Benedetta Gargari e Giancarlo Commare: da SKAM ITALIA a protagonisti della campagna di Duvetica
Il grande pubblico ha imparato a conoscerli (e ad amarli) nei panni di Eleonora ed Edoardo, giovani, belli e innamorati nella serie di Netflix, SKAM ITALIA, uno spaccato realistico e accurato della Generazione Z.
Ma Benedetta Gargari e Giancarlo Commare hanno alle spalle una lunga gavetta fatta di cinema e tv e molto da raccontare sulla loro generazione, spesso bistratta e bollata come superficiale, ma in realtà sensibile a temi importanti, che vive il web come un luogo d'incontro e di crescita, fatto di creatività, legami e connessioni.
Una generazione che fugge le etichette, capace inseguire percorsi non convenzionali, dando spazio a personalità e inclinazioni: per DUVETICA, marchio giovane di piumini e imbottiti, è proprio la Slash Generation, la protagonista della sua collezione Fall Winter 2020-2021.
Estetica reversibile, logo-mania, cinture dal fitting moderno, elementi materici ed effetti metallici da toccare e da mixare: questa l'anima della collezione Autunno Inverno 2020-21.
E, per interpretare la campagna adv di stagione, Duvetica ha scelto proprio Benedetta e Giancarlo come volti speciali della collezione.
Abbiamo avuto l'occasione di chiacchierare con i ragazzi, ecco cosa ci hanno raccontato tra uno scatto e l'altro della campagna:
Benedetta Gargari
SKAM Italia ha avuto il pregio di essere uno dei primi prodotti televisivi a parlare in maniera sincera e " vicina" delle dinamiche dei giovani di oggi. Quali sono, secondo te, i valori di questa Generazione Z?
Credo che il pregio principale di Skam sia stato proprio quello di aver portato sullo schermo la naturalezza, la spontaneità e la genuinità dei dialoghi tra i ragazzi nel mondo reale, nel quotidiano che noi tutti viviamo. Ed è per questo che ha avuto successo sia tra i ragazzi della Generazione Z, sia tra gli adulti, che rivedono il loro passato e imparano a vedere con occhi più obiettivi il mondo dei loro figli.
Spontaneità e il coraggio di mostrarsi per chi si è veramente senza sovrastrutture sono i valori di questa generazione.
Reciti da quando sei una bambina (ti ricordiamo nelle pellicole di Ozpetek e in innumerevoli fiction tv): un bel percorso e una bella "gavetta". Oggi quali consigli daresti alla Benedetta di 10 anni fa?
Le direi di non avere fretta di conoscere il futuro, che ai traguardi - qualunque essi siano - ci si arriva passo dopo passo. Con perseveranza, coraggio e un pizzico di fiducia in più in se stessi.
Parlando un po' di moda, in questo momento molto "particolare", in cui usciamo decisamente meno e le occasioni sociali sono drasticamente ridotte, com'è il tuo daily look?
Il mio daily look è composto da maglione oversize sulle tonalità del grigio o del beige, leggings e cerchietto in testa.
Un capo o un accessorio che possiedi a cui sei particolarmente legata e perché.
Sono legatissima agli orecchini che porto sempre, tutti i giorni, non li tolgo mai. Sono dei semplici brillantini, un regalo di mia nonna Stella che mi piace portare sempre con me.
Sei il volto femminile della campagna di Duvetica: un capo must per te della collezione FW 2020-21?
Sicuramente il piumino rosa!
Giancarlo Commare
Edoardo, il personaggio che interpreti in SKAM Italia, all'inizio appare come il classico "bello" e un po' strafottente. Poi invece, puntata dopo puntata, scopriamo tutta la sua fragilità e complessità. Cosa ti ha insegnato questo ruolo?
Il percorso affrontato con “ Edoardo “ è stato molto lungo e difficile ma molto soddisfacente. All’inizio anche io ho avevo difficoltà con questo personaggio così duro e così restio a mostrare le proprie fragilità. Sono partito proprio da queste e poi ho lavorato sul velarle e svelarle in momenti diversi della narrazione.
Di sicuro mi ha insegnato che, come accade in varie fasi mia vita, non possiamo pretendere che qualsiasi essere umano lontano o vicino a noi possa comprenderci se noi per primi non siamo disposti farci comprendere, fragilità e debolezze incluse. Solo accogliendole, comprendendole e anche condividendole, possiamo essere noi stessi e diventare anche più forti.
Tra le tue grandi passioni, abbiamo scoperto che c'è da sempre la danza. Come ha influito sul tuo percorso di attore?
È sempre stata un’ottima medicina, nonostante le critiche dei miei coetanei e non, una valvola di sfogo importante per me, persino oggi, anche se non la pratico più a livello agonistico (a causa di un'infortunio alla spalla quando andavo al liceo). Quando ero più piccolo, mi aiutava a scaricare le energie negative di una giornata difficile: accendevo lo stereo, alzavo al massimo il volume e mi scatenavo.
Oggi fa tuttora parte del mio training personale (quello che ogni attore compie prima di andare in scena ): è perfetta per aiutare a sciogliere le tensioni del corpo. Per me non è un settore a parte, si mescola perfettamente con la mia arte e mi aiuta soprattutto in una fase di studio a capire come meglio si muoversi quel personaggio (e il suo corpo) in uno spazio scenico.
Parlando di moda, come definiresti il tuo stile? Sei più per lo streetwear o non disdegni anche un dress code più formale?
Onestamente non mi sento molto ferrato sul campo.
Da attore mi piace interpretare tante storie diverse, così come con i personaggi, mi piace variare outfit a seconda del mood della giornata.
Credo che il mio armadio sia molto vario: ci sono capi più street come una felpa, dei jeans ma anche giacca e una paio di pantalone più eleganti. C'è persino un maglione di mio nonno!
3 capi che non possono mancare nel tuo guardaroba...
Di sicuro, felpe, camicie, jeans e una giacca vintage!
Per finire: sei il volto maschile della campagna di Duvetica: un capo must per te della collezione FW 2020-21?
Il piumino bianco, mi dà l'idea di una bella giornata trascorsa sulla neve in montagna. Una cosa che, in questo momento, vorrei fare subito.
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