MFW Day 1: il meglio del primo giorno di sfilate PE 2024
La tanto attesa Milano Fashion Week ha aperto ufficialmente i battenti, con tanti show e appuntamenti imperdibili, che ci hanno fatto respirare un po' di quell'atmosfera primaverile che sta sfilando in passerella, nonostante il grigiore di Milano. Una schedule serratissima che, a partire da oggi fino a lunedì 25, ci terrà compagnia con nomi prestigiosi del fashion system e alcune new entry attesissime.
Per rimanere sempre aggiornati sulle novità più interessanti della Settimana della Moda, non perdetevi il nostro recap day by day! Ecco il racconto della prima giornata di sfilate.
Alberta Ferretti tra equilibri sottili e contrasti
La leggerezza è parte da sempre del linguaggio di Alberta Ferretti, che questa stagione porta in viaggio tutta una serie di linee: righe, nastri, reti, intagli. La collezione ha una doppia anima: da un lato concreta e pragmatica, dall’altro delicata e sognante, in entrambi i casi presente e seducente. Il viaggio si apre con una serie di camicie e pantaloni in cotoni freschi esaltati dal ritmo di righe decise su sfondi azzurri. Si accompagnano a tailleur dai pantaloni larghi e le giacche costruite. La silhouette è fluida e verticale, cortissima oppure lunghissima, senza mezze misure. Le tasche sono elemento decorativo e insieme funzionale, poggiate sui fianchi come baschine o cinture. Le femminilità soft di sempre acquista però una nuova sensualità. Catene intrecciate aprono oblò e segnano scollature, mentre coulisse e tiranti consentono di adattare le forme sul corpo, di scoprirlo in modo più o meno deciso, lasciando in vista lembi di pelle.
Nastri di seta che danzano e si intrecciano sul corpo in un disegno di puro ritmo che prosegue sulle borse e sulle scarpe dalle zeppe a cuneo. Le stampe floreali aggiungono una allure pittorica e sensuale all’amalgama di georgette, popeline, tela di lino e seta: materiali naturali esaltati dalla palette di toni caldi e neutri punteggiati da note di corallo e amarena. Una visione di leggerezza e movimento, affermazione definitiva di una femminilità mai statica.
Etro e il viaggio nel posto che non c'è
Un posto che non c’è, che non esiste. Un posto possibile, però, almeno con l’immaginazione. Etro presenta Nowhere, l’altrove che diventa tangibile, e con esso il rovesciamento di ogni regola ferrea, di ogni pensiero razionale, di ogni consequenzialità logica.
Un luogo in cui la mente del designer ha dato vita ad una sfilata colma di riferimenti e dettagli diversi. Il brand infatti apre la sfilata proprio così, attraverso un mix&match colorato e incontrollato. Colletti ben in vista, giacche di pelle, oversize, trasparenze e occhiali da sole bold accompagnati da altri accessori come le borse Vela e le collane a catena dorate.
Diesel
Questa é la sfilata Diesel concentrata sul momento, con un effetto consumato spesso unico per ogni capo, elaborato in modo originale! Il jersey cucito che è stato bruciato aleatoriamente, unito ad altro jersey e poi consumato, mentre i jeans sono accoppiati con la mussola, come se fossero racchiusi in essa.
Su altri capi, il camouflage "bruciacchiato" viene stampato dall'interno con camouflage, come nel caso di una felpa con cappuccio e dei pantaloni. I jeans in denim devoré e le giacche sartoriali sono stampate all'interno in gessato, i top-reggiseno, i jeans e i mini-abiti in denim devoré impreziositi da cristalli, sono stampati all'interno con incantevoli fiori.
L'effetto distressed é ancora piú evidente nelle maglie jacquard trattate al rovescio in indaco per ricordare il denim vissuto. I loro fili non vengono tagliati, come per le scalette delle ragnatele, su cardigan, top e vestiti.
