Carlo Tavecchio, il candidato alla presidenza della Federcalcio, ha detto in pubblico che «in Italia fanno titolari quelli che prima mangiavano le banane».

Carlo Tavecchio, il candidato alla presidenza della Federcalcio, ha detto in pubblico che «in Italia fanno titolari quelli che prima mangiavano le banane». Si riferiva ai calciatori stranieri di colore e le sue parole hanno causato una figuraccia mondiale. Ma qui da noi resta il candidato più appoggiato, perché la frase è stata vista solo come una battuta infelice.
Non sono d’accordo. La forma è sostanza. Con quale voce interverrebbe domani un tale presidente per condannare il razzismo negli stadi? E come potrebbe accettarlo il premier Matteo Renzi che contro il razzismo si fece fotografare mentre mangiava una banana? In America il proprietario della squadra
di pallacanestro dei Los Angeles Clippers è stato squalificato a vita, perché era stato intercettato mentre al telefono intimava alla fidanzata di non farsi fotografare con neri e non portarli allo stadio. Sul razzismo, negli Stati Uniti non si scherza più. Difatti grazie a questa intransigenza un presidente nero è arrivato alla Casa Bianca.
In Italia pare che Tavecchio avesse anche dedicato la seguente frase a Barbara Berlusconi: «Avrebbe dovuto fare la presidente del Milan femminile». Pure sessista? Negli stadi abbiamo bisogno di persone che portino pace e armonia.
Ne abbiamo abbastanza di violenza fisica e verbale.
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