Le tendenze sposa 2025? Ce le racconta Merche Segarra, creative director del marchio Jesus Peiro!

Se maggio segna ufficialmente l'inizio della stagione dei matrimoni, quale momento migliore di questo mese per analizzare quelle che saranno le prossime tendenze sposa? E quale occasione più adatta per scoprirle della Barcelona Bridal Fashion Week, uno degli appuntamenti più attesi per gli addetti ai lavori?
Qui, dove si incontrano i più altisonanti atelier, abbiamo fatto anche noi un incontro importante con qualcuno che potesse raccontarci bene i trend della moda bridal che vedremo nel 2025. Raccontarceli però dall'interno, con l'occhio del vero esperto che solo chi mette mano e creatività nella realizzazione di un abito può avere, riflettendo sui cambiamenti che ci sono stati, ipotizzando quelli che ci saranno e dandoci qualche consiglio pratico.
Stiamo parlando di Merche Segarra, creative director di Jesus Peiro, uno dei marchi spagnoli più influenti a livello internazionale. Un brand che sposa si un tocco di tradizione (di cui la Spagna è un grande leader), ma che lo sa reinterpretare in linea con la contemporaneità, restituendo alle future spose delle collezioni sempre attuali, romantiche ma non troppo, in sintonia con quelle che sono le esigenze, e i gusti, delle donne di oggi.
Merche Segarra e le modelle dopo la sfilata di Jesus Peiro alla Barcelona Bridal Fashion Week. Cortesi Jesus Peiro
Con lei abbiamo parlato di tendenze per l'anno che verrà ma anche di ispirazioni, di tessuti e di cambiamenti nel modo di vestire le spose e delle esigenze che queste hanno oggi, in un mondo che va sempre più veloce.
Quali sono le tendenze che hanno ispirato la collezione 2025 di Jesus Peiro, che ha sfilato alla Barcelona Bridal Fashion Week?
Troviamo prevelantemente dei design aerodinamici, in linea con l'identità del brand, che ripropongono il concetto di luce sia materialmente che concettualmente. Tessuti dove la luce gioca un ruolo importante sia per la natura dei filati che per le sorprendenti finiture. Concettualmente attraverso la proposta di doppie silhouette, con abiti opachi completati da accessori trasparenti. Vediamo il ritorno di abiti senza spalline, scolli a balconcino, volant romantici o architettonici, maniche, drappeggi, asimmetrie, volumi medi e silhouette a matita in generale, e mini abiti combinati, tutti con un'influenza nuziale più forte che mai.
Courtesy Jesus Peiro
L'eleganza senza tempo è un elemento distintivo delle collezioni Jesus Peiro: cosa considera elegante oggi che in passato non avrebbe mai immaginato potesse esserlo?
Proposte più tipiche del mondo della moda, del ready-to-wear, che hanno saputo ritagliarsi uno spazio nell'abito da sposa, ottenendo effetti eleganti dai tratti equilibrati come i pantaloni, di tutti i tipi, lunghi, cropped, midi e mini. I tessuti 3D o gli abiti sottoveste in contrasto con capi più strutturati: uno stile casual di grande suggestione, che dona alle collezioni un tocco contemporaneo, più vicino all'essenziale.
Courtesy Jesus Peiro
Courtesy Jesus Peiro
L'ultima collezione mette ancora di più l'accento sull'importanza dei materiali. Quali sono secondo lei le migliori texture e i migliori tessuti con cui sperimentare? Per un suo gusto personale ma anche in base ai trend.
Mi è sempre piaciuto mescolare materiali non convenzionali. Suppongo che il mio background in belle arti mi porti a ricercare quelle sfumature che, nonostante siano non ortodosse, si fondono armoniosamente attraverso toni, trame e natura. Così i crêpe si accostano ai tessuti con tocchi di intensità cromatica come shimmer, velluti o organze. Il tulle è etereo e si sposa perfettamente con le fantasie; o molto discreti, vicini alla natura del tulle, oppure radicalmente opposti, come le paillettes o i ricami a filo spesso. Per tendenza, il raso è un ottimo compagno di organze e chiffon, in diversi pesi e finiture. Credo che sia uno dei tessuti più importanti di questa stagione.
Courtesy Jesus Peiro
In un articolo che ho letto tempo fa, lei veniva descritta come direttrice creativa di un brand ideale per le spose esigenti. Quali sono secondo lei le principali esigenze delle spose di oggi?
Penso che in generale, almeno quelle che si rivolgono ad aziende come la nostra, siano esigenti in termini di qualità e vogliano differenziarsi anche attraverso il design. Dal carattere più classico o innovativo, ricercano l'originalità da un concetto essenziale. Dall'accesso alle informazioni deriva la ricerca di un livello di eccellenza deve essere sempre più elevato.
