10 anni di Jeremy Scott da Moschino: le collezioni che ricorderemo per sempre!
La notizia è arrivata ieri come un fulmine a ciel sereno: dopo 10 anni al timone del brand, Jeremy Scott ha lasciato la direzione creativa di Moschino.
Il designer americano ha confermato il suo addio con un breve post pubblicato sul suo profilo Instagram e ora si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua brillante carriera.
Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato a questo improvviso cambio di rotta. Quel che è certo è che Jeremy Scott ha scritto una pagina importantissima della storia di Moschino, rilanciando il brand in una nuova era, quella digitale, e regalandoci anche tantissimi fashion moment indimenticabili.
Jeremy Scott: chi è l'ex direttore Creativo di Moschino
Designer che ha fatto dell’ironia il suo cavallo di battaglia, Jeremy Scott si è sempre definito un semplice “ragazzo cresciuto in campagna con un grande sogno”. E quel sogno l’ormai ex direttore creativo di Moschino ha saputo realizzarlo.
Nato in Missouri, dopo il trasferimento a New York e il diploma in Fashion Design, vola a Parigi dove, pur con qualche difficoltà, comincia a muovere i primi passi nel fashion system dopo un incontro fortunato con il pr di Jean Paul Gaultier.
È proprio qui che il designer fonda il suo brand e debutta, nel 1997, con il suo primo show. La sua visione comincia a catturare l’attenzione di addetti ai lavori e non solo. I primi successi giungono grazie anche al sostegno di Mario Testino e a Björk, che durante il suo Homogetic Tour ha sfoggiato proprio un abito disegnato dallo stilista.
Ma è nei primi anni 2000 che Jeremy Scott si rimette in gioco. Ritorna negli States e si trasferisce a Los Angeles, città che, come lui stesso ha confermato, riflette bene il suo stile di vita. Qui lancia collaborazioni importanti con brand come Adidas, Swatch e Longchamp. Fino ad arrivare al 2013, anno in cui riceve l’incarico di direttore creativo di Moschino che lo porta in cima alla lista dei designer più influenti al mondo.
Jeremy Scott e i suoi 10 anni da Moschino
Con la sua visione ironica e il suo stile irriverente e non convenzionale, Jeremy Scott è riuscito a dare nuova linfa vitale alla maison che è così tornata sulla cresta dell’onda (senza contare che dopo il suo arrivo le vendite sono salite alle stelle).
Capace di interpretare il Dna del brand fondato da Franco Moschino nel 1983 e che ha fatto dell'ironia la sua chiave espressiva, il designer ha regalato una nuova energia al marchio, pur rimanendo fedele ai suoi codici stilistici. E con la sua moda giocosa, colorata e a tratti provocatoria, sempre influenzata dalla cultura pop, è riuscito a conquistare anche le nuove generazioni.
“Questi dieci anni in Moschino sono stati una fantastica celebrazione di creatività e immaginazione. Sono davvero orgoglioso del lavoro che mi lascio alle spalle” ha spiegato lo stesso stilista.
E sono tante le collezioni fuori dal coro da lui firmate in questi anni che hanno fatto la storia della moda e che ricorderemo per sempre.
Come dimenticare la sua (ormai iconica) collezione, la FW14-15, con cui ha esordito al timone del brand. Dedicata al mondo del fast food e ai personaggi di SpongeBob, è stata un grandissimo successo.
Un anno dopo è stata invece la bambola più glamour e famosa al mondo, Barbie, al centro della sua collezione SS15. Una full immersion in un universo total pink in cui le modelle sfilavano con addosso tailleur in maglia, micro top e denim e accessori dalle forme stravaganti.
E che dire delle "paper dolls", le bambole di carta che hanno fatto la loro apparizione sulla passerella della SS17: una collezione divertente e sui generis che non poteva certamente passare inosservata.
Indimenticabile anche la collezione SS18: un omaggio alla leggerezza che ha visto in passerella un trionfo di fiori, tulle colorati, fiocchi insieme all'esclusiva capsule “My Little Pony” che è subito diventata un vero tormentone.
Nel 2019, con la collezione Resort, Jeremy Scott ci ha accolto nel suo circo tra giocolieri, clown e prestigiatori; mentre le modelle sfoggiavano mantelle da domatori di leoni o sontuosi abiti in tulle con le margherite.
Tra le collezioni indimenticabili del designer, quella per primavera estate 2020 che ha celebrato l’artista spagnolo Pablo Picasso trasformando i look indossati dalle top model in passerella in quadri viventi e vere e proprie opere d’arte.
E se per l’autunno-inverno 2021 ci ha fatto fare un viaggio a Versailles, tra abiti che sembravano presi in prestito dal guardaroba delle dame di corte e parrucche dai colori pastello.
Per la primavera-estate 2023 ci ha fatto divertire con i suoi gonfiabili colorati. Una delle ultime collezioni firmate dal designer per Moschino e che di certo ha lasciato il segno.
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