'amore che li ha uniti per tanto tempo non sia estinto del tutto.
Noah Baumbach (Frances Ha, Il calamaro e la balena, Giovani si diventa) ha scritto uno dei film più profondi del 2019. Si piange, tantissimo, ma si gode anche del fatto che una storia così piccola e comune abbia dato origine a un film così tenero e meraviglioso.
Green Book, di Peter Farrelly
Anni ’60, New York. Il Green Book era una guida stradale su cui erano indicati i posti in cui le persone di colore si potevano fermare a mangiare o a pernottare durante un viaggio in America.
Tony ‘Lip’ Vallelonga (Viggo Mortensen) è un buttafuori che viene assoldato dal dottor Donald Shirley (Mahershala Ali), un musicista afroamericano di altissimo livello, come autista durante il tour attraverso i razzisti e violenti Stati del Sud, dal Tennessee al Mississippi.
In un periodo storico in cui i neri non erano ancora ben accetti, soprattutto negli Stati Uniti del Sud, Tony per Shirley fungerà non solo da guida, ma anche da scudo contro il pregiudizio e l’ignoranza. Tra di loro nascerà una bella amicizia.
La storia è vera e ben trasposta sul grande schermo: racconta una pagina dolorosa di storia con i toni della commedia. Il cast è splendido. Il ritmo e la scrittura sono da grande classico hollywoodiano.
Peter Farrelly è stato l’autore di commedie demenzial-cult come Tutti pazzi per Mary e Scemo & più scemo.
Green Book non c’entra nulla con quel tipo di narrativa, che però sembra essere stata un’ottima palestra per il regista, che è riuscito così a portare un tocco di humor anche in una storia così drammatica e commovente.
Vice - L’uomo nell’ombra, di Adam McKay
Un irriconoscibile Christian Bale interpreta Dick Cheney, l’uomo che venne scelto da George W. Bush (Sam Rockwell) come suo vice alle elezioni presidenziali del 2000.
Il regista Adam McKay (La grande scommessa) propone la storia della sua ascesa in un mix di satira e ritmo di narrazione serrato, lontano da quello più pulito e calmo dei classici di genere.
Il risultato è un film che racconta la politica U.S.A. e la fame di potere in modo originale e ironico, prendendo in esame la figura di un uomo che ha dominato la storia americana recente e contribuito in modo rilevante a una delle pagine più disastrose per la democrazia odierna, seppur agendo pressoché nell’ombra.
Joker, di Todd Phillips
Todd Phillips (Una notte da leoni) firma un ritratto inedito di uno dei villain più famosi della storia del fumetto (e del cinema), qui interpretato in modo eccelso da Joaquin Phoenix.
Gotham non è una città semplice in cui vivere.
Ne sa qualcosa Arthur Fleck (Phoenix), che di giorno lavora come pagliaccio e di notte come cabarettista.
Arthur viene trattato come uno zimbello da tutti. La sua è un’esistenza crudele ma, nonostante questo, l’uomo lotta con tutte le sue forze per trovare la sua strada. Sarà una decisione a catapultarlo in un devastante concatenarsi d'eventi da cui gli risulterà impossibile rialzarsi.
Todd Phillips racconta la storia di un uomo ai margini, in un film che si allontana dalle tinte comics del fumetto per dare una visione più ampia e articolata - che non rimane priva di monito - del personaggio di Joker.
L’ufficiale e la spia, di Roman Polanski
Nel nuovo film di Roman Polanski Louis Garrel interpreta il Capitano francese Alfred Dreyfus, il giovane militare di origine ebrea storicamente accusato di essere una spia tedesca.
Mandato in esilio dal gennaio del 1895 sull’Isola del Diavolo, nella Guyana francese, Dreyfus provò a essere scagionato dall’ufficiale Georges Picquart (Jean Dujardin), che rilevò come le soffiate ai nemici continuassero anche in assenza dell’uomo. Picquart passò la sua vita a provare a rendere giustizia a Dreyfus, compromettendo perfino la sua carriera militare.
Il caso Dreyfus è una pagina molto controversa della storia francese, che divise il popolo per più di dieci anni. C’era chi considerava Dreyfus colpevole e chi vittima di un feroce sistema accusatorio.
Polanski racconta la sua storia a partire dal romanzo L’ufficiale e la spia di Robert Harris - con cui Polanski aveva già collaborato per L’uomo nell’ombra - da cui la distribuzione italiana ha preso il titolo del film.
Quello originale è invece J’Accuse, che fa eco alla pubblicazione che gli intellettuali scrissero a favore di Dreyfus.
Tra i firmatari ci furono nomi come Émil Zola, Édouard Manet e Marcel Proust.
