Giorgio Armani inaugura il capitolo Cruise con una sfilata uomo e donna che rende omaggio alla metropoli nipponica.
È andata in scena negli spazi del Museo Nazionale di Tokyo, il più antico di tutto il Giappone, la prima sfilata Cruise di Giorgio Armani.
Con “Insula” - questo il titolo della collezione co-ed (ovvero uomo e donna) presentata nell'edificio Hyokeikan del complesso museale - lo stilista aggiunge dunque un nuovo tassello alla storia del marchio, celebrando al contempo la capitale nipponica, ispirazione ricorrente all’interno dell’universo "armaniano".
Oltre a un'estetica improntata all'eleganza assoluta, ad avvicinare Armani al Giappone è il concetto di “insularità”, inteso non come isolamento, ma come consapevolezza del proprio valore e coerenza nel coltivarlo.
«Sono molto felice di tornare a Tokyo. È una città straordinaria ed evocativa dove il nuovo coesiste con l’antico, senza che ci sia alcuna contraddizione. È un luogo che mi affascina molto per la sua modernità e per la sua vita pulsante», ha dichiarato nel backstage dello show.

In passerella, sotto lo sguardo attento di un nutrito parterre di ospiti internazionali, testimonial e amici della Maison, si sono susseguiti look dal gusto mannish - composti da rigorosi tailleur, ampie camicie, pantaloni dalle linee morbide - e completi iper femminili minuziosamente intarsiati.


A dinamizzare la silhouette, liquida e verticale, bretelle e accessori a effetto tartaruga, inserti in pelle, decorazioni tridimensionali: i codici dello stile Armani si evolvono in accordo con i tempi, senza «facili concessioni a voghe inconsistenti».


Le mise da giorno cedono il passo alle sete slavate e ai motivi jacquard degli abiti da sera, enfatizzati da una palette che rimanda a paesaggi tipicamente insulari, spaziando dalla gamma dei blu, al sabbia e alle nuance della terra. Cromatismi vibranti che ritroviamo anche nelle proposte dedicate all’uomo.

Una formalità morbida delinea i completi maschili doppiopetto e i blazer in suede, a cui si alternano capi in maglia e pantaloni dal piglio più rilassato, giacche aviator e caban in pelle dal collo sciallato.


Il tailoring decontratto ma lineare scandisce l’intera collezione, a sottolineare quel gusto per l’essenzialità che lo stilista condivide con la cultura del Sol Levante.
Armani Cruise 2020: i look più belli visti in passerella
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Ph. Credits: Press Office/SGP
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