Vera Wang presenta la nuova collezione di abiti da sposa creata per Pronovias
Nella primavera del 2021, Pronovias annunciava un accordo da sogno, una collaborazione con Vera Wang, la numero uno del bridal design, la maestra di stile che da più di trent'anni realizza i sogni di migliaia di spose al mondo. Per l'occasione l'avevamo incontrata, avevamo parlato della collezione e di come il mondo del wedding stesse prendendo le misure in un altro mondo, il nostro, che era dovuto scendere ai patti con la pandemia. Oggi, un anno e mezzo dopo, siamo tornati a parlare con lei e a farci raccontare cosa ci attende nella nuovissima collezione, in uscita nelle boutique Pronovias il 22 novembre 2022.
54 creazioni speciali che guardano in un'altra direzione rispetto a quelle del debutto: dal romanticismo viriamo verso un mood più giovane, rock'and'roll, essenzialmente libero. Ed è proprio su questa ritrovata libertà che Wang, attraverso tagli, materiali e accessori inaspettati, ha voluto mettere l'accento. E anche grazie alle sue nuove muse.
Vera Wang Bride 2023: com'è questa nuova collezione che hai creato per Pronovias?
Questa collezione è molto americana. Molto in stile Coachella, Burning man, molto hollywoodiana. Sono stata influenzata dal lavoro fatto con Hailey Bieber per le sue nozze. Ho creato l'abito non per la cerimonia ma per il party, e lei l'ha indossato con le sneakers. Negli USA è diventata una foto iconica: un abito così sexy è diventato ancora più cool indossato così. L'estetica di questa collezione si distacca dalla precedente, è molto GenZ, giovane. Esprime gioia, divertimento ed energia.
Il feeling di questa collezione è proprio questo: sono creazioni gioiose che fanno venire voglia di ballare.
Esattamente. Dopo la pandemia, dopo aver dovuto rinunciare a sposarsi, a rivedere i propri piani, le persone oggi hanno più voglia di stare insieme alle proprie famiglie, di fare una feste che dura di più.
Ci sono più passione e amore dietro a ogni cerimonia e non c'è più solo un abito: ce ne sono due, tre. Dall'abito da sposa siamo passati al concetto di wedding wardrobe, non solo per i matrimoni delle celebrities.
Nello shooting della collezione vediamo sneakers, stivaletti dalla suola chunky, ciabattine: sono solo elementi scelti per comunicare il mood contemporaneo alla collezione o è davvero il momento di sdoganare questi accessori anche per il grande giorno?
Assolutamente. Chunky boots in stile Prada, pumps altissime in stile Balenciaga, sono tutti modelli super cool. In questa collezione incarnano la libertà e la gioia di sposarsi. L'attitudine gioca un ruolo fondamentale: le spose possono correre, ballare, scatenarsi.
Lo scorso anno ci hai raccontato che la cosa più importante per te in questa collaborazione con Pronovias è di poter mantenere quelli che sono i tratti distintivi del tuo stile. Ma in questa collezione manca una delle tue firme: il colore nero. Come mai?
Non l'abbiamo ancora fatto, è solo la seconda collezione ma arriverà eccome! Uno dei miei primi abiti da sposa negli anni '90 fu un total black, già allora lo utilizzavo perchè l'ho sempre considerato avant-garde. Per me è un must da più di trent'anni, un'idea nata dall'intimo femminile, dall'idea che molte donne amano il nero come colore per la lingerie.
Le tue creazioni sono sempre un passo avanti e superano il concetto del trend: dove trovi l'ispirazione e qual è in questo momento la tua principale fonte di ispirazione?
Mi ispirano molto i film, l'arte ma anche ciò che avviene nella società mi spinge a disegnare le mie creazioni. In questo momento la young Hollywood mi ispira molto: le nuove icone come Kendall Jenner, la loro attitude, in chiave bridal. Inoltre ho appena finito delle nuove collezioni, una Haute Couture e una con Pronovias che sono state influenzate da quella che è la scena clubbing di Miami, dai colori accesi dei neon.
Il tuo rapporto con Pronovias è diventato ancora più forte: com'è lavorare con un colosso del mondo bridal?
È fantastico. Mi supportano molto, mi danno grande libertà creativa, sono molto soddisfatta e dico che è solo la seconda collezione, è solo l'inizio.
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