Parasite, di Bong Joon-ho
Vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes 2019, Parasite è il nuovo film del sudcoreano Bong Joon-ho, autore di film come Okja, Snowpiercer, Mother, The Host e molti altri piccoli capolavori.
Ki-woo non è un ragazzo abbiente. Convive con i suoi genitori e la sorella in un piccolo appartamento.
Quando un amico gli offre la possibilità di sostituirlo come insegnante d’inglese in una famiglia molto ricca, Ki-woo accetta.
E quando scopre che il figlio più piccolo della coppia ha una predilezione per il disegno, intravede un’opportunità di guadagno extra. Ki-woo crea un’identità fittizia alla sorella, spacciandola per un’insegnate di educazione artistica. Il ragazzo, in questo modo, s’insinua sempre di più nella casa e nella vita dei suoi legittimi proprietari.
Parasite parla d’ingiustizia sociale attraverso un racconto folle e rocambolesco, che dosa divertimento e suspense. È intrattenimento cinefilo-intellettualoide nella sua forma migliore.
Un giorno di pioggia a New York, di Woody Allen
Woody Allen torna al cinema con una delle sue più classiche storie romantiche ambienta a New York. È il suo cinema, nella sua essenza più profonda.
Nei panni del protagonista, un personaggio che fino a qualche anno fa avrebbe interpretato lui stesso, troviamo l’ormai divo Timothée Chalamet, accompagnato per l’occasione da Elle Fanning e Selena Gomez.
Gatsby (Chalamet) è innamorato di Ashleigh (Fanning), un’aspirante giornalista con cui frequenta il college. Quando la ragazza riceve l’incarico d’intervistare un noto regista a New York Gatsby, che conosce benissimo e ama follemente la città, si offre d’accompagnarla per quello che lui s’immagina essere un romantico weekend. Purtroppo le cose non andranno proprio come se l’è immaginate e i due vengono risucchiati in una serie di folli avventure.
Un giorno di pioggia a New York è il film di Woody Allen che aspettavamo da tempo.
Il corriere - The Mule, di Clint Eastwood
Clint Eastwood torna al cinema sia dietro sia davanti alla macchina da presa per interpretare la storia di Earl Stone, un ottantenne che, non volendo cedere alla modernità, si trova ormai anziano a dover chiudere la sua attività di floricoltore.
Abbandonato dalla famiglia per aver dedicato tutta la sua vita al lavoro e non sapendo come sbarcare il lunario, Earl è costretto ad accettare un incarico come trasportatore di merci tra Stati Uniti e Messico.
Lo ritiene un compito adatto alle sue capacità e alla sua età, ma ignora cosa porti con sé durante ogni viaggio. È così che Earl diventa uno dei più operativi, ricercati e imprendibili corrieri della droga al soldo di un cartello messicano.
Un classicone eastwoodiano a stelle e strisce in cui si parla dei bei tempi perduti e di una voglia di ricominciare che non deve mai mancare.
Alita - Angelo della battaglia, di Robert Rodriguez
Tratto dall’omonima graphic novel giapponese, l’ultimo lavoro di Robert Rodriguez (Sin City, Dal tramonto all’alba) è un action ambientato in un futuro post-apocalittico in cui convivono umani, macchine e cyborg.
Il dottor Dyson Ito (Christoph Waltz) ripara cyborg nella propria clinica di Iron City.
È il 2563 quando nella discarica di Zalem l’uomo rinviene il corpo centrale di una ragazza cyborg che decide d’innestare in quello mai utilizzato di sua figlia Alita.
La ragazza non ricorda nulla del suo passato, ma le sue azioni rivelano che è una creatura avanzatissima progettata per la battaglia. È proprio combattendo che iniziano a riaffiorare i suoi ricordi, che la portano a divenire uno spietato cacciatore di taglie.
Rodriguez sa sempre come intrattenere con ottimo cinema, soprattutto parlando di universi di fantasia e azione. Alita si va ad aggiungere ai suoi titoli da non perdere.
Captain Marvel, di Anna Boden e Ryan Fleck
La prima eroina di casa Marvel a cui è stato dedicato un titolo in solitaria è un film che parla di giustizia attraverso l’ormai immancabile taglio epico-ironico del brand.
Se vi era piaciuta la Wonder Woman di Patty Jenkins, qui troverete un altro personaggio femminile indimenticabile trasposto da fumetto a cinema.
Meno favolistica e a tratti più seria, la Captain Marvel interpretata da Brie Larson, s’iscrive pienamente in quell’idea di nuova femminilità per le bambine d'oggi e domani che colossal come Marvel (Disney) stanno portando avanti ormai da tempo.
Vers vive sul pianeta Hala, dove combatte contro forme aliene nemiche chiamate Skrull.
