
«Interpretare Patrizia Reggiani è stata un'esperienza meravigliosa e complessa al tempo stesso», racconta Lady Gaga a Palazzo Parigi a Milano, all'anteprima del film House of Gucci di Ridley Scott, dal 16 dicembre al cinema.
Fuori una folla di fan acclama il suo nome. «Sono emozionatissima, sul punto di piangere: presentare questo film in Italia significa molto per me», dichiara commossa, per poi trasformarsi in una leonessa nel difendere, a modo suo, il personaggio.
«Ho dovuto dibattere a lungo con me stessa per calarmi nei panni della mandante di un omicidio (quello di Maurizio Gucci nel 1995, nel film impersonato da Adam Driver, ndr), lo considero un atto profondamente sbagliato e non posso che condannarlo, ma è una donna che implode quando si sente scartata, quando vede finire la sua storia d'amore e viene estromessa. Mi ha fatto molto riflettere sul coraggio delle donne che osano sfidare i poteri maschili».

Perché raccontare la storia di una dark lady? «I media hanno descritto Patrizia Reggiani come una cercatrice d’oro, ma le persone parlano spesso delle donne come avide arrampicatrici sociali decise a sposare uomini ricchi. Francamente provo un forte risentimento per questa immagine. C'è ancora chi pensa che noi donne usiamo il nostro corpo o il nostro aspetto per farci strada nel mondo. Non lo sopporto. A me da ragazzina è stato detto: "Conti solo se sei bella, o se sposi un uomo ricco e potente", sicuramente lo avranno insegnato anche a Patrizia. Era una ragazza che veniva da un piccolo mondo, da una famiglia di camionisti, mi ricorda un po' la mia famiglia con il mio papà calzolaio. Lei ha incontrato il grande amore trovando così il riscatto di una vita. Per questo le ho voluto bene: era una ragazza che sognava in grande e desiderava una vita migliore in un'epoca in cui non eri nessuno se non eri "la moglie di". Sua madre le mostrava foto di grandi scapoli che voleva che frequentasse e sposasse quando lei aveva solo 12 anni, se l'avessero fatto con me a quell’età l’avrei sentito come un abuso».
Davanti a Grazia non c'è l'irraggiungibile popstar premiata in tutto il mondo con i riconoscimenti più prestigiosi, dall'Emmy all'Oscar, e seguita sui social da oltre 50 milioni di persone, ma una trentacinquenne che, ragionando sulla sua vita, al di là dei riflettori, si sente fortunata ad avere avuto una famiglia diversa: «La mia famiglia è tutto per me, non devo certo insegnarlo a voi italiani. Mi ha sempre sostenuta e lasciata libera di scegliere, rendendomi fiera delle mie radici italiane», sussurra mentre singhiozza al ricordo di suo nonno Joseph Anthony Germanotta, venuto a mancare nel 2010 («So che mi sta guardando ed è fiero di me»).
Gaga dice che ogni ragazza oggi deve essere messa in condizione di scegliere liberamente chi amare....
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