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La mia musica nasce da un sogno

La mia musica nasce da un sogno

foto di Alessia Ercolini Alessia Ercolini — 1 Aprile 2025
Maddalena © Francesca Di Fazio
Ha aperto i concerti di Lorenzo Jovanotti. Per farcela, la cantautrice Maddalena ha preso una strada diversa da quella dei genitori, l’ex ministra Giovanna Melandri e l’avvocato Marco Morielli. Così ora può dare voce ai desideri dei giovani

La sua voce è calda e lascia trapelare tutta l’emozione del primo concerto importante. Maddalena, cantautrice romana di 26 anni, è stata scelta da Lorenzo Jovanotti per aprire due concerti del suo nuovo PalaJova tour al Forum di Milano, con il suo ultimo brano, Sogni d’oro e d’argento.

«Un’esperienza incredibile, il live di Lorenzo è energia pura, il suo pubblico è lo specchio della sua personalità: aperto e generoso», racconta Maddalena, nome d’arte di Maddalena Morielli.

Dice che la musica è la sua vita da sempre, una passione che l’ha portata su strade diverse da quelle dei genitori.

La madre, Giovanna Melandri, è stata ministra per le Politiche giovanili e le Attività sportive e ha guidato per dieci anni la Fondazione Maxxi di Roma; il padre Marco Morielli è un noto avvocato.

«Ho sempre ascoltato i cantautori, ma non sono una che canta nella doccia», dice Maddalena che, durante la pandemia, ha debuttato con un brano sul disagio giovanile, Anxiety Is A Modern Cliché, e quest’anno è arrivata alle finali di Area Sanremo.

Ad applaudirla al Forum c’era il fidanzato Nicola Tardelli, figlio dell’ex calciatore Marco Tardelli e della giornalista Stella Pende. «Sono innamorata e felice», dice Maddalena. «È la prima volta che mi sente cantare».

Maddalena © Francesca Di Fazio (2)

Maddalena, com’è andata con Lorenzo Jovanotti?
«Ci siamo conosciuti l’estate scorsa. Lorenzo è un artista molto generoso, mi ha fatto andare nel suo studio dove c’era sua moglie Francesca Valiani, ho sentito un sincero e genuino sostegno. Mi sono fatta coraggio e ho chiesto se ci fosse una possibilità di portare un mio brano a uno dei suoi concerti. Io sono timida e fino a qualche tempo fa non sarei mai riuscita a fare una cosa del genere. Giorni fa il manager di Lorenzo mi ha chiamata e questo invito è stato il motore per far pubblicare il mio nuovo brano, Sogni d’oro e d’argento, con il quale ero stata alle selezioni per Sanremo Giovani. Questo è il primo passo verso il progetto musicale a cui sto lavorando con Emanuele Nazzaro, il bassista di Blanco e Madame, che ha scritto con me questo brano e l’ha prodotto. È stato tutto rapido, come quei treni da acchiappare al volo. Lorenzo è sempre molto positivo e incoraggiante, anche in modo concreto, e non è una cosa scontata da parte di un artista così grande».

Quali sono i suoi sogni d’oro e d’argento?
«Tantissimi, su tutti quello di far arrivare la mia musica a più cuori possibili. Si scrive per se stessi, ma poi si spera che possa arrivare anche a qualcun altro. Sto lavorando a brani difficili e mi sto mettendo alla prova».

Lei canta della fatica nell’inseguire i propri desideri, alludendo anche alla sua generazione.
«Nelle mie canzoni racconto immagini e sensazioni, come nel caso dell’ansia quando ero più piccola, e ora della forza generatrice e distruttiva dei sogni. L’idea è che in qualche modo siamo grati ai nostri sogni, ma ne siamo anche vittime. In questo senso c’è un riferimento generazionale, perché ci viene detto che in qualche modo possiamo realizzare tutto, ma poi farlo è complesso».

Quando è arrivata la musica nella sua vita?
«Credo che ci sia sempre stata. La musica è la cosa che più mi sarebbe piaciuto fare nella vita. Quando a 17 anni sono andata a seguire un corso di scrittura alla Scuola di Mogol, in Umbria, ho capito che il mezzo per esprimermi era scrivere canzoni, melodie e testi».

I suoi genitori come hanno accolto le sue scelte?
«Non capiscono nulla di musica (ride, ndr), ma mi hanno sempre sostenuta. In piena crisi adolescenziale io volevo suonare e ho continuato con la mia ricerca musicale. E ne sono convinta ogni giorno di più».

È vero che ha Rino Gaetano tatuato sulla spalla?
«Vero. Mi sono tatuata la prima strofa di Aida: “Lei sfogliava, i suoi ricordi...”».

Foto di Francesca Di Fazio

Vestiti: The Attico

© Riproduzione riservata

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