Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì si sono denunciati a vicenda

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì non hanno intenzione, almeno per il momento, di fare pace.
Dopo la furiosa lite avvenuta fuori da un ristorante sull’Aventino a Roma, l’attrice e il regista sono passati alle denunce.

Ramazzotti, infatti, si sarebbe presentata dai carabinieri martedì sera per querelare l’ex marito. Il giorno dopo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stato Virzì a presentarsi in caserma per mettere a verbale l’accusa di lesioni e violenza privata. “Sono stato aggredito e colpito”, ha detto il regista.

Nella sua versione dei fatti, lo scontro, degenerato in graffi e pugni, sarebbe iniziato dopo che Virzì si è rivolto alla figlia undicenne che era a cena con Micaela Ramazzotti e il compagno Claudio Pallitto.

Una rispostaccia di quest’ultimo avrebbe generato la scintilla. Motivo per cui Pallitto potrebbe finire indagato.

In realtà, quando si era diffusa la notizia della lite, Paolo Virzì aveva diffuso una nota che sembrava conciliante: “Non ho mai parlato nella mia vita professionale di fatti privati e non voglio cominciare adesso. Desidero solo, in questo doloroso frangente ribadire che Micaela Ramazzotti è stata per me una donna importantissima, la madre di due miei figli e un’attrice di straordinario talento protagonista di film da me molto amati. Confido che troveremo tutti il modo di risolvere questo incidente”.

Sicuramente meno propensa alla tregua, almeno per il momento, Micaela Ramazzotti: ""Non intendo entrare nel merito di vicende che, sono certa, verranno chiarite dalle Autorità giudiziarie a ciò preposte. Non resto sorpresa dall'affannoso tentativo di Paolo di voler preservare solo la propria immagine pubblica. D'altra parte, ha sempre tenuto più a quella che alla serenità della propria famiglia e dei propri affetti o presunti tali", ha detto all'ANSA.