Milano Moda Uomo: il "best of" della fashion week targata Primavera Estate 2024
27 sfilate e oltre 50 appuntamenti tra presentazioni, opening ed eventi: questi i numeri dell’ultima edizione della Milano Fashion Week Men’s Collection appena giunta al termine. A generare un hype particolare intorno alla cinque giorni dedicata alla moda maschile sono stati nomi di rilievo come Valentino - che ha scelto di tornare sulle passerelle meneghine, dove la maison debuttò con l'uomo nel 1985 - ma anche Etro, Giorgio Armani, Dolce & Gabbana e gli altri big brand del Made in Italy, insieme a giovani talenti e stilisti emergenti, come Marcello Pipitone, Jordanluca e - non ultimo - Magliano. Recentemente insignito del premio Karl Lagerfeld al LVMH Prize, il designer bolognese ha portato sulla catwalk un guardaroba fatto di tute workwear, giacche antivento e completi rilassati. «Fondamentalmente si tratta di prendere con selvaggia ironia un ideale stereotipato di virilità, pasticciando con i fondamenti del guardaroba classico». Questo l’assunto con cui è solito spiegare l’essenza del suo brand.
La ricerca di una nuova mascolinità, libera da imposizioni o costrizioni stilistiche, ha fatto da fil rouge alla maggior parte delle proposte per la prossima stagione. A partire proprio da quella del già citato Valentino. Pierpaolo Piccioli, alla direzione creativa della casa di moda capitolina, ha incentrato l’intera collezione sulla ridefinizione dei codici sartoriali tradizionali. Lo show, andato in scena nei giardini dell’Università degli Studi di Milano Statale in apertura di calendario e intitolato “Valentino The Narratives”, ha visto protagonista una serie di pezzi raffinatissimi e senza tempo ma sapientemente attualizzati nelle linee, nella scelta dei tessuti e in quella dei colori. «La trasformazione del contesto può cambiare la percezione - ha asserito Piccioli - e la couture, un tempo simbolo di potere e successo, può ora essere indossata da una nuova generazione, che cerca di esprimere la propria individualità».
L’individualità è anche al centro del menswear firmato dall'ormai collaudatissimo duo Miuccia Prada-Raf Simons. Punto di partenza per la nuova stagione, la camicia: la sua struttura e i suoi dettagli diventano la base per abiti, impermeabili e indumenti tecnici. Ogni costruzione è stata ripensata e reinterpretata secondo la costante consapevolezza del corpo che si muove libero.
Tradizione ed evoluzione: queste le keyword al centro del defilé di Dolce & Gabbana, giocato sui capi iconici che hanno fatto la storia del brand. «Quello di concentrarsi sullo stile è un percorso che abbiamo iniziato da un anno, perché sui social siamo tempestati di immagini che sono una il contrario dell'altra e ciò crea una gran confusione e insicurezza», hanno raccontato i creativi. «Per questo abbiamo ripreso i nostri codici, a partire dalla sartorialità, che è eterna, perché una bella giacca o un pantalone ben tagliato non passano mai di moda».
A proposito di moda timeless: Gucci ha celebrato i 70 anni dell’emblematico mocassino con morsetto attraverso una mostra immersiva presso lo Spazio Maiocchi; curata da Alessio Ascari - a capo della galleria - e realizzata con il contributo di artisti contemporanei internazionali, l’esposizione ha fatto da cornice alla Collezione Uomo Primavera Estate 2024, l’ultima prima del debutto di Sabato De Sarno alla direzione artistica brand, previsto per il prossimo settembre.
A dominare quasi ovunque è l’idea di un lusso decontratto, semplificato, privo di eccessi. Una voglia di “normalità” che trova la sua massima espressione nelle giacche leggere, fluide, comodissime. Come quelle viste da Armani, più lunghe e più larghe del solito, frutto di un’eleganza «che accarezza il corpo», per usare le parole di Re Giorgio.
Ma tra i must indiscussi della nuova stagione ci sono anche i bermuda. Li abbiamo visti ovunque: da Neil Barrett (ampi e con riga centrale) a JW Anderson (sportivissimi e in cotone melange), da Etro (lunghi fin sotto il ginocchio) a Zegna (in lino freschissimo), fino a DSquared2 (in denim delavé).
Ai fratelli Dean e Dan Caten va il merito di averci regalato uno dei fashion moment più irriverenti e divertenti di questa edizione: i designer hanno assoldato nientedimeno che il re del porno, Rocco Siffredi, per interpretare il ruolo di regista in quello che è apparso in tutto e per tutto come il set di un film hard Anni '80: nella camera da letto di una lussuosa villa di Palm Beach è andato in scena un mix di essentials dal gusto preppy e dettagli audaci. Special guest, l'attrice Julia Fox.
Ma gli highlights degni di nota che la fashion week ci ha regalato nei giorni scorsi sono stati davvero tanti. Per scoprire tutte le novità della prossima stagione sfogliate la gallery!
Milano Moda Uomo: tutto il meglio delle collezioni Primavera Estate 2024
...
Ph Credits: Getty Images
© Riproduzione riservata