Miriam Leone, una diva in Laguna

Miriam Leone ha ricevuto a Venezia il premio Filming Italy Venice Award come migliore interprete per la serie I leoni di Sicilia. Per l’occasione ha scelto d’indossare Chanel. E a Grazia racconta la sua gioia di attrice e di donna
Non ha paura a interpretare il ruolo della diva l’attrice Miriam Leone, al Lido per ritirare il Filming Italy Venice Award, uno dei premi collaterali più importanti al festival del cinema di Venezia, voluto dalla direttrice generale e artistica del Filming Italy Award, Tiziana Rocca.
Leone, che ha scelto per l’occasione un abito Chanel, è stata scelta per l’edizione 2024 come miglior attrice protagonista nella sezione serie tv per I leoni di Sicilia, diretta da Paolo Genovese e in streaming su Disney+.
La saga familiare ambientata nell’Ottocento, con al centro la famiglia di imprenditori Florio, già premiata agli ultimi Nastri d’argento come migliore serie drammatica, nella quale è Giulia Portalupi, la donna di cui, quasi contro la sua volontà, si innamora il primo erede dei fondatori della dinastia Florio, Vincenzo, interpretato da Michele Riondino.
A 39 anni, una carriera nel cinema che le ha fatto ottenere, tra gli altri riconoscimenti per i suoi ruoli iconici, la candidatura al David di Donatello nel 2022 per il film Diabolik e nel 2021 il Nastro d’argento come miglior attrice in un film commedia per L’amore a domicilio, Leone è diventata mamma per la prima volta lo scorso dicembre con la nascita di Orlando, avuto dal marito, il manager Paolo Carullo.

Che cosa si prova a ricevere un premio come migliore attrice al Lido durante le giornate della Mostra del cinema?
«Essere a Venezia è una grande emozione e sono davvero felice di ricevere il Filming Italy Venice Award. Anche perché amo il mio personaggio nella serie. Giulia Portalupi è così libera, all’avanguardia. Capace di fare una rivoluzione silenziosa, di mettere in discussione il patriarcato e le costrizioni sociali che nell’Ottocento limitavano moltissimo la vita delle donne».
Suo figlio ha quasi un anno. Quanto l’ha cambiata la maternità?
«Per me è stata una scelta che vivo con consapevolezza e incoscienza insieme. Orlando ha reso più semplici alcune parti di me e ha portato un senso di praticità nella mia vita che mi aiuta a definire la scala delle priorità delle mie giornate. Anche se come donna mi sentivo già realizzata prima della sua nascita, mio figlio ha portato una quantità tale di amore e gioia che mi sorprende ogni giorno. Non posso che essere grata di essere diventata mamma».

Venezia è anche sinonimo di tappeto rosso, glamour. Che rapporto ha con la moda?
«È una mia grande passione. La moda non è solo una questione di abiti. Sa raccontare e anticipare l’evoluzione della società e contiene ed esprime universi creativi e di libertà. In questo mondo, inoltre, lavorano tante persone meravigliose che conosco e ho il piacere di frequentare da anni. Per me la moda è una cosa seria e divertente al tempo stesso. La vivo, la indosso, la immagino e la rispetto».
Chanel nello specifico che cosa rappresenta per lei?
«Innanzitutto ci riporta alla sua creatrice, al genio di Coco, alla sua storia e alla sua visione. Il suo obiettivo era liberare la donna dai corsetti. Il suo in- confondibile tubino nero, le sue giacche sono senza tempo, contemporanee ancora oggi. Chanel ha mantenuto tutto questo con un equilibrio speciale che lo rende eclettico ed elegante».

Per Miriam Leone: top e gonna lunga nera in jacquard, impreziositi da bottoni gioiello, fiocco per capelli in seta con logo, slingback in pelle bianca e nera, fiocco per capelli in gros-grain bianco, occhiali (tutto Chanel).
Trucco: eyeliner Calligraphie de Chanel, blush Les Tarots de Chanel Création Exclusive Blood Orange, rossetto Rouge Coco Mademoiselle.
Make-up: Mary Cesardi using Chanel Fall Winter Collection Clairvoyance.
Hairstylist: Daniele Falzone.
Manicurist: Giovanna De Marco using Chanel Le Vernis Ballerina.
Foto di Daniele Mango, Courtesy of CHANEL
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