Da Gucci al matrimonio dei Maneskin: il ritorno sulle scene di Alessandro Michele è servito!
Sono trascorsi solo due mesi dall'annuncio shock che sanciva l'uscita di Alessandro Michele dall'headquarter di Gucci dopo sette anni da Direttore Creativo ed ecco che il designer romano torna sulle scene.
*** Tutto quello che Alessandro Michele ha lasciato da Gucci ***
State calmi, nessun nuovo annuncio, nessun brand a reclamarlo (ma solo per ora!) ma un'occasione che, definirla insolita, è forse riduttivo.
Michele infatti è stato l'officiante di un matrimonio speciale ma all'altare non una semplice coppia di sposi, ma ben due. E già questo basterebbe a stimolare la nostra curiosità, ma non solo... Perché i quattro sposi erano nientemeno che i membri della rock band italiana più acclamata al mondo: i Maneskin!
Il gruppo infatti ha annunciato l'uscita dell'album RUSH! con un evento decisamente fuori dai canoni classici: un doppio matrimonio a Palazzo Brancaccio, a Roma.
Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno fatto il loro ingresso nella sala per una cerimonia officiata proprio da Alessandro Michele, che con i quattro artisti, ha stretto un profondo legame di amicizia. Il designer, durante i suoi anni da Gucci, li ha seguiti molto da vicino e ha curato i look della band per il tour, esibizioni live e red carpet.
Piccola nota a proposito del look degli sposi: Damiano e Thomas indossavano due completi sartoriali bianchi e per Victoria un lungo slip dress candido. Combo decisamente anti convezionale per il batterista Ethan che ha indossato una gonna e una sorta di crop top, con immancabile velo da sposa, rigorosamente total white...
Ad applaudire la loro unione alcune celeb come il rapper Machine Gun Kelly, il regista Paolo Sorrentino, l'attrice Sabrina Impacciatore e un numero ristretto di fan sorteggiati per l'evento.
In molti hanno storto il naso davanti alla scelta di lanciare in questo modo il disco, reputata eccessiva e "carnevalesca", ma del resto i Maneskin hanno da sempre seguito la loro strada, infischiandosene delle critiche. E, se così non fosse stato, forse oggi non sarebbero ai vertici delle classifiche e del mondo della musica come lo sono ora!
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