AltaRoma: antologia dei nuovi talenti
Fotogallery AltaRoma: antologia dei nuovi talenti
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Roma capitale? Sì, della moda che premia la creatività giovane. L'appuntamento di AltaRoma raduna i migliori designer dell'ultima generazione. Per offrire una vetrina privilegiata agli orientamenti più attuali
Roma capitale? Sì, della moda che premia la creatività giovane. L'appuntamento di AltaRoma raduna i migliori designer dell'ultima generazione. Per offrire una vetrina privilegiata agli orientamenti più attuali
Già da subito Silvia Venturini Fendi era stata chiara: largo ai giovani. Dopo quasi tre anni di presidenza, AltaRoma mantiene le promesse. Le più giovani e stimolanti del panorama italiano, quelle che dettano tendenze e destano dal sopore di dame nostalgiche e retorici fasti. Nomi più noti, meno noti, accomunati dalla bravura e dalla qualità delle creazioni. Il bello di Roma che si apre alla moda, della maestà papalina di S.Spirito in Sassia che si accorda per contrasto alle processione modaioli delle sfilate, è davvero difficile a dirsi.
Passi dalle nicchie lignee con santi e profeti all'indiavolata passerella di Marcobologna ; dalla sacrestia alla discoteca, con la lunga teoria di ragazzacce che fanno del logo e della bigiotteria la loro unica religione. Ma la musica in pista la dettano sempre loro, Marco Giugliano e Nicolò Bologna, che con mano ferma e disciplinata stilizzano il trash da bassifondi e per miracolo lo rendono elegante. E nel tripudio di stampe esagerate e pizzi chantilly all'evidenziatore, tra un bolero di pelliccia e la felpa ricamata di strass, quel che resta è la precisione anatomica di una silhouette aderente e scattante. In barba a un trucido presunto, perché il cattivo gusto è la spezia di ogni stile riuscito- Diana Vreeland docet.
Sente in cuore tutte le note del violinista verde di Chagalle Soo Yung Cha di Suzanne Susceptible , secondo un'ispirazione sorta nelle sale del Gugghenheim di Bilbao, e ne trae un nuovo disegno che armonizza spigoli e dolcezze di volume. Giacche e citazioni del chiodo al femminile sfaldano i revers in pannelli di tessuto, alla maniera cubista, mentre la baschina incide con rigore e plasticità sulla bella gonna-pantalone soffice di flanella. L'impressione anche qui è di levità e pulizia, con la modesta civetteria di patchwork floreali.
Altrove è il viaggio a suggerire forme e fascinazioni. A ritroso, nei territori dell'infanzia e della terra natia, si spinge Andrès Caballero per San Andrès Milano . Con una felice deviazione dal sentiero che porta dritto dritto all'architettura modernista di Luis Barragàn. Ecco allora che le ampie gonnelle del folklore messicano si trasfigurano nei modelli in seta plissé, le geometrie del poncho si semplificano in triangoli e losanghe di colore puro.
Senza confini né mappe, all'incrocio ideale di culture e convinzioni estetiche, per Stella Jean si delinea la rotta di un esotico immaginario. I motivi navajo rimano con le geometrie delle coste africane, il cappotto monumentale delle steppe asiatiche con lo scialle rustico delle contadine amerindie, tutto secondo la logica della stratificazione di tessuto, della volumetria generosa, dell'entusiasmo primordiale di colore e ricchezza. A sventolare la bandiera europea? Una bombetta, di taglio anglosassone, calcata in testa con virile ostentazione.
Alle donne che corteggiano il guardaroba maschile pensa Andrea Provvidenza, con il riuscito esperimento di Lodental . Nome parlante per una freschissima riedizione del loden, icona senza età, che si è rifatto il trucco grazie a sagaci espedienti di stile. Resta la garanzia della migliore lana austriaca, a firma Leichtfried, ma i dettagli esprimono un sentire moderno e sofisticato: il taglio lasciato al vivo, la pieghevolezza dei bottoni in cuoio intrecciato, la palette accordata al gusto femminile. E di colore e luce si è valsa la presentazione nel complesso di Santo Spirito, con tecniche di proiezione in 3D di rara bellezza. Binomio di tradizione e avanguardia come sintesi del meritevole progetto.
Dulcis in fundo, la passerella che l' Accademia di Costume e di Moda riserva ai suoi neo-diplomati, ricca di spunti e allestita con impeccabile competenza. La giuria di esperti ha giustamente premiato il talento di Francesca Della Valle, che ha dato prova di padroneggiare tutte le possibilità dell'agugliatura. Capispalla eseguiti con puntiglio e padronanza, resi speciali da velluti che sfumano nel bouclé e vivaci gradazioni di colore.
© Riproduzione riservata
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