Quando questi la rapiscono per esaminare la sua mente in cerca di risposte, nella ragazza iniziano a riaffiorare ricordi di un passato sulla Terra.
È così che Vers decide di tornarci, trovandosi catapultata in pieni anni ’90.
Border - Creature di confine, di Ali Abbasi
È un film super autorale quello del regista iraniano Ali Abbasi, che mischia in modo originale fantasy, thriller e romanticismo. Un titolo emozionante, a tratti inquietante, che soddisfa soprattutto i palati più cinefili.
Tina lavora come impiegata di dogana.
Ha un dono: riesce a percepire le emozioni delle persone toccando i loro oggetti personali. Paura, vergogna, felicità… Tina li fiuta e per questo è bravissima nel suo lavoro.
Un giorno, però, la donna incontra Vore, che sfugge al suo fiuto, esercitando su di lei un senso di attrazione mai provato prima, in grado di rimettere in discussione le sue capacità.
Adattamento dell’omonimo romanzo di John Ajvide (autore del meraviglioso Lasciami entrare, da cui Tomas Alfredson ha tratto un film memorabile), Border - Creature di confine è un film sulla scoperta, violento ed emozionante a partire dalla deformità fisica della sua protagonista femminile fino alla morale molto contemporanea sul senso di confine.
Noi, di Jordan Peele
Mamma (Lupita Nyong’o), papà (Winston Duke) e i loro due figli decidono di trascorre un periodo di vacanza estiva nella California del Nord.
La casa in cui alloggiano è di proprietà della famiglia della donna, che una volta arrivata lì incomincia ad avere incubi riguardanti il suo passato, che presto trovano una trasfigurazione reale nella comparsa di quattro loschi figuri che la notte si tengono per mano sul vialetto di casa.
Jordan Peele nel 2018 era riuscito a finire candidato all’Oscar per il Miglior film con il suo horror Scappa - Get Out, che ironizzava sulla tematica razzista attraverso un film di genere.
Prosegue sulla strada ‘della paura’ anche con questo suo secondo titolo come regista, nonostante questa volta lo faccia cimentandosi con una trama molto più cervellotica e una messa in scena più elaborata.
I fratelli Sisters, di Jacques Audiard
John C. Reilly e Joaquin Phoenix sono i protagonisti di questo western sui generis che vi garantirà due ore di ottimo intrattenimento, adatto non solo agli amanti del genere.
1851. Charlie ed Eli Sisters sono due cacciatori di taglie. Sono pistoleri, schiacciati dalla crudeltà della vita che però non hanno mai smesso di sperare in un cambiamento. L’occasione sembra arrivare durante una missione in cui i due sono incaricati di uccidere un famoso cercatore d’oro interpretato da Jake Gyllenhaal che li coinvolge in un sorprendente progetto in cambio della grazia.
Il film di Audiard (Il profeta) più che sulla missione si focalizza sui suoi due protagonisti e sul loro straordinario rapporto. Charlie (Phoenix) è un ubriacone irruente, mentre Eli (Reilly) è un gentiluomo con il desiderio di evolvere se stesso dal ruolo che la vita sembra avergli appioppato. Il risultato è un bromance divertente e inedito.
Toy Story 4, di John Lasseter e Josh Cooley
Gli amici Woody e Buzz sono tornati al cinema quest’estate per una nuova bellissima avventura, che come al solito ha saputo divertire non solo i più piccoli.
Bonnie è cresciuta ed è pronta ad incominciare l’asilo.
Vuole ancora bene a Woody, ma non lo ama come lo amava Andy.
Nonostante questo il cowboy le rimane affezionato e decide d’infilarsi nel suo zaino il primo giorno di scuola per non lasciarla sola.
È così che contribuisce alla creazione di Forky, un pupazzo che la bambina costruisce con una forchetta-cucchiaio.
Forky crede di essere solo spazzatura e per questo scappa. A Woody tocca così ritrovarlo insieme ai suoi inseparabili amici giocattoli e convincerlo dell’importanza che un oggetto può avere per i sentimenti di un bambino.
Il concetto d’identità si va ad aggiungere così a quello d’amicizia che contraddistingue la saga, in un quarto episodio che regala nuova vita anche ai suoi personaggi femminili. La narrazione divertente e profonda che da sempre è l’anima di Toy Story e che riesce a rinnovarsi di titolo in titolo, lo riconferma tra i must per l’infanzia.
I villeggianti, di Valeria Bruni Tedeschi
Se avete voglia di un bel film intellettuale-borghese, di quelli in cui non succede molto, ma si parla un sacco, I villeggianti è quello che fa per voi.
