Alberto Guardiani Wallpaper Limited Edition: intervista a Rubina Guardiani
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In occasione del trentesimo anniversario dalla prima linea uomo, presentata a Pitti Immagine Uomo la capsule collection nata sotto la direzione creativa di Alberto Guardiani e Sebastien Clivaz, fashion director della testata inglese Wallpaper
In occasione del trentesimo anniversario dalla prima linea uomo, presentata a Pitti Immagine Uomo la capsule collection nata sotto la direzione creativa di Alberto Guardiani e Sebastien Clivaz, fashion director di Wallpaper
Alberto Guardiani e il direttore della testata inglese hanno radunato talenti molteplici per ricercare le proporzioni della calzatura perfetta. I rinomati sarti londinesi Thom Whiddett e Luke Sweeney hanno così contribuito alla progettazione dei modelli, con bordi ricamati a mano e impunture che sanno di artigianalità e tradizione.
Il tessuto per le tomaie è stato invece prodotto dall'azienda svizzera Schoeller, che ha svilluppato un innovativo filato idrorepellente e refrattario allo sporco. Infine alla coppia di grafici di Revenge is sweet, la francese Angelique Piliere e l'australiano Lee Owens, il compito di rifinire l'identità della collezione: otto splendidi modelli, nella duplice possibilità del mocassino e della classica stringata, in sei varianti di colore.
Abbiamo approfittato dell'esclusivo cocktail party di presentazione in Palazzo Gianfigliazzi a Firenze, nella serata del 14 giugno, per accostarci a Rubina Guardiani e rivolgerle alcune domande.
Come vivi la moda?
Con grande libertà, osservo e scelgo quello che mi piace senza prendermi troppo sul serio. Sono per le combinazioni a contrasto, specie tra materiali. Plastica sull'abito di fattura sartoriale.
Una tradizione vissuta in famiglia. Quanto è importante per dichiarare il valore del made in Italy?
In uno scenario in cui proliferano nuove aziende e si aprono mercati concorrenziali grazie a internet, avere alle spalle una storia di 60 anni fa la differenza. Non solo in termini di esperienza e know-how, ma soprattutto per la passione con cui ci si reinventa affrontando negli anni sfide inattese.
Cosa invidi al guardaroba maschile?
La semplicità del vestire e la scelta ridotta a pochi capi essenziali. Camicia, giacca, pantaloni.
L'elaborazione della capsule collection ha coinvolto personalità eccellenti nei rispettivi settori. Come hai vissuto questa singolare esperienza?
Con la soddisfazione di riconoscervi l'anima più vera di Alberto Guardiani. L'impostazione tutta sartoriale del duo britannico e l'avanguardia high-tech dell'azienda di filati svizzera insieme hanno ricreato quel binomio di tradizione e innovazione da sempre caro al nostro marchio. Mi piace poi ricordare il talento multiculturale dei grafici. Anche noi crediamo nella comunione di provenienze, culture e stili diversi.
Tra le proposte della capsule collection quale scarpa preferisci?
Senza dubbio il mocassino in verde. Perché amo il colore e l'ironia di chi osa l'insolito.
Come giudica Alberto Guardiani il mondo del web?
È una grande opportunità, una seconda vita che scorre in parallelo a quella offline. Internet permette di avere un riscontro istantaneo su chi ha comprato e cosa ha comprato, su chi ha letto di noi e come è arrivato a farlo. Inoltre è un mezzo che aiuta a stringere contatti in modo molto più informale, proprio come succede con i fashion blogger. A cui teniamo molto.
Ora un veloce botta e risposta. Tacco a spillo o ballerina?
Ballerina.
La città che ami.
New York.
La protagonista di una fiaba.
Alice nel paese delle meraviglie.
Un colore per la felicità.
Blu Guardiani.
Il libro sul comodino.
L'alchimista di Paolo Coelho.
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