Le Mythe Dior: la collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2020 della Maison tra sogno e magia
Nessuna passerella, nessun parterre di celebrità. Eppure quello andato in scena sul portale della Maison Dior durante il primo giorno della settimana dell'Alta Moda parigina - la prima a svolgersi interamente in digitale a causa della pandemia in corso - non potrebbe essere definito in altro modo se non come uno show a tutti gli effetti.
Un viaggio tra sogno e magia raccontato attraverso l’emblematica lente di Matteo Garrone, nel quale la visione di Maria Grazia Chiuri ha trovato perfetta espressione.
Protagoniste dell’universo onirico popolato da fauni, ninfe e sirene ideato dal pluripremiato regista, sono cinque audaci personalità del movimento surrealista a cui la stilista e creative director del marchio si è ispirata, «artiste capaci di superare il ruolo di musa a cui la loro bellezza le aveva confinate inizialmente, e di mettere in scena con la loro vita e la loro opera una femminilità altra».
I lavori di Lee Miller, Leonora Carrington, Dora Maar, Jacqueline Lamba, Dorothea Tanning riecheggiano così nei trentasette look della Collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2020-2021 composta da long dress in organza finemente intarsiati dai colori pieni e lucenti, cappotti ricamati e sontuosi abiti bustier frutto di sapienti giochi di stratificazioni e plissettature.
Tutti realizzati in miniatura dalle sarte dello storico atelier di Avenue Montaigne.
«L’idea di base è stata quella di provare a creare una vera collezione ma in scala ridotta. Queste miniature hanno richiesto una cura quasi maniacale perché le forme, le giacche, le fodere sono realizzate proprio come i reali capi di Haute Couture», ha affermato la Chiuri, rivelando anche che dietro questa scelta si cela una referenza storica molto importante.
Il suo è un omaggio al cosiddetto Théâtre de la Mode, mostra itinerante nata alla fine della seconda guerra mondiale per far conoscere la moda francese in Europa e in America attraverso bambole vestite con gli ultimi modelli dei migliori couturier.
«Le straordinarie petites mains della Maison Dior non si sono tirate indietro davanti alla complessità dell’impresa, dimostrando una maestria e una minuzia senza paragoni».
Dall'alta moda giorno dei tailleur in tessuto maschile all'abito da sposa, immancabile gran finale «come impone una delle regole, disattesa da tempo, della couture», la collezione è impronta di questa immutata attitudine. E oggi, proprio come un tempo - indossata da piccole poupée de mode e racchiusa in un baule - ha intrapreso il suo viaggio (seppur virtuale) da Parigi per incantare tutto il mondo.
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