L'intimo è tutto incentrato su top trasparenti e abiti con linee di cucitura per un reggiseno e un perizoma. Alcuni hanno le ruches, con versioni anche in nero e metallizzate. Le cuciture dell'intimo spiccano con colori a contrasto, ma diventano poi dello stesso tono, per un vestito in lurex dorato che ricorda le statue da premiazione Holliwoodiana. Gli smoking da red carpet quasi scompaiono grazie al devoré, mentre il drappeggio di jersey degli abiti spunta dai top-reggiseno, o dal fianco.
I tacchi con i laccetti D-Vina Charm hanno stampe di manifesti cinematografici, mentre le collane girocollo e i braccialetti sono come tatuaggi, e gli occhiali da sole Diesel Eyewear, in collaborazione speciale con Essilor Luxottica, hanno montature da star del cinema in pregiato metallo e avvolgenti modelli in acetato.
Antonio Marras fonte inesauribile di storie e sogni
"Io uso la moda per raccontare e l’ho imparato andando al cinema", così Antonio Marras porta ancora una volta sulle passerelle racconti eccezionali con rose, onde e stampe acquellate e fanè.
Racconta di esistenze eccezionali e di straordinaria normalità, tra kaftani evanescenti e ondivaghi, abiti couture, vestaglie, tailleur sartoriali strizzati in vita, look maschili over, spolverini, pencil skirt, tubini e abiti da grand soirèe drammatici e divini. Ci sono inoltre abiti croccanti dai colori dei macaron, pizzi chantilly, valenciennes, macramè, intarsi, ricami, perline, paillettes tutte a ruches, tulle plissè e flocckati, pied de poule, vichy, prince de galles, pois e righe, gessati e damaschi.
Fendi omaggia la Città Eterna
Per la nuova collezione Kim Jones si ispira al suo film immaginario su Roma. L'idea è quella di un'esplorazione e senso di dualità che si ritrova in tutta la collezione. Ed ecco la bellezza di Roma riflessa in nuance marmoree dei palazzi più antichi, l'oro che bilancia l'azzurro e l'arancio dei tramonti sul Tevere, cornicioni che diventano fasce larghe applicate ai lunghi tubini e che pendono dalla vita in giù. La dualità continua in oblò che spezzano il minimalismo di dolcevita e la F di Fendi che diviene un elemento grafico di grande impatto sui capispalla. La tradizionale cintura a tendina dei pantaloni è ripiegata per rivelarne la costruzione, mentre slip dress in seta entrano a far parte dell'abbigliamento da giorno.
Marco Rambaldi e il concetto di libertà
Con la sfilata Malafemmina, Marco Rambaldi affronta il concetto di libertà, partendo da ciò che è stato per arrivare a ciò che sarà. Per questa Spring/Summer 2024 Malafemmina, trasforma in positivo un termine nato come dispregiativo.
La malafemmina di Marco Rambaldi si muove liberamente tra le lenzuola di raso e la volontà di
conquistare il mondo, è pronta a fare qualsiasi cosa per la libertà e una vita migliore, non teme di essere una creatura al di là del genere. È uomo e donna allo stesso tempo.Sempre dall’immaginario del sud Italia nasce lo jacquard sviluppato sul denim che disegna un’istantanea di foulard decorati di frange e in movimento. Lo stesso movimento risalta e si concretizza nella maglieria e negli uncinetti dove oltre al punto di catene a cuori introdotto la scorsa
stagione, predomina la frangia che diventa elemento decorativo e strutturale dei capi.
Rambaldi in questo estivo ha portato in passerella un luogo ibrido, dove possiamo essere altro, diversi, liberi. Un luogo di seduzione dove i confini si sfumano. La luce del sole viene filtrata attraverso i nostri uncinetti e crea un ombra romantica sul tulle di nylon riciclato. Una delle stampe più caratteristiche della collezione è invece quella dei ciondoli, che unisce elementi della religione cristiana come i crocifissi mixati con simboli dell’amore, della sfera profana ed emotiva dell’essere umano.
© Riproduzione riservata