L’Archivio Mantero è oggi considerato uno degli archivi tessili più ricchi e straordinari al mondo. Più di 10.000 volumi, 60.000 foulards delle più prestigiose maison, migliaia di disegni realizzati a mano archiviati per tematica, carte prova, stampe su tessuto, tessuti uniti e jacquard.
Un valore inestimabile, cresciuto in oltre 100 anni di creatività dell’azienda e con l’acquisizione di archivi tessili francesi, inglesi, tedeschi e americani. Che oggi si amplia ulteriormente, grazie a nuovi lasciti.
È il 2019 quando Mantero acquisisce il marchio Ken Scott. E oggi la storica azienda familiare trasferisce l’immensa collezione che la Fondazione Ken Scott ha meticolosamente conservato e ordinato alla morte dell’artista, nella sede di Grandate, a pochi passi da Como.
Uno spazio nuovo, ampio e luminoso, che diventa magicamente allegro e pop grazie alla raccolta di oltre 6000 disegni originali di Ken Scott. Si tratta di campioni di tessuto, carte prova e cartelle di varianti colore. E ancora, 500 quadri ed elementi in cornice, 1000 capi di abbigliamento, tessuti, bijoux, arredi stupefacenti, oggetti, documenti, inviti, riviste, pubblicità e ricordi vari.
L’artista statunitense di nascita, ma italianissimo di adozione, fu pittore, giardiniere, arredatore, cuoco, performer, stilista e molto altro ancora. Anticonformista e coraggioso, era sempre un passo avanti, come i veri spiriti creativi. Un uomo che ha rivoluzionato il gusto di un’epoca – gli anni '60 e '70 che hanno visto la nascita del Pret à Porter Made in Italy - innovato nello stile e nella materia, ideato un nuovo linguaggio comunicativo, creato un universo eclettico ma coerente dall’immaginario potente ed inconfondibile. Visionario, ironico, istrionico, esuberante, intelligente, in una parola: indimenticabile.
Il suo lascito è un corpus preziosissimo, sorgente di bellezza, celebrazione del colore, scoperta ammaliante. Ogni singolo elemento contiene una carica esplosiva e suscita un sentimento di ammirazione per la genialità ed inesauribile creatività “dell’uomo dei fiori”.
A conferma della straordinaria vitalità di questa eredità, Mantero ha siglato nel 2020 un accordo con Gucci per l’utilizzo esclusivo di una selezione di pattern del suo archivio e del marchio Ken Scott (nella foto sotto, Franco Mantero, Ceo Mantero Seta S.p.a.).
Con la visione precisa che l’archivio diventi la sorgente d’ispirazione creativa, l’Azienda ha investito in altre due importanti archivi tessili: la collezione di Kimono giapponesi di Nancy Martin Stetson e l’archivio Avantgard.
Nancy Martin Stetson è una grande esperta di tessuti. Consulente e ricercatrice oltre che docente universitaria, in circa 20 anni di permanenza in Giappone ha creato una raccolta straordinaria che comprende 763 Kimono ad uso quotidiano del periodo Meiji (1878-1912), del periodo Taisho (1912-1926) e del primo ventennio del periodo Showa (1926-1945).
Oltre ai Kimono, la collezione comprende anche sotto-kimono (Nagajuban), giacche (Haori), 70 Obi e circa 500 tessuti, kimono smontati e migliaia di frammenti di stoffa che come piccoli haiku giapponesi si fanno rappresentati di una bellezza rara ed inestimabile.
Trattandosi di abiti destinati a cerimonie familiari o ad attività lavorative, alcuni sono strappati o rattoppati con la tecnica del Boro - specifica per i vecchi tessuti -, ma proprio queste imperfezioni li rendono unici, preziosi e ancora più attuali.
La ricchezza della collezione risiede nelle straordinarie combinazioni di colori e decori, astratti e figurativi, variamente realizzati secondo le innumerevoli tecniche tessili, pittoriche (Kasuri, Shibori, Itajime, Tsutsugaki, Ikat per citarne alcune) e tintorie che caratterizzano la storia del Sol Levante.
Nancy Martin Stetson ha inoltre creato una raccolta bibliografica di volumi dedicati alla tessitura giapponese e alle sue tecniche: una vera e propria opera di catalogazione e studio approfondito dei capi collezionati che sono stati descritti nella loro più vera essenza e che ci aiutano a percepire “la struggente bellezza del mondo”.
Il terzo lascito è l’archivio di Avantgard, composto da circa 270mila disegni digitali, 50 mila testane di tessuti stampati, circa 3000 disegni fatti a mano, a cui si aggiungono almeno una trentina di volumi dedicati alle raccolte di tessuto e quasi 5000 libri fotografici.
Uno scrigno all’interno del quale sono custoditi inestimabili ricordi, frutto di ricerche accurate in cui artigianalità e tecnologia si sono unite per dare vita a creazioni eccelse e preziose, decisamente eterogenee e molto spesso caratterizzate da estroso eclettismo.
Lo studio Avantgard, fondato nel 1975 a Como da Fabrizio Navarra si trasformò rapidamente da piccolo studio dedicato alla creazione di disegni fatti a mano per accessori e abbigliamento, a leader del settore in ambito internazionale. Negli anni ’80, fu pioniere nell’utilizzo della tecnologia digitale applicata al disegno tradizionale a mano e così sviluppò quella conoscenza nel campo dei software grafici che lo hanno portato dal 2005 a dare vita ad una vera e propria produzione di stampe su tessuto.
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