Siamo in Costa Azzurra, in una magnifica villa con piscina e personale di servizio.
Un luogo-non luogo in cui la vita di Anna (Valeria Bruni Tedeschi) e degli altri ospiti viene colta, lavata e strizzata nei giorni del loro soggiorno estivo.
La donna arriva tra parenti e amici con la figlia e una separazione a cui far fronte sulle spalle. E mentre si applica nella scrittura del suo prossimo film, è costretta gestire ipocrisie, rancori, segreti, desideri, gelosie e paure del micro-cosmo in cui si è rinchiusa.
Nevrotico e molto divertente, I villeggianti è un film con molti aspetti autobiografici per la regista, che infatti non si è dimenticata di coinvolgere nel cast amici e colleghi come Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi e Yolande Moreau.
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Le serie tv più belle del 2025

Dopo mesi trascorsi sul divano, tra un binge e una storia mozzafiato, è arrivato quel momento dell’anno in cui iniziamo a tirare le fila sulle serie tv più belle del 2025.
Chi è avvezzo a questo nostro resoconto, lo sa: non è una classifica, ma una lista “democratica” di ciò che ci è piaciuto di più in streaming. Non solo: facciamo rientrare solo serie alla loro prima stagione o miniserie (anche perché titoli come The White Lotus, The Bear, Black Mirror, Scissione… per citare i sequel di stagione usciti quest’anno di serie che sono una continua conferma, si riproporrebbero in pratica tutti gli anni).
Dalla satira cinematografica di Seth Rogen al ritratto angosciante dell’adolescenza di Stephen Graham, fino al nuovo capolavoro questa volta ambientato nel mondo della danza della coppia Amy Sherman e Daniel Palladino (La fantastica signora Maisel), ecco quali sono - secondo noi - le serie tv più belle uscite quest’anno.
**Qui tutti i nostri consigli sulle migliori serie tv da vedere**
Le miniserie e nuove serie tv più belle del 2025
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Étoile - Prime Video
La nuova, logorroicissima, serie creata dalla coppia Amy Sherman-Palladino & Daniel Palladino è come sempre un lavoro pazzesco che unisce commedia, sceneggiatura e spettacolo.
Ambientata tra New York e Parigi, la serie Amazon Original segue lo strambo scambio che le due compagnie di danza principali delle città fanno tra i loro ballerini e artisti migliori per salvare dalla bancarotta le storiche istituzioni di cui fanno parte. Ossessioni, sfortune, amori e personaggi indimenticabili si alternano sullo schermo intrattenendoci come solo i Palladino sanno fare: con intelligenza e humor.
The Studio - Apple TV
Con Seth Rogen - che è anche co-creatore insieme a Evan Goldberg - la serie comedy Apple è ambientata nel mondo degli Studios hollywoodiani, tra attori capricciosi, set con mille problemi da gestire e produzioni su cui ognuno vuole dire la sua.
Protagonista è il giovane Matt Remick (Rogen), nuovo direttore della Continental Studios, storica casa di produzione in crisi. Matt e il suo team combattono tra di loro ogni giorno, sopportando ritmi aziendali vorticosi, passando da un party esclusivo a riunione marketing, o a confronti difficilissimi con registi, troupe e cast. The Studio è piena di comparse, da Martin Scorsese a Zac Efron, passando per Paul Dano e molti altri. Una delle serie fatte meglio e più divertenti viste quest’anno.
Dying For Sex - Disney+
Con Michelle Williams, Jenny Slate, Jay Duplass e molti altri, basata sul podcast di successo di Wondery e Nikki Boyer, Dying For Sex s'ispira a vicende realmente accadute raccontando la storia di una donna con una diagnosi di cancro in fase terminale che decide di esplorare, per la prima volta nella sua vita, la varietà e la complessità dei suoi desideri sessuali.
Dying For Sex è una serie che parla di amicizia e della capacità, anche di fronte alle difficoltà che la vita riserva, di non perdere uno sguardo curioso. È una delle serie tv più belle, più positive e leggere che vedrete quest’anno, capace di esplorare - nonostante il suo sottotesto drammatico - il desiderio femminile in modo sincero e spensierato.
Adolescence - Netflix
È la serie angosciante - qualcuno dice per i genitori, ma diremmo un po’ per tutti - di cui abbiamo sentito tanto parlare quest’anno. Come il titolo stesso suggerisce parla di adolescenza, della sua complessità, esplorando gli aspetti più difficili e inquietanti, come quello della violenza tra i più giovani, il potere dei social media e la comunicazione difficoltosa genitori-figli.
