Franco Jacassi: dai quadri ai bottoni
Fotogallery Franco Jacassi: dai quadri ai bottoni
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Franco Jacassi è un'istituzione a Milano. Chiunque lavori nella moda, o semplicemente abbia interesse per il vintage di ricerca, avrà sentito il suo nome almeno una volta
Franco Jacassi è un'istituzione a Milano. Chiunque lavori nella moda, o semplicemente abbia interesse per il vintage di ricerca, avrà sentito il suo nome almeno una volta.
Dopo una parentesi nel mondo dell'arte come gallerista, Franco Jacassi ha saputo rendere lavoro la sua passione per il collezionismo di oggetti belli. Noto non soltanto in Italia, nel suo showroom, inaugurato nel 1985 in un cortile della vecchia Milano, si possono trovare vestiti e prodotti vintage per tutte le cifre. Se gli chiedete quanti articoli ha nel tempo raccolto in archivio non sa darvi un numero preciso, anche se "migliaia e migliaia" è il termine forse più adatto. Oltre a capi di abbigliamento anche nastri, pizzi, ricami, cataloghi, tessuti, accessori di qualunque tipo.
Conosciuto e soprannominato "Mr. Bottone", il signor Jacassi vanta una collezione in merito che supera i settantamila modelli, raggiungendo quasi i dieci milioni di esemplari. Non si tratta di bottoni qualunque: tra le scatole e i campionari si nascondono pezzi unici di Eva Sabbatini originali degli anni '60, catalogati insieme alle storiche palline da golf dorate di Hermès, alle tartarughe di Valentino, o agli storici Lanvin che riportano il marchio.
Se siete in cerca di bottoni gioiello questo è il posto giusto. Potrete pure scoprire che il motivo originale per cui questi piccoli oggetti venivano cuciti sulle maniche delle giacche risale in realtà all'Inghilterra del XVIII secolo, per impedire ai soldati di pulirvisi il naso. Dal Medioevo in avanti i bottoni hanno acquistato sempre maggior rilievo: da elementi puramente decorativi nel XIII secolo, a simbolo di distinzione e riconoscimento con tanto di stemmi incisi nel XVIII secolo, fino ad assumere anche una reale funzionalità, accostando la propria evoluzione a quella della moda.
Luogo favorito di stilisti e ricercatori, nell'atelier di Via Sacchi a Milano sono passate personalità rilevantissime, da Gianni Versace a Azzedine Alaia a Thierry Mugler. Gianfranco Ferrè comprava i nastri in velluto dorato degli anni '20 per i suoi regali di Natale personali.
Se volete saperne di più, guardate il video creato dai nostri amici di Vice
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