Romanticismo e femminilità si fondono con un'haute couture etica e sostenibile: è questa la sposa di Leila Hafzi , designer norvegese di origine siriana che fa di ogni abito una creazione davvero speciale.
Nascono in Nepal i suoi abiti, ideati seguendo le ispirazioni più lontane e disparate: Leila guarda all'antica Grecia, alla Persia e al Nepal ma anche alla Norvegia e ai costumi del nord Europa.
leila hafzi 2015
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Femminili e romantici, gli abiti di Leila Hafzi hanno una marcia in più, la lavorazione eco-sostenibile: dal 1997 le collezioni di Leila prendono vita a Kathmandu, dove ogni capo viene realizzato a mano e secondo processi che limitano al massimo l'inquinamento, per produrre in modo etico nel rispetto dell'ambiente e dei diritti umani.
Nel 2005 Hafzi ha fondato la I, che ha ottenuto nel 2012 la licenza del brand LEILA HAFZI e che è oggi membro dell'associazione Ethical Trading Initiative - Norway, (IEH).
Le sue collezioni testimoniano come sia possibile realizzare prodotti di altissima qualità in modo rispettoso, con materiali di valore e lavorazioni ricche create a mano.
Le applicazioni floreali sono uno dei suoi segni particolari: per decorare lo strascico, il corpetto, la scollatura o per dare a un abito monospalla morbidissimo un'anima elegante, Leila ricorre spesso a fiori in tulle e chiffon, stilizzati.
L'eco delle ispirazioni orientali si fa notare nelle forme: abiti morbidi, che non fasciano le forme ma che scendono in modo leggero; sono creazioni che vivono grazie al movimento, che assecondano la figura in modo fluido e delicato.
Il punto vita è un particolare che si fa notare ma senza costringere: è morbido, spostato verso l'alto, spesso si notano abiti a impero ma senza allargare troppo i volumi.
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