Giorgia Meloni: "Sono una leader non un tabù"
È l’unica italiana entrata nella lista dei magnifici 20 che plasmeranno il mondo secondo il quotidiano inglese The Times. Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, non è il solito nome che appare in questo tipo di classifiche. Forse avrà conquistato il giornale amato dai conservatori inglesi con il suo modo di comunicare schietto e passionale, a tratti dissacrante. O forse con un famoso video diventato virale sui social network in cui si professava donna, madre e cristiana. «O forse perché ho i piedi per terra e non prometto miracoli», dice lei a Grazia. «Posso fare la differenza dicendo alla gente la verità».
Che cosa ne pensa della classifica del Times e se l'aspettava?
Sono incuriosita e lusingata, ma non me l'aspettavo perché non sapevo neanche che il Times stilasse una lista di persone che possono cambiare il corso del nuovo anno. Lavoro duramente, in modo minuzioso e questa nomina conferma che con Fratelli d'Italia, (il partito del quale è segretario) in questi anni, in particolar modo negli ultimi mesi, abbiamo consolidato ottimi rapporti internazionali. Fratelli d’Italia è entrata nella famiglia dei conservatori europei nel parlamento europeo, insieme al gruppo dei Tories del premier inglese Boris Johnson. Il 2019 è stato anche l'anno della nostra presenza al Cpac, (Conservative Political Action Conference) la più grande manifestazione dei repubblicani americani, dove sono stata invitata come unico esponente italiano a parlare di sovranità, di Europa, di democrazia. Questo ha acceso i riflettori su di noi.
Il suo discorso “Sono una donna, sono una madre sono cristiana” è diventato virale sui social network grazie a un remix di due dj. E' piaciuto moltissimo soprattutto ai più giovani. Pensa che questo abbia giovato alla sua notorietà come politico?
Il remix lo hanno fatto alcuni signori che non conosco ma che hanno tirato fuori un inno che musicalmente funziona, probabilmente sottovalutando la potenza del messaggio: sono convinta che molti dei ragazzi che si sono trovati a ballare e cantarlo ne condividono il contenuto. Quindi dal deridere i concetti, che avevo espresso in modo più complesso nel comizio da cui sono stati estrapolati, ci siamo trovati davanti a un numero vertiginoso di condivisioni. Sono abituata ad accettare la critica e a farne tesoro. Se non avessi avuto questa capacità di sopportare gli attacchi non avrei potuto fare quello faccio. Sono una donna, sono di destra, ho cominciato giovane, tutte cose che hanno attirato l'ira e l'ironia di molti. Credo di avere 9 imitatrici, e pur essendo serissima sul lavoro so anche prendermi poco sul serio. In più adoro l'autoironia.
E questo l'avvicina ai più giovani.
Avere a disposizione nuovi strumenti di comunicazione permette di entrare in ambienti nei quali non entreresti mai e visto che le nuove generazioni “vivono” sui social network e non tutti si interessano di politica, sono felice di aver destato la loro curiosità.
Anche l'attenzione all'ambiente può riportare i più giovani ad occuparsi di politica.
La tutela dell'ambiente è importante per il futuro della società. Reputo il mio partito ecologista. Siamo stati tra i primi a mettere nel nostro Programma elettorale gli incentivi per la riconversione delle aziende produttrici di plastica e a dichiarare guerra a quella monouso. Tra i primi partiti a organizzare eventi plastic free. E non sostengo le tesi di chi parla della lotta alla plastica ma non pone abbastanza l'accento su Cina e India produttrici dell'80 per cento della plastica che si trova nei mari, ritengo un bene indiscusso che i giovani si mobilitino per l'ambiente scendendo in piazza e chiedendo provvedimenti urgenti.
In Italia sono maturi i tempi per una donna premier?
Questo dipende dalle donne. Per me i tempi sono sempre stati maturi. Gli italiani hanno una certa resistenza a riconoscere che le donne dimostrano tutti i giorni di saper governare anche quando escono dai confini domestici. Una contraddizione perché è la stessa nazione che ripone nelle mani della donne la gestione di tutto ciò che è più prezioso, della famiglia, dei figli, della casa. Le donne stesse sono però vittime di alcuni tabù: non credono di potercela fare a competere con gli uomini, finendo per competere tra loro stesse, convinte che ci sia un livello più basso nel quale relegare le proprie competenze. Questo tabù io non ce l'ho mai avuto. Ma se i tempi siano davvero maturi ce lo diranno soltanto gli italiani.
Lei è l'unica donna a capo di un partito italiano
Anche questo ci dice che sono poche le donne che hanno creduto di poter guidare un partito e conciliare i mille impegni di una madre con quelli della politica, un ambiente che non fa sconti a nessuno. Per me non è stato e non è facile. Ho provato a ritagliarmi qualche giorno di vacanza per stare con mia figlia (Ginevra, 3 anni) ma oggi ho passato 12 ore al telefono a fare interviste.
Pensa che il governo cadrà a breve?
Credo di si. E al di là della volontà delle persone che ne fanno parte e dal patto della poltrona tra M5s e Pd, ogni partito al governo ha un deficit di consenso e un disperato bisogno di recuperarlo. Ecco perché ogni giorno assistiamo a discorsi di propaganda elettorale che finiscono per demolire i provvedimenti stessi del governo.
Una donna premier farebbe la differenza?
Se l'avessimo già avuta staremmo meglio. Nel mio lavoro sono abituata a dare il massimo. Non guardo alla politica come un percorso personale, ho il senso della misura e i piedi per terra. E non mi lascio andare a slogan roboanti: voglio fare la differenza dicendo alla gente la verità. Dando il meglio alla nazione in cui vivo e che amo più di me stessa.
Lei è del Capricorno, segno super fortunato del 2020.
Speriamo. Ho avuto anni duri e se cambiasse il vento non dispiacerebbe, almeno mi rilasserei un po'.
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