Adolescence ha come protagonista una famiglia, i Miller, la cui vita viene sconvolta nel momento in cui il figlio Jamie, di tredici anni, viene arrestato con l’accusa di aver ucciso una compagna di classe. Dalle conseguenze sul nucleo famigliare a quelle sulla comunità, la serie apre una serie di riflessioni, spesso molto dolorose, sul presente di tanti giovani. Guardatela se avete la consapevolezza che state per lanciarvi in una visione che vi scuoterà.
The Residence - Netflix
The Residence è puro intrattenimento in stile Agatha Christie tra i corridoi della Casa Bianca, con una detective memorabile che deve parte della sua bravura nelle indagini alla sua gigantesca conoscenza e passione per gli uccelli.
Giallo strampalato firmato Shondaland (Bridgerton) e creato da Paul William Davies (Scandal), The Residence ha inizio con l’assassinio, la notte di un importante ricevimento, del capo del personale della Casa Bianca A.B. Wynter (Giancarlo Esposito). A indagare sul caso viene chiamata l’eccentrica Cordelia Cupp (Uzo Aduba), detective consulente del Dipartimento di Polizia, conosciuta per il suo humor pungente e la sua implacabile sete di verità, oltre che un occhio allenato dal birdwatching al comportamento umano. 8 puntate binge che vi consigliamo di non perdere se avete voglia di qualcosa di leggero, che vi attacchi allo schermo fino alla soluzione finale.
Dept. Q - Netflix
Amanti dei gialli e delle storie d’indagine, questa è la vostra serie! Dept. Q ha come protagonista l’ispettore capo Carl Morck (Matthew Goode), un uomo brillante ma dal passato tormentato, che viene relegato alla sezione casi irrisolti della polizia di Edimburgo. Costretto a collaborare con un gruppo di personaggi tutt’altro che semplici, dovrà trovare la giusta sintonia per affrontare con loro casi complicati, che metteranno a dura prova anche il loro lato più emotivo.
Dept. Q segue un filone, quello del team d’indagine complicato ma fortemente intuitivo, capace di adattarsi alle peggiori condizioni e a trovare strategie inusuali per risolvere i casi, che ha avuto spesso successo sul piccolo schermo, da True Detective a Slow Horses. La storia cattura, i personaggi pure, offrendo uno sguardo inedito sul mondo della polizia.
Task - Sky e NOW
Scritta da Brad Ingelsby, creatore di Omicidio a Easttown con Kate Winslet, Task è un crime thriller ambientato a Philadelphia con protagonista Mark Ruffalo. In sette episodi la serie ruota attorno alle indagini condotte da un agente dell’FBI (Ruffalo) che dirige una task force reclutata per mettere fine a una serie di violente rapine in città che vengono compiute da un insospettabile padre di famiglia. Task ha un cast stellare - oltre a Mark Ruffalo ci sono Tom Pelphrey, Emilia Jones, Rául Castillo e molti altri - e una trama avvincente, cupa e ricca di suspense, che vi terrà col fiato sospeso.
Pluribus - Apple TV
Con Vince Gilligan (Breaking Bad) torniamo ad Albuquerque, questa volta con Carol Sturka (Rhea Seehorn). Quando un virus alieno trasmissibile trasforma l’intera umanità in una pacifica e sempre allegra mente collettiva, solo tredici persone riescono a rimanere se stesse. Tra di loro c’è Carol che suo malgrado si ritrova ad essere la persona più infelice del mondo. Gli "Altri" - si chiama proprio così la mente collettiva generata dal virus - pur perpetrando in un primo momento i desideri degli immuni, hanno l’obiettivo però di assimilarli. Carol non ci sta. Serie di fantascienza post-apocalittica divertente e cinica, Pluribus dice molto della società contemporanea, votata tanto all’individualismo quando alla felicità a tutti i costi.
Mobland - Paramount+
Con Tom Hardy, Pierce Brosnan e Helen Mirren, Mobland è un crime drama che segue le vicende di due potenti famiglie criminali londinesi. Da una parte ci sono gli Harrigan guidati dal Patriarca Conrad (Brosnan) e dalla moglie Maeve (Mirren); dall’altra ci sono gli Stevenson, una realtà emergente sempre più in espansione. Le due realtà vivono in equilibrio precario fino al giorno in cui il membro più giovane di casa Harrigan uccide accidentalmente il figlio-boss degli Stevenson. Gli Harrigan affideranno al loro “fixer” Harry Da Souza (Hardy) il compito di gestire le conseguenze.
The Pitt - Sky e NOW
Per tutti i fan di E.R. è arrivato il momento di avere una nuova serie del cuore. The Pitt è un medical drama con protagonista Noah Wyle (proprio il Dr. Carter di E.R.) che segue la vita quotidiana e le sfide che il personale medico del fittizio Pittsburgh Trauma Medical Center si trova ad affrontare ogni giorno. La serie non si concentra solo sui casi medici, ma anche sulle problematiche che i protagonisti vivono sulla propria pelle come carenza di personale, conseguenze emotive della pandemia, violenza, dipendenza etc. È una serie al cardiopalma, con un approccio molto autentico.
