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Moda

La moda come “eterno ritorno del nuovo”: Mantero amplia il suo archivio e guarda al futuro

La moda come “eterno ritorno del nuovo”: Mantero amplia il suo archivio e guarda al futuro

Archivio Mantero 7
Con lo spirito di uno dei padri fondatori della sociologia di moda, Roland Barthes, che definisce la moda come “l’eterno ritorno del nuovo”, l’Archivio Mantero guarda al futuro e arricchisce il suo universo di nuovi tesori e collezioni preziosi

L’Archivio Mantero è oggi considerato uno degli archivi tessili più ricchi e straordinari al mondo. Più di 10.000 volumi, 60.000 foulards delle più prestigiose maison, migliaia di disegni realizzati a mano archiviati per tematica, carte prova, stampe su tessuto, tessuti uniti e jacquard. 

Un valore inestimabile, cresciuto in oltre 100 anni di creatività dell’azienda e con l’acquisizione di archivi tessili francesi, inglesi, tedeschi e americani. Che oggi si amplia ulteriormente, grazie a nuovi lasciti.

Archivio Mantero 8

È il 2019 quando Mantero acquisisce il marchio Ken Scott. E oggi la storica azienda familiare trasferisce l’immensa collezione che la Fondazione Ken Scott ha meticolosamente conservato e ordinato alla morte dell’artista, nella sede di Grandate, a pochi passi da Como.

Uno spazio nuovo, ampio e luminoso, che diventa magicamente allegro e pop grazie alla raccolta di oltre 6000 disegni originali di Ken Scott. Si tratta di campioni di tessuto, carte prova e cartelle di varianti colore. E ancora, 500 quadri ed elementi in cornice, 1000 capi di abbigliamento, tessuti, bijoux, arredi stupefacenti, oggetti, documenti, inviti, riviste, pubblicità e ricordi vari.

Archivio Mantero 6

L’artista statunitense di nascita, ma italianissimo di adozione, fu pittore, giardiniere, arredatore, cuoco, performer, stilista e molto altro ancora. Anticonformista e coraggioso, era sempre un passo avanti, come i veri spiriti creativi. Un uomo che ha rivoluzionato il gusto di un’epoca – gli anni '60 e '70 che hanno visto la nascita del Pret à Porter Made in Italy - innovato nello stile e nella materia, ideato un nuovo linguaggio comunicativo, creato un universo eclettico ma coerente dall’immaginario potente ed inconfondibile. Visionario, ironico, istrionico, esuberante, intelligente, in una parola: indimenticabile.

Il suo lascito è un corpus preziosissimo, sorgente di bellezza, celebrazione del colore, scoperta ammaliante. Ogni singolo elemento contiene una carica esplosiva e suscita un sentimento di ammirazione per la genialità ed inesauribile creatività “dell’uomo dei fiori”.

A conferma della straordinaria vitalità di questa eredità, Mantero ha siglato nel 2020 un accordo con Gucci per l’utilizzo esclusivo di una selezione di pattern del suo archivio e del marchio Ken Scott (nella foto sotto, Franco Mantero, Ceo Mantero Seta S.p.a.).

Archivio Mantero 5

Con la visione precisa che l’archivio diventi la sorgente d’ispirazione creativa, l’Azienda ha investito in altre due importanti archivi tessili: la collezione di Kimono giapponesi di Nancy Martin Stetson e l’archivio Avantgard.

Nancy Martin Stetson è una grande esperta di tessuti. Consulente e ricercatrice oltre che docente universitaria, in circa 20 anni di permanenza in Giappone ha creato una raccolta straordinaria che comprende 763 Kimono ad uso quotidiano del periodo Meiji (1878-1912), del periodo Taisho (1912-1926) e del primo ventennio del periodo Showa (1926-1945).

Archivio Mantero 9

Oltre ai Kimono, la collezione comprende anche sotto-kimono (Nagajuban), giacche (Haori), 70 Obi e circa 500 tessuti, kimono smontati e migliaia di frammenti di stoffa che come piccoli haiku giapponesi si fanno rappresentati di una bellezza rara ed inestimabile.

Trattandosi di abiti destinati a cerimonie familiari o ad attività lavorative, alcuni sono strappati o rattoppati con la tecnica del Boro - specifica per i vecchi tessuti -, ma proprio queste imperfezioni li rendono unici, preziosi e ancora più attuali.

La ricchezza della collezione risiede nelle straordinarie combinazioni di colori e decori, astratti e figurativi, variamente realizzati secondo le innumerevoli tecniche tessili, pittoriche (Kasuri, Shibori, Itajime, Tsutsugaki, Ikat per citarne alcune) e tintorie che caratterizzano la storia del Sol Levante. 

Nancy Martin Stetson ha inoltre creato una raccolta bibliografica di volumi dedicati alla tessitura giapponese e alle sue tecniche: una vera e propria opera di catalogazione e studio approfondito dei capi collezionati che sono stati descritti nella loro più vera essenza e che ci aiutano a percepire “la struggente bellezza del mondo”. 

Il terzo lascito è l’archivio di Avantgard, composto da circa 270mila disegni digitali, 50 mila testane di tessuti stampati, circa 3000 disegni fatti a mano, a cui si aggiungono almeno una trentina di volumi dedicati alle raccolte di tessuto e quasi 5000 libri fotografici.

Uno scrigno all’interno del quale sono custoditi inestimabili ricordi, frutto di ricerche accurate in cui artigianalità e tecnologia si sono unite per dare vita a creazioni eccelse e preziose, decisamente eterogenee e molto spesso caratterizzate da estroso eclettismo.

Lo studio Avantgard, fondato nel 1975 a Como da Fabrizio Navarra si trasformò rapidamente da piccolo studio dedicato alla creazione di disegni fatti a mano per accessori e abbigliamento, a leader del settore in ambito internazionale. Negli anni ’80, fu pioniere nell’utilizzo della tecnologia digitale applicata al disegno tradizionale a mano e così sviluppò quella conoscenza nel campo dei software grafici che lo hanno portato dal 2005 a dare vita ad una vera e propria produzione di stampe su tessuto.

© Riproduzione riservata

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