Nobile 1942: ritorno all'essenza
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Nel panorama della profumeria italiana d'altissimo artigianato spicca il nome di Nobile 1942. Note distillate secondo tradizione, accordi olfattivi eccellenti, confezioni di raffinata fattura. Ecco un profumo come si deve
Nel panorama della profumeria italiana d'altissimo artigianato spicca il nome di Nobile 1942. Note distillate secondo tradizione, accordi olfattivi eccellenti, confezioni di raffinata fattura. Ecco un profumo come si deve
Ci sono uomini che si radicano nel gusto del bello e i loro frutti sbocciano e maturano nel tempo attraverso figli e nipoti. Così è stato per Umberto Nobile, rappresentate delle fragranze più fini già dai primi anni '30 del secolo scorso e dal 1942 punto di riferimento per i nasi più esigenti, con quella sua bottega gremita di boccette e flaconi dei marchi più prestigiosi. Due generazioni dopo, forte di tanta eredità, il nipote Massimo Nobile sente che la memoria può tornare a farsi presente.
Insieme con la moglie Stefania Giannino, nel 2005 Massimo pone a battesimo il suo Nobile 1942 con una vocazione ben precisa e controcorrente. No al sintetico, sì alle essenze naturali di prima scelta e distillate come si faceva una volta. No alla monotonia di un odore chimico che resta immutabile e senz'anima, sì ad una profumazione che vesta la persona come un abito su misura e ne condivida sulla pelle i brividi, gli umori, gli istanti di imprevedibile intensità.
Nel laboratorio di Genova la realizzazione di un profumo artigianale richiede anche un anno. Gli ingredienti si lasciano macerare, si distillano, colano attraverso l'imbuto senza fretta e infine si amalgano tra loro pur conservando la loro squisita intensità. Niente è più essenziale al lusso quanto una paziente, amorevole attesa.
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