House Of Guinness - Netflix
Creata da Steven Knight (Peaky Blinders), la serie ambientata tra Dublino e New York è incentrata sulla storia della famiglia Guinness, proprietaria del famoso marchio di birra, dopo la morte del suo fondatore Sir Benjamin Lee Guinness. La sua eredità viene infatti lasciata ai quattro figli, Arthur, Edward, Anne e Benjamin, di cui i primi due vengono obbligati a portare avanti l’azienda insieme. Quattro caratteri molto diversi tra loro, per una storia intrigante che prende tutto: politica, amore, tradimenti, Storia…
Too Much - Netflix
Una delle commedie romantiche più originali viste quest’anno, Too Much è il primo lavoro che Lena Dunham (Girls) ha creato per Netflix. La serie ha come protagonista la giovane newyorchese Jessica (Megan Slater) che, dopo essere stata lasciata da quello che lei riteneva l’amore della sua vita, decide di accettare un lavoro a Londra. Una volta trasferitasi qui conosce Felix (Will Sharpe), un musicista indie squattrinato e familiarmente incasinato, con cui inizia una speciale storia romantica. Lena Dunham è bravissima a raccontare i sentimenti oggi, tra attrazione, complicazioni della vita adulta e tenerezze.
The Beast In Me - Netflix
Miniserie con Claire Danes nei panni di Aggie Wiggs, una scrittrice premio Pulitzer in pieno blocco creativo dopo la tragica scomparsa del figlio in un incidente stradale e la rottura con la moglie. Quando accanto a lei si trasferisce a vivere Nile Jarvis, interpretato da Matthew Rhys, un affascinante e inquietante magnate immobiliare accusato dell’omicidio della moglie, Aggie incomincia a ritrovare gli stimoli per tornare a scrivere. Il suo obiettivo iniziale è quello di smascherare Jarvis, ma i due rimarranno presto intrappolati in un gioco di caccia senza fine che metterà in discussione la moralità di entrambi. Una delle serie più oscure viste quest’anno.
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Le serie tv più viste (e googlate) del 2025

La fine dell'anno si avvicina, ed è il momento di tiare le somme. Se c’è una cosa che ogni dicembre ci incuriosisce è scoprire quali siano state davvero le serie tv più viste del 2025 - quelle che hanno monopolizzato le nostre ricerche, acceso discussioni infinite nei gruppi WhatsApp e riempito i social di teorie, meme e confessioni notturne.
Come sempre, a fare ordine tra intuizioni e percezioni arriva Google, che anche quest’anno ha pubblicato l’elenco dei titoli che hanno registrato il maggiore incremento nelle ricerche. Una bussola preziosa per rileggere dodici mesi di intrattenimento e capire quali storie ci hanno davvero catturato, emozionato o semplicemente tenuti incollati allo schermo.
Un ritratto autentico dei nostri trend televisivi: tra crime, saghe familiari, storie vere, revival e sorprese che non avevamo visto arrivare.
**Ecco cos'abbiamo cercato di più su Google nel 2025**
Le serie tv più viste (e googlate) del 2025
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1. Monster: La storia di Ed Gein
Al primo posto di gran parte delle classifiche 2025 troviamo Monster: La storia di Ed Gein, capitolo più recente della serie antologica creata da Ryan Murphy e Ian Brennan. Con la performance intensa di Charlie Hunnam nei panni del famigerato serial killer americano, la serie ricostruisce l’orrore reale con un taglio crudo e quasi documentaristico: dalla vita isolata nella fattoria rurale del Wisconsin agli atti indicibili commessi tra profanazioni di tombe e omicidi, fino all’eredità culturale dell’orrore che Gein ha lasciato al cinema horror. L’approccio non è solo quello del true crime, ma di una riflessione sul potere delle immagini e su quanto il male possa sedimentarsi dentro la memoria collettiva.
2. Squid Game
Una delle serie che continua a dominare le conversazioni (e le ricerche) è naturalmente Squid Game. Ora alla sua terza stagione, il fascino oscuro e tragico del gioco mortale ideato nella serie sudcoreana resta irresistibile. Il mix di tensione, critica sociale verso le disuguaglianze e metastasi dell’avidità umana, unito a una narrativa spietata, lo rendono un titolo che si fa riscoprire a più riprese, stagione dopo stagione, binge dopo binge.