Courtesy Jesus Peiro
Fa parte della famiglia Jesus Peiro dal 2003: com'è cambiato il mondo bridal da allora e come immagina cambierà nei prossimi 20 anni?
La verità è che in questi vent'anni abbiamo assistito non solo ad un cambiamento del settore, ma anche all'evoluzione delle tendenze delle collezioni. I social network hanno rivoluzionato il modo in cui scegliamo e il consumo è variato per il gran numero di proposte diverse.
La sposa non è la stessa, né ha la stessa età. Credo che questa evoluzione accelererà ancora di più nei prossimi anni. Le nuove generazioni porteranno cambiamenti importanti, anche se li viviamo più lentamente rispetto al mondo della moda. La moda Bridal ha sempre avuto un'altra velocità.
Courtesy Jesus Peiro
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Dal minimalismo al rococò, queste sono le tendenze dal mondo wedding per il 2026

Se state progettando il vostro matrimonio per il 2026 o state aiutando qualcuno a farlo, e siete giustamente a caccia di tendenze e novità, abbiamo quello che fa per voi.
O meglio, ce l'ha Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale in Italia e in oltre 16 paesi nel mondo che ha appena svelato quali saranno i principali trend in fatto di matrimoni.
Dall'ispirazione macro ai dettagli più pratici, come mise en place e abiti, sono 6 le principali novità per l'anno in arrivo e ve le vogliamo raccontare nel dettaglio.
Qualche piccolo spoiler? Incontreremo il ritorno del minimalismo, ma anche quello al decoro e alla ricchezza di dettagli, che convivono come due estremi; la ricomparsa delle perle, che hanno avuto definitivamente la meglio su certi detti antichi (e no, non portano sfortuna!).
Scopriremo anche tendenze cromatiche e nuove ispirazioni, soprattutto per lui.
Date subito un'occhiata alle sei tendenze 2026 dedicate al mondo wedding.
1. Voglia di minimalismo
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Si scomoda spesso il detto less is more e quanto a tendenze per le nozze, nel 2026 in arrivo, non lo si farà certo a sproposito. Abiti, allestimenti e decorazioni puntano alla semplificazione: le linee si fanno minimal, i colori poco contrastati con grande predilezione per il classico bianco. Anche il bouquet e gli addobbi floreali sono più delicati e raffinati.
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Gli abiti per lei guardano agli anni Novanta dei grandi stilisti, con gonne dalla silhouette semplice e pulita, in materiali privi di decori e volumi. Anche lui alleggerisce la tradizionale veste da sposo, anche optando per un'alternativa alla camicia e su materiali più nauturali e leggeri, quasi informali.
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
2. Ricchezza rococò
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Dalle linee essenziali a quelle più complesse: le tendenze, soprattutto in termini di look, sono agli opposti. Chi ama il decoro e vuole aggiungere più che semplificare troverà terreno fertile nel ritorno del rococò e dell'estetica alla Bridgerton. Pizzi, bustini e corpetti per lei, tessuti damasco e tagli più ricercati per lui.
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3. Social media? No grazie!
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Dalle tendenze di stile a quelle che potremmo definire di "etichetta": sempre più sposi chiedono agli ospiti di disconnettersi, di dimenticare telefoni e social media sui quali postare tutto alla velocità della luce. Ciò che conta per il grande giorno è goderselo, e rientrano così in scena ad affiancare i fotografi professionisti anche le macchine usa e getta o gli scatti istantanei formato Polaroid.
4. Il ritorno delle perle
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Torniamo a parlare di moda, o almeno in grand parte, citando un elemento che torna protagonista. Parliamo delle perle, che vanno oltre la loro funzione di gioiello per decorare acconciature e non solo, anche tavoli e location in generale.
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5. Lo sposo in chiave dandy
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Grande attenzione per il guardaroba maschile e per la figura dello sposo che si rifà il look in chiave dandy. Ad avere il ruolo di protagonisti sono gli accessori, come papillon e foulard, ma anche orologi da taschino, gemelli e pochette che rubano l'attenzione.
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6. A tutto colore
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
Ultimo tema in fatto di tendenze non può che essere il colore. La palette cromatica dell'annata 2026 è ricca di sfumature: accanto al tradizionale bianco compaiono note profonde di bordeaux, verde e blu, mentre per chi predilige tonalità più accese e vivaci, i colori più gettonati saranno il terracotta, il rosa, il fucsia e l'arancione.
