Scrivo di quei 10 metri che segneranno per sempre la vita della madre di Andrea Loris Stival, il bambino assassinato in provincia di Ragusa.

Scrivo di quei 10 metri che segneranno per sempre la vita della madre di Andrea Loris Stival, il bambino assassinato in provincia di Ragusa.
La mattina in cui suo figlio è sparito, Veronica l’ha lasciato a 10 metri dal portone della scuola. Quando, all’una, è andata a riprenderlo, non ha ritrovato il suo bambino, perché lui non aveva mai varcato quel portone.
Lo hanno ritrovato morto, gettato in un canalone dopo essere stato strangolato. Conosco i sensi di colpa delle madri, più o meno tutte ne soffriamo. Ci colpevolizziamo perché andiamo a lavorare quando i figli sono malati, perché usciamo la sera quando ci vorrebbero accanto, perché non li seguiamo mentre fanno i compiti.
Le mamme vivono con i sensi di colpa. Ma quello di Veronica, che ha lasciato in fretta il suo primogenito a 10 metri dall’ingresso della scuola per correre dall’altro suo bambino che ha meno di un anno, li riassume tutti, li esaspera, è la moltiplicazione di tutte le nostre riprovazioni verso noi stesse per avere trasgredito alle regole della buona madre.
Ma noi qui adesso, cara Veronica che in realtà di colpe non ne hai nessuna, ci stringiamo a te per quella morte atroce che ci colpisce tutti là dove il cuore batte più forte.
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