Leonie Hanne: «Sono sempre stata troppo per voi»
Ad Amburgo, in Germania, la gente cammina veloce sotto la pioggia. Leonie Hanne è cresciuta lì, ma l'aria fredda del Nord non l'ha influenzata. Empatica, solare, chiacchierona, quando parla non conosce pause, spesso ride.
«Sa che lei sembra una donna italiana?», le dico alla fine dell'intervista. «È vero: non sono la tipica tedesca», racconta. «Quando ero piccola andavamo spesso in Toscana con la mia famiglia. Mi sentivo talmente felice lì, che una volta ho detto ai miei genitori: "Quando compirò 16 anni, lascerò la Germania e andrò a vivere in Italia". Adesso, appena posso, trascorro le estati nel vostro Paese: lo adoro».
Con Leonie Hanne, influencer da quasi 4 milioni di follower su Instagram e 1,4 su TikTok, ho in comune le radici tedesche e soprattutto l'amore per il luogo dove abbiamo realizzato una parte di questo servizio: l'archivio Max Mara a Reggio Emilia. Un paradiso per chi ama la moda: 300 mila pezzi tra capi, schizzi, fotografie della collezione storica del marchio, che quest'anno compie 70 anni, e 8 mila capi e accessori che hanno fatto la storia della moda del Novecento nella Collezione Vintage.
Visitarlo è un sogno e anche un privilegio.
La moda è stata una sua passione fin da piccola?
«Sono cresciuta in una famiglia semplice, non benestante, ma mia madre, pur non possedendo nessun capo e accessorio di marca, amava vestirsi bene. Mi insegnava ad abbinare i colori, a sceglierli in base all'incarnato. Conservava alcuni abiti della sua mamma o che aveva fin da adolescente. Con le sue gambe lunghe e il portamento elegante, creava look meravigliosi. Il suo gusto mi ha influenzata fin da piccola».
È ancora il suo modello?
«Quando ero piccola stava a casa e si occupava di me e delle mie sorelle. Ora fa l'insegnante, continua a non indossare abiti firmati, ma se vede nel mio armadio un capo che le piace mi chiede: "Lo usi ancora?". Mi fa piacere regalarle vestiti che hanno un valore speciale per me. In genere i tedeschi non sono come gli italiani: è difficile vederli indossare look particolari. Ma la mia mamma mi ha sempre insegnato a osare nella moda, a divertirmi combinando i look. Se io oggi, invece di seguire la strada più tradizionale e sicura, propongo un abbinamento non scontato, lo devo a lei».
Suo padre invece che lavoro fa?
«Papà lavorava in un supermarket, poi in una compagnia di assicurazione: adesso è in pensione, ma è un uomo di grande intelligenza. Nessuno dei miei genitori aveva legami con la moda».
Quando ha capito che sarebbe stato il suo mondo?
«Sono cresciuta in un piccolo paese fuori Amburgo. C'era un centro commerciale: avevo 16 anni quando hanno aperto la prima boutique. Lo stesso pomeriggio ho scritto per propormi come commessa. Dopo il colloquio mi hanno presa. Studiavo, ma nel tempo libero lavoravo lì. Ed è stato così per cinque anni: mi piaceva la moda, ma non conoscevo nessuno in quel settore. Ho iniziato aiutando i clienti nello styling. E investivo tutto quello che guadagnavo in abiti e accessori».
Continua a leggere l'intervista a Leonie Hanne sul numero di Grazia ora in edicola.
Foto di SIMONE FALCETTA - styling di NIKE ANTIGNANI
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