Foto: Camera Obscura Photo & Film via Matrimonio.com
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Emé presenta la collezione Sposa 2026 tra favola e sartorialità
Un viaggio nel cuore della sartoria italiana, tra romanticismo contemporaneo e tradizione couture. La nuova collezione Sposa 2026 di Emé è una dichiarazione d’amore all’eleganza, alla femminilità e al savoir-faire artigianale che da sempre contraddistingue il marchio. Presentata in un ambiente intimo e sofisticato, ispirato ai grandi atelier d’alta moda, la collezione invita a riscoprire il sogno del matrimonio attraverso abiti che raccontano storie, emozioni e bellezza.
Protagoniste assolute sono le linee Couture e Atelier, le più preziose e ricercate dell’universo Emé. Ogni abito interpreta una diversa sfumatura di femminilità: dai volumi eterei e poetici alle silhouette più strutturate, dal candore assoluto del bianco alle delicate note di rosa cipria. Un’estetica che gioca sul contrasto tra leggerezza e forza, sogno e consapevolezza, in un dialogo continuo tra tradizione e modernità.
Si alternano modelli romantici, con gonne dagli ampi volumi e mood principesco e sognante, a silhoutte a sirena sensuali dove il corpo femminile si rivela nella trasparenza dei pizzi.
Tocchi di rosa cipria contraddistinguono le proposte più eteree e poetiche, impreziosite da ricami tridimensionali e stampe dipinte a mano come un affresco primaverile, mentre un’inedita versione total black ridefinisce i confini dell’estetica bridal con audacia e personalità.
Grazie a capi removibili come sovra-gonne e boleri in pizzo un abito si trasforma e può vivere due differenti vite, una per la cerimonia e una per il ricevimento, senza rinunciare allo stile e all'effetto sorpresa.
Ogni abito Couture è realizzato a mano in Italia e richiede centinaia di ore di lavorazione. I materiali scelti — organza di seta, pizzo rebrodé, mikado, raso e tulle — raccontano la ricchezza dei saperi artigianali italiani. I bustier dal taglio impeccabile e i giochi di sovrapposizioni creano volumi scultorei, mentre le corolle e le cascate di petali ricamati illuminano la figura con discrezione e poesia.
Accanto alle proposte più classiche, spicca una inedita versione total black: un abito che ridefinisce i confini dell’estetica bridal con eleganza e personalità, pensato per una donna che vuole sorprendere e raccontarsi senza filtri.
Fondata nel 1961 come Atelier Aimée, Emé è sinonimo di eleganza e sartorialità Made in Italy. Oggi il brand conta 53 boutique e un e-commerce dedicato e vede alla direzione creativa Silvia Falconi.
“Questa collezione rappresenta per me l’espressione creativa più libera e autentica del mio lavoro di Direttrice Creativa: un’occasione per tornare a sognare, pensare in grande e immaginare capi pensati per momenti unici nella vita di una donna”, racconta Falconi.
Oltre alle proposte Couture, la direttrice creativa ha introdotto anche una linea più accessibile, pensata per chi desidera vivere il sogno del matrimonio senza rinunciare alla qualità e alla magia di un abito sartoriale. Un equilibrio perfetto tra lusso e realtà, che parla direttamente alle nuove generazioni di spose: donne consapevoli, indipendenti e in cerca di autenticità.
Silvia Falconi - Direttore Creativa di Emé
Tutte le foto sono courtesy Press Office
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Elisabetta Franchi e Pronovias, la collezione di abiti da sposa per il 2026

Canoni classici che incontrano una visione artistica e audace: Elisabetta Franchi e Pronovias presentano la nuova collezione di abiti da sposa per il 2026, creata per ridefinire l'estetica tradizionale attraverso nuove ispirazioni.
Prima fra tutte quella che guarda al decostruttivismo dell'architetto Frank O.Gehry, che ha sfidato l'architettura tradizionale fatta di geometrie e simmetrie attraverso volumi frammentati, linee curve e fluide.
Lo stesso approccio rivive negli abiti in collezione: sofisticati ma minimalisti, evocano un'idea di movimento e di leggerezza, in perfetto equilibrio con silhouette più strutturate e scolpite.
Colpiscono i drappeggi che sembrano sfidare la gravità, i corsetti aderenti che scolpiscono il corpo e i pizzi tridimensionali, più contemporanei e meno tradizionali.
Contemporanei e ricercati, tutti gli abiti sono concepiti come un pezzo unico e la possibilità di completarli con giochi di layering, con veli, soprabiti ed elementi decorativi rimovibili, accentuano questa ricerca di autenticità e di personalizzazione che restituisce perfettamente l'idea di una creazione realizzata su misura.
Composta da 18 modelli, che vi lasciamo scoprire qui sotto, la collezione è già disponibile in oltre 60 punti vendita tra i quali 17 boutique Pronovias e 55 negozi multimarca, in oltre 100 paesi.
