L’uomo che non vuole impegnarsi
La mia amica Emma ha 32 anni ed è single. Poiché io sono, come si dice, «fuori mercato», mi diverto ad ascoltare le cronache dei suoi appuntamenti.
La mia amica Emma ha 32 anni ed è single. Poiché io sono, come si dice, «fuori mercato», mi diverto ad ascoltare le cronache dei suoi appuntamenti.
Emma sostiene che l’invito a cena è una rarità. Di solito i ragazzi la invitano a un più economico, e meno intimo, aperitivo.
Lei dice che i motivi sono tre: 1) a 30 anni i maschi guadagnano meno delle coetanee femmine, 2) temono che un invito a cena sia una dichiarazione d’impegno, 3) hanno il dubbio che tu ti offenda se ti portano fuori alla vecchia maniera.
Per di più, il primo appuntamento è considerato superfluo, visto che credono di saper già tutto di te solo perché ti hanno chiesto l’amicizia sui social network.
«La prima domanda che ti fanno è se sei su Facebook» racconta Emma. «Nessuno ti telefona per invitarti, sarebbe troppo formale. Però ti mandano molti messaggi con l’applicazione WhatsApp, che è gratuita».
Il modo più diffuso di corteggiarti senza impegno è però pubblicare sulla tua bacheca un video musicale.
Ma la mia amica Emma non ci casca, crede fermamente nel corteggiamento alla vecchia maniera. «Se davvero mi vuole» sostiene «deve sforzarsi un po’».
L’ultimo ragazzo di cui s’è innamorata è uno svizzero tedesco. Per una sera intera lui non le ha staccato gli occhi di dosso, poi le ha chiesto il contatto su Facebook. Dopo una settimana è tornato a Milano per prendere un caffè con lei. Una storia così romantica! Peccato che, come le altre, sia durata solo 8 giorni. La mia amica Emma assomiglia a molte trentenni.
Non lo ammetterà neanche sotto tortura, ma è lei «l’uomo che non vuole impegnarsi»!
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