3. Adolescence
Nel segno delle nuove generazioni fa capolino Adolescence, una serie che indaga il passaggio dall’infanzia all’età adulta, con tutte le sue fragilità, domande e momenti di rottura. La serie scandaglia dinamiche familiari, sullo sfondo di un omicidio e di dilemmi contemporanei, mostrando come la crescita non sia mai lineare ma fatta di ferite, scoperte e riscatti interiori.
4. M – Il figlio del secolo
Con M – Il figlio del secolo ritroviamo l’Italia delle radici, delle lotte e delle ambizioni. Questa serie narra l'ascesa di Benito Mussolini al potere, dall'inizio del movimento fascista nel 1919 fino al discorso del 3 gennaio 1925 dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti, che segnò l'inizio della dittatura. La sua forza? Un cast solido, una sceneggiatura che non fa sconti e un ritmo che trascina fino all’ultima scena.
5. Il Gattopardo
Un titolo che suona familiare anche a chi non ama la serialità: Il Gattopardo. Ispirata al grande classico letterario, questa versione televisiva (con Deva Cassel, Saul Nanni, Kim Rossi Stuart e Benedetta Porcaroli) ha conquistato una nuova generazione, capace di rivalutare la grande epica del passato. Tra costumi, rivalità familiari, intrighi e passioni, la serie ha portato sullo schermo un pezzo di storia italiana, facendoci riscoprire il fascino di un tempo lontano e di drammi antichi, ma sempre attuali.
6. Ginny & Georgia
Dall’intimità familiare agli equilibri fragili dell’adolescenza: Ginny e Georgia continua a essere una delle serie più cercate. Con la storia di madre e figlia che cercano di ricostruirsi una vita in una nuova città, la serie esplora temi come identità, segreti del passato, amore, slanci e fragilità. È per molti un racconto generazionale ma anche un modo per parlare di lotte interiori, relazioni complicate e scelte difficili, con un tono sincero e diretto.
7. L’estate nei tuoi occhi
Se cercate un titolo leggero e romantico, L'estate nei tuoi occhi potrebbe essere la serie perfetta. Basata sull’omonima serie di romanzi, la storia segue Belly, una ragazza che ogni estate ritorna nello stesso luogo, ma che quell’anno sente che nulla sarà come prima. Tra amicizie, amori complicati e primi grandi turbamenti, la serie ha conquistato un pubblico giovane ma anche molti spettatori più maturi, sensibili al fascino del primo amore e alle sue incertezze.
8. Il mostro di Firenze
Tra le serie tv più viste (e googlate) dell'anno, c'è Il mostro di Firenze, che torna a scuotere la memoria collettiva con una narrazione drammatica di cronaca nera. Per molti spettatori, la serie rappresenta un modo per (ri)guardare in faccia una storia tragica, per interrogarsi su verità, giustizia e ospitare il dolore senza spettacolarizzazione, ma con rispetto e attenzione. Il fascino - o forse la necessità - di capire ancora.
9. ACAB – La Serie
Derivato dal film cult di Stefano Sollima, ACAB - La Serie è riuscito a riprodurre le tensioni sociali, il conflitto, le contraddizioni del presente con una potenza che pochi altri titoli riescono a eguagliare. Crudo, diretto, senza filtri: è una serie che non concede sconti, capace di far discutere, riflettere e spesso pure arrabbiare. Ideale per chi non vuole solo intrattenimento, ma desidera interrogarsi sul mondo contemporaneo.
Tutto quello che ho
Chiude la classifica delle serie più viste dell'anno Tutto quello che ho, serie che affonda le sue radici nel desiderio di raccontare vite ordinarie, drammi quotidiani, fragilità e speranze. La trama racconta le vicende della famiglia Santovito: l'avvocatessa Lavinia e il poliziotto Matteo, e i loro due figli, Camilla e Roberto. La loro vita viene sconvolta dalla misteriosa scomparsa e successivo ritrovamento del corpo della loro figlia Camilla.
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Le serie tv più belle da vedere su Netflix questo mese

Le serie tv da vedere su Netflix sono ormai fonte non solo di piacere e relax ma anche di meme e citazioni, che le mettono alla base di una cultura popolare impossibile da ignorare.
Ecco perché è importante tenersi aggiornati sui nuovi titoli e su quelli che stanno conquistando i cuori del mondo.
** Cosa guardare su Netflix: catalogo aggiornato **
Se sfogliare il gigantesco catalogo in costante aggiornamento vi rende difficile la scelta, siete nel posto giusto: sono alcuni anni che ogni mese aggiorniamo una lista di serie tv da vedere su Netflix, per accontentare i gusti di tutti.
