The Next Era: la collezione Dior tra tradizione e futuro, artigianato e tecnologia
La sfilata Dior Autunno Inverno 2022 – 2023 disegnata da Maria Grazia Chiuri collega la storia di Dior al nostro presente che, in un continuo processo di transizione non dimentica però i capisaldi della Maison.
L’intento della designer di inaugurare un nuovo capitolo della narrazione Dior è rappresentato nella scelta dell’ambientazione ispirata al lavoro dell’artista Mariella Bettineschi dal titolo The next Era. Il Musée Rodin si popola di ritratti femminili curati dall’artista che reinterpreta grandi classici, come la Fornarina di Raffaello o La Dama con l’Ermellino di Leonardo: i loro occhi simboleggiano un punto di vista inedito da cui guardare la donna, rimettendo in questione il loro essere guardate e giudicate nel loro modo di presentarsi al mondo.
La scenografia ha dato impulso alla creatività della Chiuri e alla sua volontà di rielaborare il rapporto tra corpo e abito attraverso nuove tecniche sartoriali. Le modelle camminano in passerella con vestiti drappeggiati e acconciature che richiamano le stesse madonne rinascimentali dei quadri esposti. Le citazioni artistiche sono visibili in molti capi della collezione, come i maglioni ricamati e i pantaloni con delicate stampe floreali.
In un gioco di sovrapposizioni contrastanti e di giochi di rinnovamento vediamo sfilare abiti da sera e chiodo da biker, tubini neri abbinati a lunghi guanti da motociclista, calzini sportivi abbinati a decolléte dal tacco midi insieme alla celebre Bar Jacket; per l’occasione questa è rielaborata dalla direttrice artistica in versione piumino imbottito con sistema di regolazione termica, sistema ideato grazie all’uso di tecniche avanzate messe a punto dai laboratori di D-Air lab.
Cinture con le tasche, corsetti con lacci regolabili incorporati ai trench, sono pensati dalla Chiuri come elementi trasformativi della nuova donna Dior il cui corpo è avvolto dai capi senza però che questi siano un impedimento.
Un top emblematico recita The next Era, simbolo della nuova collezione, accompagnato da spezzati tartan e denim declinato in versione completo giubbino pantalone e maxi trench. La collezione presenta sul finale abiti da sera eterei in seta plissé che quasi contrastano con la l’aspetto ribelle dei look precedenti creando però un filo continuo della narrazione stilistica.
Non mancano in passerella gli accessori, tra cui l’iconica borsa Lady Dior. Chiamata così in onore di Lady Diana nel 1995 diventa uno specchio del cambiamento moderno: la Chiuri infatti ne realizza una versione in pelle nera lucida dal profilo leggermente bombato, un aspetto più trasgressivo rispetto la versione originale ma più versatile e dinamica, adatta ad un uso quotidiano.
La moda contemporanea è in continuo cambiamento e Maria Grazia Chiuri è riuscita ad unire epoche diverse instaurando un profondo dialogo tra la tradizione del passato e la tecnologia di un futuro che, ancora oggi, è tutto da scoprire.
Credits: Cover Laura Sciacovelli - Images: Courtesy of Press Office/ Getty Images
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