È difficile da descrivere e inquadrare, Madame. Nelle sue canzoni dice di essere libera. Di sicuro è un’artista carismatica con una voce subito riconoscibile. Ed è in trasformazione, vista la sua età viaggia dentro mondi diversi. Nelle sue canzoni ci sono tendenze pop, rap, ma anche sonorità mediterranee.
Con lei duettano Fabri Fibra, Rkomi, Carl Brave e i Pinguini Tattici Nucleari, ed è appena uscito Tu mi hai capito con Sfera Ebbasta. In più Madame è tra gli ospiti speciali che animeranno un programma popolare come Le Iene.
Nella nostra intervista lei è schietta e sincera, ma svicola sull’identità fluida di cui è diventata un simbolo, la libertà di scegliere in amore chi si vuole, uomo o donna. Le piace stupire, certo. Qualche settimana fa ha parlato di uomini sui social, facendo arrabbiare alcune femministe: “Farò un elogio degli uomini per ringraziarli della loro bellezza, della loro fragilità, della loro forza, del loro amore... Far di tutta l’erba un fascio è sempre stato lo sport dei superficiali. Gli uomini sono bellissimi. Viva gli uomini, viva i loro corpi, viva le loro anime”. Un apprezzamento considerato eccessivo e fuori luogo, ma la cantante ha replicato che esiste la parità dei sessi e che è libera di elogiare chi vuole.
Le piace la definizione di voce libera che le hanno dato?
«Non esiste una definizione di libertà. E non so bene che cosa mi piaccia davvero».
Che bambina era?
«Ho vari ricordi di me da bambina, ma ero come sono adesso, con una personalità molto variegata. Alternavo momenti di grande eccentricità, gioia ed entusiasmo, a momenti di timidezza, chiusura, nervosismo. In realtà ero una bambina molto emotiva, incisiva in ogni minimo dettaglio. Quando ero felice, lo ero totalmente, e quando ero triste, lo ero profondamente. Sempre alla ricerca di emozioni totalizzanti. Crescendo sono sempre stata allergica agli obblighi e ai doveri. Nessuno mi deve dire che cosa fare, se una cosa è importante prima o poi lo capirò».
Che cosa sognava di fare da grande?
«Qualcosa di strano. Sapevo che non avrei lavorato in banca, che non avrei, per esempio, preso il diploma di Maturità come tutti, vivendolo con troppa ansia».
Ha fratelli o sorelle?
«Ho un fratello di otto anni più grande, diventato da poco papà di una bambina bellissima e io zia felice. C’è una relazione stupenda tra me e lei, perché hai tutto l’amore che i bambini sono capaci di dare incondizionatamente senza le responsabilità dei genitori».
Con i suoi genitori che rapporto aveva?
«Un rapporto profondo e simbiotico con mio padre. Con lui ho ascoltato Fabrizio De André, Lucio Dalla, Antonello Venditti e molti altri cantautori italiani degli Anni 70. Sono cresciuta con le loro canzoni mentre papà mi accompagnava verso i loro mondi autoriali, ma siamo andati insieme anche alla scoperta del mare e della montagna».
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Foto di Andrea Olivo - styling di Susanna Ausoni
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