Gucci Autunno Inverno 2023: ritorno ai Duemila
La nuova Gucci-gang, quella formata dal team creativo "orfano" dopo il divorzio tra la Maison e Alessandro Michele, si porta a casa uno show centrato, che mette insieme passato e presente regalandoci però anche un assaggio di quello che potrà essere il futuro del marchio italiano.
In attesa del debutto di Sabato De Sarno alla direzione creativa, che avverrà il prossimo settembre, è stata la squadra di designer del marchio italiano a dare vita a una collezione dal gusto nuovo, fatta di piccole citazioni delle collezioni recenti e evocazioni che vanno colte un po' più indietro negli anni.
Il focus della collezione Autunno-Inverno 2023 è l'heritage e, in particolare, il gusto Gucci di un particolare momento storico, quello a cavallo tra gli anni '90 e il primo decennio dei 2000.
E non servono le note di I'm a slave for you (sì è successo davvero, Britney Spears come colonna sonora di una sfilata Gucci) per tradirne l'intento.
Traspare dalla primissima uscita la volontà di ripescare il linguaggio erotico e glamour di quegli anni e di trasportarlo ai giorni nostri, rivisitandolo in chiave contemporanea con una nuova lettura: quella che ogni singolo elemento del team Gucci può dare in base alla propria esperienza all'interno della Maison.
Sopra: il team creativo di Gucci durante l'uscita finale. Credits: Getty Images
Jeans over, trasparenze e loghi che ritornano
Accanto ai maxi capispalla in pelliccia, che ci legano ancora all'immaginario promosso nelle ultime stagioni, compaiono look straordinariamente semplici, quotidiani: i jeans, oversize, abbinati a una camicia e a un trench o a un maxi blazer (con un attitude che ricorda tanto il Celine senza accento di Hedi Slimane). Non c'è da accomodarsi su questo slancio "normcore", perché trasparenze, effetti cut-out e silhouette iper femminili ci riportano subito all'aspetto più scenico e sensuale della collezione, che culmina nella lingerie e nell'harness che rievocano il celebre perizoma micro con logo doppia G.
Photo credits: Press Office
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Logo che ritroviamo come fibbia, sulle cinture, e che sembra riprendere alla perfezione il disegno di quasi vent'anni fa. Lo ritroviamo anche sul bra, non minimal ma ridotto al minimo, che apre la sfilata proprio come prima uscita. D'impatto, di totale rottura con il passato più recente.
Photo credits: Getty Images
Il ritorno delle supermodel
I casting degli ultimi anni avevano ampliato lo sguardo mettendo l'accento sulla diversità, sulla varietà e sulla singolarità di ogni individuo, principi molto cari all'ex direttore creativo Alessandro Michele. Oggi invece abbiamo visto tornare in passerella volti noti, non ai livelli della Gisele Bundchen dei primi anni 2000 celebrati dalla collezione, ma comunque compagne di questa sulle catwalk di Tom Ford: Guinevere Van Seenus e Amy Wesson, ad esempio, affiancate da altri nomi noti e rilevanti in questi ultimi dieci anni, come Julia Nobis, Hanne Gaby Odiele e Stella Lucia Deopito.
In alto: Hanne Gaby Odiele e Sara Blomqvist. Sopra la modella Julia Nobis. Credits: Press Office
Sopra da sinistra: Kiki Willems e Stella Lucia Deopito. Credits: Press Office
I Maneskin, Dakota Johnson e le altre celebrities in prima fila
Front row ricco di star e di affezionati ambassador del brand: dai Maneskin a Dakota Johnson e Jodie Turner Smith e Florence, i nomi preferiti da Gucci non si sono fatti attendere. Scoprite nella gallery chi c'era, in prima fila, ovviamente con un total look studiato per l'occasione.
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