Abito Althia.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Soreyna.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Anaviel.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Aurenia.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Cerelise.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Costructa.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Elorina.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Lioren.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Maelina.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Myrianna.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Nedia.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Nythara.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Serenith.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Taelena.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Tectra.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Zedia.
Credits: Courtesy Pronovias
Abito Zelodie.
Credits: Courtesy Pronovias
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Cosa NON indossare a un matrimonio: 6 capi e accessori da evitare per non sbagliare look

Se siete in procinto di prendere parte a un matrimonio in autunno ma avete ancora qualche dubbio sul look da sfoggiare per l'occasione, siamo qui per darvi una mano.
Questa volta però non vi diremo cosa indossare e non vi proporremo degli abbinamenti da copiare: l'abbiamo già fatto qui!
Stavolta, invece, vi diremo cosa evitare, quali sono quelle cose tipicamente di stagione che no, a un matrimonio non si possono proprio vedere.
Nonostante la tendenza a un guardaroba più casual abbia investito molte sfere del nostro quotidiano (vi dicono niente le sneakerss in ufficio?), ci sono situazioni, come una cerimonia, che proprio non si coniugano al meglio con contaminazione sportive e poco eleganti.
Abbiamo parlato spesso di come trasparenze eccessive, nuance fluorescenti o tonalità come nero, bianco e rosso non siano adatti all'occasione, e ciò vale indipendentemente dalla stagionalità e ora vogliamo approfondire meglio i capi autunnali da evitare.
Jeans, giacche tecniche, capi in pelle o stivali e scarponcini: di seguito 6 cose, tra capi e accessori, che sarebbe meglio NON indossare. E vi diciamo anche il perché.
1. Le giacche casual
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La giacca in pelle o il bomber sopra a uno slip dress in seta? Trovata interessante certo, ma non per una cerimonia. Per un look elegante i capispalla dall'alluce più sportiva e casualwear vanno evitati in quanto non adatti a un contesto formale. Tra questi figurano appunto biker jacket, bomber, sahariane, giacche in felpa e piumini palesemente tecnici. Preferite sempre blazer, giacche mono o doppiopetto o linee boxy. Anche mantelle.
2. I pantaloni in pelle
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Se la banniamo in termini di giacche, anche per i pantaloni o le gonne la pelle non è tra i materiali più consoni per questo genere di occasioni. Il motivo? Appartiene a un guardaroba urbano, più rock, e a meno che gli sposi e il mood del matrimonio non condividano questo concept (o a meno che non siate Piero Pelù), è meglio evitarli. Preferite tessuti classici, come cady, raso, seta, fresco di lana.
3. La maglieria "da giorno"
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Altro elemento del vestire quotidiano che non è facile da declinare in versione elegante è la maglieria, intesa come quella tutta colorata, con trama ricca e voluminosa. A meno che non la si declini in formato abito, ma con qualche elemento che eleva (come una silhouette scolpita o un filo di lurex che aggiunge lucentezza) è il caso di rinunciare. Preferite capi monocromo o intrecci molto semplici e delicati nella scelta cromatica. Magari optate per un design elegante, come quello di uno scaldacuore.
4. Gli stivali
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Dal momento che gli stivali sono una costante, tanto che abbiamo iniziato a farci l'abitudine anche sotto il sole estivo, ci sentiamo in obbligo di rimarcare di sottolineare che per un matrimonio, e per un look da cerimonia raffinato, questo genere di calzatura non è molto indicato. Anche se talvolta lo vedete pure sui red carpet, non fatevi sedurre. Se il meteo è infausto e volete maggiore protezione preferite tronchetti o ankle boots, ma solo se indossate i pantaloni.
5. Gli anfibi
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Meritano una categoria a parte gli anfibi, per evitare che chi non ama gli stivali ma utilizza comunque modelli a scarponcino si senta in qualche modo legittimato a indossarli. Ecco, anche loro non vanno d'accordo con i look più formali, nemmeno se celati da pantaloni ampi o gonne lunghe. Preferite stivaletti in stile Chelsea, meglio se con dettagli particolari (fibbie gioiello, strass o piccoli elementi che arricchiscono il design), da indossare con i pantaloni.
6. Il denim
Credits: Getty Images
Chiudiamo con un classico che ogni volta fa esclamare «ma dai, chi indossa i jeans a un matrimonio?». Ebbene si, chi scrive ha visto jeans intesi come cinque tasche ma anche giacchine sovrapposte ad abiti eleganti. Il denim, tela emblema di un concetto di lavoro più che di cerimonia, può risultare alquanto fuori posto in queste occasioni. Preferite... tanti altri materiali, dai più classici e semplici ai più ricercati.
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