Sfogliate la gallery per leggere le trame e scoprire quante stagioni sono disponibili, tenendo presente che le prime che troverete sono anche le ultime a essere state caricate - e dunque le più nuove o addirittura in uscita - mentre man mano ci saranno i titoli già presenti a catalogo.
Serie TV da vedere su Netflix
In tempo per le feste arrivano in streaming due titoli italianissimi: il dating show L'amore è cieco Italia, con Benedetta Parodi e Fabio Caressa, e la commedia Sicilia Express con Ficarra e Picone.
Non solo: dal 18 dicembre in streaming anche la quinta stagione di Emily In Paris, che vede la nostra eroina alle prese con nuove avventure e amori romani. Da recuperare assolutamente se non l'avete mai vista anche Killing Eve, la serie d'indagine con Sandra Oh e Jodie Comer, che arriva in streaming su Netflix con tutte e quattro le sue stagioni.
Non è finita: il 26 dicembre saranno disponibili le puntate dalla 5 alla 7 di Stranger Things 5, prima del grande finale di stagione (e di serie) dell'1 gennaio 2026.
Ricky Gervais, invece, chiuderà il 2025 con il suo nuovo show Ricky Gervais: Mortality.
I titoli da recuperare
The Beast In Me Con Claire Danes e Matthew Rhys la serie è un thriller psicologico che ha come protagonista una scrittrice di fama mondiale che si ritira a vita privata dopo la morte del figlio. Quando un misterioso magnate immobiliare si trasferisce nella casa accanto accanto alla sua, la donna inizia ad esserne ossessionata, tanto da scrivere un libro su di lui e sulla scomparsa di sua moglie.
Mrs Playmen La serie con Carolina Crescentini racconta la vera storia di Adelina Tattilo, che si trova a dirigere la famosa rivista negli anni '70, dopo la scomparsa del marito. Sfidando la morale comune del tempo e aprendo un dibattito sul corpo e sull'erotismo, Adelina è stata un'avanguardista e una donna molto attiva sul piano dell'emancipazione femminile.
The Great È arrivata finalmente in streaming su Netflix questa folle serie in costume con Elle Fanning e Nicholas Hoult. Ispirata alla vita di Caterina la Grande di Russia, donna determinata e colta, la serie racconta come Caterina prese il potere organizzando un colpo di stato ai danni del marito cialtrone e rozzo, l'imperatore Pietro III.
** 5 serie tv brevi da vedere su Netflix tutte d'un fiato **
** Le migliori serie tv del 2024 **
Di queste e di tanto altro che vale la pena vedere trovate le trame nella gallery qui sotto.
** Le più belle serie tv romantiche su Netflix **
** Le migliori serie tv poliziesche su Netflix **
Serie tv da vedere su Netflix
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I film più belli da vedere su Netflix questo mese

I film da vedere su Netflix che potremmo definire imperdibili sono davvero tantissimi e in costante aggiornamento. Se poi aggiungiamo quelli che pur non essendo imperdibili ci permettono di passare una bella serata o un viaggio in aereo allora la scelta diventa davvero ardua, vista la vastità del catalogo.
Per aiutarvi a districarvi nell'ampia offerta di film su Netflix che meritano di essere visti, di mese in mese aggiorniamo una selezione dei migliori film da vedere tra tutte le novità in catalogo, indicandovi quello che vale la pena guardare (o recuperare).
** I più bei film tratti da storie vere da vedere su Netflix **
** I film romantici più belli da guardare su Netflix **
Commedie, drammi, thriller psicologici o politici: tra nuove uscite cinematografiche, produzioni originali Netflix da non perdere e vecchi film cult disponibili sulla piattaforma, ecco la nostra selezione.
I più bei film da vedere su Netflix
I titoli da recuperare
Da recuperare poi nel caso l'aveste perso c'è sicuramente Frankenstein, il nuovo e attesissimo progetto di Guillermo del Toro, che porta sullo schermo la celebre creatura nata dal romanzo di Mary Shelley. Al centro, Victor Frankenstein (interpretato da Oscar Isaac) scienziato geniale, ambizioso e narcisista, che nel tentativo di superare i limiti della natura dà vita a un essere mostruoso e a una condanna eterna. Con Jacob Elordi, Mia Goth e Christoph Waltz, il regista de La forma dell’acqua e Il labirinto del fauno firma un adattamento dal fascino gotico e struggente, dove la mostruosità non è mai solo quella che si vede.
** I più bei film tratti da storie vere da vedere su Netflix **
Sfogliate la gallery per le trame: i primi titoli sono quelli aggiunti più di recente, andando avanti ci sono quelli già in streaming da tempo.
(Sfogliate la gallery)
Film da vedere su Netflix
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** I migliori film per ragazzi in streaming su Netflix **
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